Marie Curie Fellows - bando 2024

Leonardo Bevilaqua

UCinEU - Undeserving of the Union: The American Idea of the 'Underclass' in Europe, 1992-2011

L'obiettivo del progetto è scrivere una storia culturale dei diversi modi in cui il concetto americano di “underclass” è stato esportato in diversi contesti nazionali europei nei vent'anni successivi al Trattato di Maastricht. Attraverso una rete di relazioni transatlantiche, il concetto è stato modificato e adattato ai segmenti della popolazione più colpiti dai processi di deindustrializzazione, incidendo così sul modo in cui gli europei hanno problematizzato la povertà e l'emarginazione. La scrittura accademica, il giornalismo e i discorsi dei politici sono diventati i vettori di un cambiamento graduale che ha coinvolto sia le politiche pubbliche a diversi livelli sia il senso comune. Il progetto mira a verificare l'ipotesi che l'importazione e l'adattamento del concetto di “underclass” sia stato funzionale all'attuazione differenziata delle politiche neoliberiste in contesti diversi ma interconnessi, concentrandosi su Germania e Regno Unito. La portata di questo cambiamento di politica e mentalità sarà valutata attraverso una metodologia interdisciplinare che integra gli strumenti analitici della storia, della sociologia e degli studi culturali. Per il progetto, il ricercatore lavorerà con il professor Fabio Perocco dell'Università Ca' Foscari di Venezia, che ha lavorato a lungo sulla sociologia comparata della disuguaglianza, e con il professor Loïc Wacquant dell'Università della California, Berkeley, la cui analisi simbolico-sociologica di vari aspetti del neoliberismo ha informato gran parte della cornice teorica di questo progetto, e che ha svolto un ampio lavoro sulla storia del concetto di “underclass” negli Stati Uniti.

Sofia Cavalcanti

WAVES – Women’s Archipelagic NarratiVES. Gendered Eco-Consciousness in Water-related Anglophone Literature

Seguendo la svolta oceanica nel campo degli studi umanistici e tentando di sovvertire il paradigma patriarcale che ha a lungo dominato l’ecologia letteraria, il progetto WAVES si propone di indagare l’immaginario acquatico nella letteratura arcipelagica contemporanea prodotta da scrittrici di lingua inglese. Attraverso l’analisi di un ampio corpus di testi incentrati sia sull’oceano Atlantico che Pacifico e adottando l’approccio interdisciplinare dell’ecocritica materiale, il progetto persegue un duplice obiettivo. In primo luogo, lo studio della materia liquida in quanto entità autonoma e vitale può favorire una riconsiderazione delle attuali concezioni utilitaristiche dell’acqua come risorsa e bene di scambio. In secondo luogo, WAVES intende dimostrare che le rappresentazioni dell’arcipelago da parte di autrici contemporanee anglofone non solo svelano le complesse dinamiche che coinvolgono gli oceani (da ecosistemi raffinati a facilitatori delle diaspore postcoloniali), ma suggeriscono anche nuove modalità per rapportarsi con essi. WAVES si posiziona nel panorama emergente delle Blue Humanities e mira ad integrare una prospettiva di genere nella ricerca attuale sugli studi arcipelagici al fine di evidenziare il ruolo cruciale svolto dalle donne nell’immaginare possibili percorsi verso una maggiore consapevolezza ambientale globale. La Dott.ssa Cavalcanti trascorrerà i primi due anni presso la University of North Carolina−Chapel Hill e il terzo anno presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell’Università Ca’ Foscari, sotto la supervisione del Prof. Shaul Bassi.

Francesco Davoli

VirGIL - Virgil’s “Georgics” in Italian Literature

Il progetto indagherà la fortuna delle “Georgiche” di Virgilio in Italia fra il XV e il XIX secolo e il loro impatto sulle pratiche agricole e di allevamento, attraverso un’analisi delle traduzioni del poema virgiliano e dei trattati agronomici. Fino all’Età Moderna, infatti, le “Georgiche” erano considerate non semplicemente come un poema, ma come una fonte per la diffusione di conoscenze pratiche per agricoltori e allevatori. Il progetto propone un’analisi approfondita delle traduzioni in versi delle “Georgiche” nel periodo in esame, in modo da identificare i punti di contatto tra queste e i principali trattati agronomici e di determinare l’esistenza di eventuali influenze reciproche. Il progetto verrà svolto presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari sotto la supervisione del Prof. A. Cotugno, con una outgoing phase presso l’Università di Losanna (Prof. S. Albonico) e un periodo di Secondment presso l’Università di Bologna (Prof.ssa B. Pieri).

