Ambiti territoriali e di ricerca

Lo studio delle fonti epigrafiche del Vicino Oriente antico si occupa delle iscrizioni provenienti dall'area compresa tra la costa del Mediterraneo orientale e l'altopiano iranico (Turchia, Siria, Libano, Israele, Palestina, Iraq, Iran, Armenia). Il periodo di riferimento spazia dalla metà del quarto millennio a.C. fino ai primi secoli d.C.
Quest'ampia estensione spazio-temporale si riflette in una grande ricchezza epigrafica: molti sono infatti i sistemi di scrittura, le lingue e tipi di supporto materiale attestati. Per quanto riguarda i primi, i sistemi logografici si affiancano a quelli logo-sillabici e consonantici: nei primi un segno corrisponde a una parola, nei secondi o a una sillaba o a una parola, nei terzi a una consonante. A livello grafico, si distinguono cuneiforme (in diverse varietà), proto-elamico, elamico lineare, e geroglifico luvio. Molte sono le lingue espresse secondo questi sistemi di scrittura, di cui ricordiamo qui solo le principali: sumerico, accadico, eblaita, elamico, ittito, urarteo, luvio, hurrico, ugaritico, aramaico, fenicio, ebraico, e antico persiano.
La natura delle fonti e il vasto ambito di ricerca richiedono competenze e metodologie che trascendono quelle tipicamente impiegate in molte discipline epigrafiche. In particolare, lo studio delle fonti scritte vicino-orientali integra epigrafia di stampo classico e studio della cultura manoscritta, accostandosi quindi alle discipline codicologiche. La maggior parte delle iscrizioni ricorre infatti su un supporto durevole, ovvero l'argilla, ma con la variabilità di forma e contenuto tipica delle fonti manoscritte. In misura minore sono attestate anche iscrizioni incise su pietra, o dipinte su ostraca e altri supporti, e in rarissimi casi su tavolette lignee cerate.
Alla luce di queste considerazioni, risulta chiaro che lo studio epigrafico delle fonti vicino-orientali non sia una disciplina monolitica: comprende infatti una pluralità di fonti, approcci, competenze -- di epigrafie, al plurale, da intendere come punto di incontro dei vari percorsi di ricerca sul Vicino Oriente antico. In particolare, molti sono i contatti con l’epigrafia semitica in senso stretto, e con le lingue e scritture che ne costituiscono tradizionalmente l’oggetto di studio, incluse quelle dell’Arabia antica.

Last update: 03/09/2024