À vendredi, Robinson  
Teatro Ca' Foscari 2023, Proiezioni

Lunedì 27 febbraio 2023, ore 19.00

(Francia, Svizzera, Iran, Libano, 2022, 96')

regia Mitra Farahani
(versione originale con sottotitoli in italiano)

Introduzione di Marco Dalla Gassa (Università Ca’ Foscari Venezia)

Al termine della proiezione Alessandro Del Re (Rete Cinema in Laguna) e Stefano Pellò (Università Ca’ Foscari Venezia) dialogano con la regista Mitra Farahani

La conversazione si terrà in italiano e francese.

Serata organizzata in collaborazione con il collettivo Rete Cinema in Laguna.

Ingresso ad accesso libero fino a esaurimento posti

À vendredi, Robinson

Jean-Luc Godard ed Ebrahim Golestan non si sono mai incontrati. L’uno è il padre della Nouvelle Vague, uno dei cineasti francesi che ha marcato con maggior forza la storia del cinema moderno. L’altro è il padre del cinema iraniano d’autore, al cui magistero si sono via via ispirati tutti i cineasti del suo paese, da Farough Farrokhaz ad Abbas Kiarostami, da Amir Naderi a Jafar Panahi. Non sembrano avere niente in comune, specialmente dopo che, grazie all’inventiva della cineasta Mitra Farahani, i due cominceranno una corrispondenza a distanza, dandosi un appuntamento epistolare al venerdì. Ne nasce un dialogo tra due pensieri che resistono l’uno all’altro e che fanno di questa resistenza la matrice di un confronto sempre più intenso. Lo stesso titolo allude alla solitudine che, come il famoso naufrago, percepiscono e vivono le due grandi personalità di Godard e Golestan. Condizione umana nella quale i due registi si riconoscono reciprocamente fornendo allo spettatore due preziose visioni non solo della loro arte, ma del mondo.

"À vendredi, Robinson" ha vinto il Premio speciale della Giuria nella sezione Encounters della Berlinale ed è stato recentemente proiettato nella prestigiosa cornice del Moma di New York.

Mitra Farahani

Mitra Farahani, iraniana, classe ’75, nata e cresciuta a Teheran, si insedia a Parigi non appena termina gli studi presso l’Università di Azad. Artista eclettica - è regista, produttrice e pittrice - esordisce dietro la cinepresa nel 2001 con il cortometraggio "Juste une femme", ritratto in chiaroscuro di una prostituta transessuale di Teheran, presentato e premiato alla Berlinale l’anno successivo. Il festival tedesco si dimostrerà particolarmente attento alla sua carriera, presentando tutti i suoi successivi lavori, da "Tabous" (2004) a "Fifi Howls from Happiness" (2013), un documentario sull’artista maledetto Bahman Mohassess, fino alla sua ultima opera "À Vendredi, Robinson" (2022). Come altri artisti iraniani della Diaspora, il suo modo di intendere l’arte è coraggioso, intenso, a suo modo politico, spinto a lanciare ponti tra le culture nonostante le difficoltà generate dalla complessa situazione politica nel suo paese che non sempre le ha consentito di esprimere liberamente il suo talento cinematografico.

Last update: 24/11/2023