Alexandra Deem

AI INFLUENCE - Automating authenticity: Probabilistic storytelling and AI influencers on social media

Questo progetto esplora la convergenza di IA generativa, brand culture e logica dell'autenticità sui social media, indagando il fenomeno emergente degli influencer IA. Da avatar fittizi con personalità simili a quelle umane a doppi IA di influencer umani che chattano con i loro follower tramite messaggi diretti, gli influencer IA automatizzano il lavoro affettivo coinvolto nella creazione di un marchio personale "autentico". Sulla base del lavoro sul campo etnografico digitale tra coloro che interagiscono con gli influencer IA e coloro che li creano e li distribuiscono utilizzando una gamma di capacità di modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM), il progetto metterà in primo piano il modo in cui l'economia dei creatori sempre più alimentata dall'IA sui social media riflette le prerogative del capitalismo di piattaforma contemporaneo. Analizzeranno le implicazioni sociali e di economia politica dello "storytelling probabilistico" generato dagli influencer dell'IA, un termine che evidenzia sia la semantica basata sulla probabilità degli LLM sia il significato dello storytelling nel branding e nella cultura degli influencer, con l'obiettivo di comprendere come i potenziali dell'IA generativa vengano realizzati attraverso immaginari e pratiche degli utenti piuttosto che solo proprietà tecniche. Alexandra Deem condurrà la sua ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell'Università Ca' Foscari sotto la supervisione del Prof. Matteo Pasquinelli.

Giulio Di Basilio

VandPW – Virtue and Practical Wisdom in Aristotle’s Eudemian Ethics

Alla domanda su come si debba vivere, Aristotele ha risposto sostenendo che sia necessario vivere in maniera virtuosa e saggia. VandPW intende elaborare la prima ricostruzione complessiva della dottrina aristotelica della virtù nell’Etica Eudemia. Werner Jaeger, uno dei più importanti studiosi dell’antichità del ventesimo secolo, ha chiamato l’Etica Eudemia di Aristotele ‘l’etica originaria’ (Urethik), denominazione che il trattato in questione merita per due ragioni: da una parte, è il primo trattato etico scritto da Aristotele, prima della più celebre Etica Nicomachea; dall’altra, si tratta del primo trattato filosofico della storia del pensiero occidentale dedicato alla domanda su come si debba vivere. Tuttavia, per lungo tempo negli studi aristotelici l’Etica Eudemia è stata rilegata a un ruolo di secondo piano e spesso concepita come un trattato giovanile successivamente abbandonato a favore dell’Etica Nicomachea. VandPW intende porre rimedio a questa lacuna con una monografia interamente consacrata al tema della virtù e della saggezza nell’Etica Eudemia di Aristotele. Il progetto si svolgerà presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia sotto la supervisione della Professoressa Francesca Masi.

Lilian Diniz

CONVERSIO - Conversion, apostasy and religious change in Early Medieval Iberia

CONVERSIO esaminerà il complesso fenomeno della conversione religiosa e dell'apostasia nell'Iberia altomedievale, una regione che costituisce un caso di studio particolarmente interessante per aver conosciuto molteplici ondate di migrazioni e conversioni nel corso della sua storia. CONVERSIO inserisce le discussioni contemporanee sugli scontri culturali e sul ruolo della religione nella società in una prospettiva storica, attraverso una rivalutazione approfondita di precedenti episodi di cambiamenti religiosi di portata epocale. Il progetto si propone di analizzare le fonti latine cristiane relative alla conversione e all'apostasia di diversi gruppi al cristianesimo e viceversa, concentrandosi sull’interazione tra cristiani, ebrei e musulmani nell'Iberia altomedievale tra il V e il IX secolo, durante il regno visigoto e la prima fase della dominazione islamica. L’analisi prenderà in esame il discorso giuridico e religioso sugli apostati per comprendere le ragioni e le modalità con cui questi ultimi venivano percepiti e trattati con misure così severe.
In ultima analisi, il progetto mira a esplorare come il significato attribuito dalle comunità religiose al "crimine" dell’apostasia possa offrire spunti di riflessione sulla solidità e la coerenza della loro identità religiosa. La Dott.ssa Goncalves Diniz condurrà la ricerca presso la Northern Illinois University e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Ca’ Foscari, sotto la supervisione del Professor Antonio Rigo.

Razvan Dumitru

TBR - Threads, Beads, and Ribbons: Clothing Trade and its Cultural Consequences in Rural East Central Europe during the Long Nineteenth Century

Il progetto esplorerà gli scambi culturali in Europa dalla fine del XVIII secolo alla prima guerra mondiale per riaffermare l'importanza della classe contadina europea nella globalizzazione, posizionando le comunità rurali come attori chiave negli scambi culturali ed economici. Esaminando i tessuti come mezzi complessi di propagazione della conoscenza in società in gran parte analfabete, il progetto dimostrerà come articoli come sciarpe, nastri e indumenti ricamati riflettessero e influenzassero le identità culturali, consentendo un contatto costante con altre culture e plasmando identità locali e regionali. A livello metodologico, il progetto farà uso di tecniche innovative di digital humanities, tra cui tecnologie di acquisizione dati (ResNet, VGG) e framework di apprendimento automatico (PyTorch), per analizzare materiali visivi da tessuti, modelli di cucitura e tavolozze di colori in regioni europee e non europee. I risultati forniranno approfondimenti innovativi su come i tessuti e altri beni abbiano facilitato gli scambi culturali, collegando regioni diverse e arricchendo la nostra comprensione della natura dinamica e interconnessa delle società rurali. Il progetto sarà supervisionato dal Prof. Stefano Petrungaro presso l'Università Ca' Foscari di Venezia nel Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati, con una fase di outgoing presso la Cornell University (USA) con la Prof.ssa Cristina Florea.

Antea Enna

AMIN_MENA – Enhancing Social Stability and Cohesion to Reduce Conflict Risks in the MENA Region

Il progetto mira a fornire una comprensione più ampia delle dinamiche di conflitto in Giordania e Libano, migliorando le politiche degli attori governativi e la programmazione delle organizzazioni internazionali e dell'UE in materia di coesione sociale e stabilità, riducendo così i rischi di conflitto interno in questi Paesi. Questo studio cerca di sostenere questi obiettivi generando nuove conoscenze sulle tendenze della coesione sociale e della stabilità in Libano e Giordania, con l'obiettivo di comprendere le dinamiche conflittuali sottostanti e prevenire o affrontare i conflitti interni. Utilizzando nuove metodologie basate su politiche, antropologia, etnografia e ricerca d’azione partecipativa (PAR), il progetto offrirà una nuova prospettiva sulle dinamiche e le tendenze dei conflitti nella regione MENA, contribuendo al campo degli studi sulla pace e sui conflitti. Enna trascorrerà i primi tre mesi del progetto presso il Department of Government dell'Università dell'Essex, seguiti da un anno e mezzo presso il Centre for Strategic Studies (CSS) dell'Università della Giordania e infine da tre mesi presso l'Issam Fares Institute dell'Università americana di Beirut. Il terzo anno sarà trascorso presso il Dipartimento di Economia dell'Università Ca' Foscari, sotto la supervisione del professor Matteo Legrenzi.
Profilo Linkedin di Antea Enna [ENG].

Wasana Handapangoda

DoingDOM ‒ Embodied intersectionality in paid migrant domestic and care work: theoretical developments and policy recommendations based on the study of Sri Lankan migrant workers in Naples, Italy

DoingDOM riguarda i lavoratori domestici e di cura migranti retribuiti (PMDCWers), sia donne che uomini, che sono persone di colore appartenenti a comunità di immigrati della classe operaia e di minoranza che rimangono “invisibili” nel paese in cui lavorano e vivono. I risultati contribuiranno a creare una prospettiva non mainstream sulle PMDCW, delucidando le esperienze vissute dinamiche, diverse e incarnate delle PMDCWers da più di un punto di vista. Wasana Handapangoda svolgerà la sua ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali sotto la supervisione della professoressa Sabrina Marchetti.

Susann Kassem

Border Contestations - Contesting Colonial Borders: Spatial Ordering and Political Subjectivity in South Lebanese Borderlands

Il progetto impiega la storia orale e l'etnografia storica per esaminare come si sono formate le soggettività politiche tra confini mutevoli, migrazioni forzate e sistemi di governo mutevoli nei villaggi di frontiera del Libano meridionale. Fornendo un contesto politico per le lotte popolari contro gli interventi statali occidentali, israeliani e libanesi, questa ricerca esplora la produzione sociale e il mantenimento dei confini, il loro impatto sulla migrazione e il modo in cui modellano la comprensione dello Stato, della sovranità e della cittadinanza. Andando oltre le prospettive imperiali, mette in primo piano le esperienze vissute delle comunità contadine storicamente e attualmente colpite dall'imposizione di confini coloniali. Questa ricerca sarà svolta con una fase di uscita presso il Geneva Graduate Institute sotto la supervisione del Prof. Umut Yildirim. La fase di ritorno avrà luogo a Ca' Foscari presso il Dipartimento di Economia sotto la supervisione del Prof. Matteo Legrenzi. La ricerca comprenderà interviste di storia orale con ex residenti della zona di confine del Libano meridionale e ricerche d'archivio a Ginevra e Beirut.

Chiara Lovotti

RuMEA - Russia’s interventions in conflicts of the Middle East and Africa: Local perspectives on a Russian emerging model of conflict management 

Il progetto analizza l’intervento russo nei recenti conflitti in Medio Oriente e Africa, esplorandone l’interazione con i contesti politici locali. La Russia si inserisce in queste crisi combinando elementi di hard power, diplomazia coercitiva e attivismo economico, e promettendo non interferenza di fronte a eventuali regressioni autoritarie. Così facendo, offre ai leader locali un modello di conflict management drasticamente diverso dagli approcci liberali tipici del dopo Guerra Fredda. Ma cosa spinge i leader locali a scegliere il ‘modello russo’? Questo progetto adotta una doppia lente per esaminarne (1) le caratteristiche distintive (2) la sua attrattività per i paesi destinatari, contribuendo ad alimentare i dibattiti tanto negli studi sulla Russia quanto in quelli sul Medio Oriente/Africa. Si approfondiranno vari aspetti dell’impegno russo in queste regioni, utilizzando metodologie diverse, tra cui élite interviews, media content analysis e ricerca d’archivio (quest’ultima per documentare le passate esperienze russe nella gestione dei conflitti regionali, che potrebbe offrire spunti sulle pratiche contemporanee). Lovotti trascorrerà due anni presso la Harvard University (Kennedy School) a Boston e il terzo anno presso il Dipartimento di Economia dell’Università Ca’ Foscari, sotto la supervisione del Prof. Matteo Legrenzi.

Ramòn Mistral

PlONat - Nature Pluralism: Consequences of the Ontological Turn in Anthropology for Western Rationality

Il progetto un approccio filosofico per ripensare il concetto occidentale di natura, impegnandosi con i dibattiti antropologici sull'ontologia degli ultimi due decenni. L'obiettivo centrale è sviluppare un concetto filosofico pluralista di natura che accolga le diverse cosmologie documentate dagli antropologi in tutto il mondo. Attraverso un'analisi della letteratura onto-antropologica, compresi studi approfonditi di due ontologie animistiche ben studiate delle Americhe (Achuar e Wixárika), il progetto rivelerà la natura non universale del concetto occidentale e sfiderà i presupposti fondamentali della sua ontologia naturalista. Il progetto propone un nuovo metodo di indagine filosofica: piuttosto che assimilare le prospettive indigene in quadri occidentali preesistenti, tratterà queste prospettive come punti di vista metafisici distinti ed egualmente validi, non producibili dalla filosofia occidentale né ottenibili attraverso altri mezzi. Ramón Mistral condurrà questa ricerca presso il New Institute Centre for Environmental Humanities presso Ca' Foscari sotto la supervisione della Prof.ssa Roberta Raffaetà.

Ambuj Mehrish

CASPER - Cross-Modal Alignment for Semantic Processing and Effective Representation 

Concepito come un'iniziativa pionieristica, il progetto mira a stabilire un'integrazione tra le discipline della neuroscienza cognitiva e le metodologie avanzate di intelligenza artificiale. CASPER si concentra sullo sviluppo di un nuovo framework, sfruttando Graph Neural Networks (GNN) e Large Language Models (LLM), per integrare e rappresentare senza soluzione di continuità diverse modalità, tra cui testo, audio, immagini e segnali neurali (fMRI, EEG, MEG). L'ipotesi di partenza è che l'allineamento dei sistemi di intelligenza artificiale con i modelli di attività neurale non solo approfondirà la nostra comprensione della cognizione umana, ma consentirà anche progressi rivoluzionari nell'apprendimento multimodale, aprendo la strada a compiti complessi come la ricostruzione del parlato, la generazione di contenuti cross-modali e l'apprendimento zero-shot. Attraverso questo approccio trasformativo, CASPER è destinato a ridefinire gli standard di elaborazione semantica e interpretazione del segnale neurale. Il progetto sarà supervisionato dal Prof. Sebastiano Vascon presso l'Università Ca' Foscari di Venezia nel Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica. I distacchi saranno svolti presso il Neuro-X Institute dell'EPFL sotto la supervisione del Professor Dimitri Van De Ville e presso i laboratori NoCE dell'Università di Ginevra sotto la supervisione della Prof.ssa Valentina Borghesani.

Céline Murphy

PEAK - A view from the Minoan mountains: investigating the role of marginalised communities in the establishment of a long-lasting Aegean Bronze Age ritual tradition

PEAK esplora il ruolo che i rituali ospitati nei santuari in cima alle montagne cretesi dell'età del bronzo ('minoica', c. 1900-1450 a.C.) hanno svolto nello sviluppo di cerimonie religiose e programmi iconografici successivamente utilizzati nei e dai grandi centri di pianura (convenzionalmente noti come 'palazzi'). Cercando di sviluppare una prospettiva nuova, materialmente informata e più sfumata sulla natura della relazione mantenuta tra le vette e i palazzi, il progetto pone particolare attenzione al tracciamento archeologico dell'agency delle comunità di montagna negli affari religiosi ufficiali e quindi, per estensione, nella gestione di questioni politiche, sociali ed economiche strettamente correlate di importanza per l'intera isola. Attraverso un'analisi diacronica, sistematica e bottom-up di statuette e vasi in ceramica scoperti in due santuari di montagna limitrofi e della configurazione spaziale dei siti - condotta con l'uso di metodi tratti da archeometria, studi iconografici, discipline umanistiche digitali e antropologia - il progetto fornirà una visione senza precedenti dell'istituzione, della continuazione, della trasformazione e della più ampia diffusione del rituale collettivo di montagna, aprendo al contempo nuove discussioni sulla complessa struttura geopolitica di Creta durante il II millennio a.C. PEAK sarà condotto presso l'Università Ca' Foscari di Venezia con la Dott. ssa Ilaria Caloi e, in distacco presso la British School di Atene, con la Dott. ssa Evangelia Kiriatzi.

Amalia Rossi

KARMIC - Knitting Artistic and Religious Materialities with Industrial Conversions

Il progetto mira a esplorare e stimolare le interconnessioni tra concezioni artistiche e religiose della materia e della materialità e le attuali conversioni "green" nei settori industriale e infrastrutturale, in particolare per quanto riguarda la gestione dei rifiuti nei contesti urbani. Il progetto consiste in una ricerca interdisciplinare, multi-situata e comparativa, situata sui confini tra l'antropologia delle religioni, MCS (studi sulla cultura materiale), arti pubbliche, scienze dei materiali e politiche ambientali industriali. Questa cornice interdisciplinare consente di mettere in discussione le sperimentazioni esistenti che portano a co-adattamenti pragmatici tra comunità locali e apparati industriali/infrastrutturali in territori esposti a sfide socio-ecologiche/climatiche. Mirando ad applicare strumenti analitici neo-materialisti a sperimentazioni già esistenti nei settori artistico, religioso e industriale, la ricerca si concentrerà sui paesaggi buddisti thailandesi, dove collaborazioni creative tra comunità buddiste engagè, artisti e artigiani e il settore industriale nel campo del riciclo dei rifiuti hanno già sperimentato significative buone pratiche. La ricercatrice trascorrerà due anni presso la facoltà di Scienze Politiche della Chulalongkorn University (Bangkok, Thailandia) e la fase di ritorno presso l'Università Ca' Foscari di Venezia sotto la supervisione della Professoressa Francesca Tarocco.

Francesca Rotolo

musAIc - An Interdisciplinary Analysis of GenAI’s Systemic Risk to Cultural Pluralism in the Music Sector

Il progetto si propone di analizzare la portata della categoria giuridica di “rischio sistemico”, recentemente introdotta dall’AI Act, per verificare se essa possa includere gli impatti sistematici che i sistemi di intelligenza artificiale generativa (genAI) possono avere sui diritti fondamentali legati al pluralismo culturale.
L’uso delle genAI è in rapida espansione, in particolare nel settore musicale, dove rappresenta l’8% del mercato globale dell’intelligenza artificiale generativa. Sebbene i benefici economici e sociali di queste tecnologie siano ampiamente riconosciuti nella letteratura scientifica e giuridica, stanno gradualmente crescendo le preoccupazioni sui loro potenziali effetti negativi sul pluralismo culturale. Nonostante tale crescente consapevolezza del problema, la dottrina esita tuttavia a qualificare questi impatti come “rischi sistemici” ai sensi delle normative europee sul diritto delle nuove tecnologie (nello specifico, nell’AI Act e nel Digital Services Act) o come possibili fattori di impoverimento culturale.
Concentrandosi sul settore musicale come caso paradigmatico, musAIc mira a colmare questa lacuna sviluppando un nuovo quadro di riferimento che faciliti la creazione di metodologie e criteri di valutazione, così come richiesto dagli articoli 51 e seguenti dell’AI Act, nonché la stesura di codici di buone pratiche (articolo 56). A tal fine, la ricercatrice esplorerà il concetto di “processo creativo” in un contesto come quello attuale, dominato da algoritmi e calcoli matematici, analizzando l’impoverimento culturale quale possibile conseguenza dell’architettura di questi sistemi, nonché del loro contesto d’uso. Il lavoro di ricerca culminerà nello sviluppo di linee guida che siano di supporto agli stakeholder nella valutazione di tali rischi e ai policymaker dell’UE nella loro gestione.
Il progetto adotta un approccio fortemente interdisciplinare, integrando diritto, sociologia e informatica e tenendo conto delle esigenze della società, nonché di musicisti professionisti e amatoriali. Per garantirne il successo, Rotolo condurrà la sua ricerca presso istituzioni dell’UE ed extra-UE (Svizzera, Stati Uniti) – una scelta strategica data la natura globale delle questioni oggetto di studio e l’obiettivo ultimo di policy del progetto.
Profilo LinkedIn di Francesca Rotolo [ENG].

Vito Ruggiero

NARCOPOLITICS - Drug Trafficking and Politics: Structuring and Adaptation of Organized Crime in Bolivia's Last Authoritarian Decade (1971-1982)

Il progetto si propone di approfondire la comprensione delle dinamiche globali che legano il traffico di droga e il potere politico attraverso il caso della Bolivia tra il 1971 e il 1982. In questo periodo, la Bolivia divenne un attore centrale nel traffico di droga grazie all'estensione delle sue piantagioni di coca, alla presenza del cartello di Santa Ana e ai legami persistenti tra i trafficanti e le istituzioni politiche governate dai militari, allineati alla Dottrina della Sicurezza Nazionale.
Adottando una prospettiva storica di lungo periodo e considerando il crimine organizzato come un attore non statale significativo della Guerra Fredda, il progetto si articola in tre obiettivi principali:

  1. esaminare il ruolo dei narcotrafficanti nell'evoluzione politica della Bolivia e la loro capacità di adattamento ai cambiamenti del contesto nazionale e regionale;
  2. individuare le condizioni politiche che hanno permesso l'intersezione tra il cartello di Santa Ana e le sfere politiche e ideologiche, valutandone le conseguenze;
  3. analizzare e confrontare le misure – ufficiali e non – adottate dalle tre amministrazioni statunitensi durante questo periodo, esaminando l'impatto a lungo termine della “guerra alla droga”.

Ruggiero trascorrerà i primi due anni del progetto presso il Center for Latin American Studies dell'Università di Pittsburgh e il terzo anno presso il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati dell'Università Ca’ Foscari, sotto la supervisione del Prof. Vanni Pettinà.

Last update: 23/04/2025