Ritratti

I volti di Ca’ Foscari e le loro storie.
Studenti, docenti, collaboratori e personale tecnico-amministrativo tracciano il loro speciale ricordo dell’Università.

Toshio Miyake

© Andrea Avezzù (30 giugno 2017), biblioteca di Studi sull’Asia orientale presso Palazzo Vendramin dei Carmini.

«Cresciuto prima in Germania poi in Italia, fra la Toscana e le Marche, negli anni ’90 mi sono iscritto a Ca’ Foscari per il suo prestigio e la reputazione di migliore ateneo in Italia dove studiare lingua e cultura giapponese.
In seguito, come ricercatore e docente, ho scelto Ca’ Foscari non solo perché uno dei centri di punta in Europa per la ricerca sulle culture asiatiche, ma anche perché, dopo un'esperienza pluriennale di vita nelle grandi metropoli giapponesi, come Tokyo e Osaka, volevo tornare a Venezia. Il connubio Ca’ Foscari e Venezia, almeno per me, esprime al meglio l'idea concreta di un rapporto sostenibile tra lavoro e vita privata.
Qui si gode di uno stile di vita unico e privilegiato: equilibrio fra intensità del lavoro accademico e storia, arte, ritmi, interazioni sociali sostenibili: a misura d'uomo.
La magia sta nel rapporto continuo tra Ca’ Foscari come ateneo e Venezia come città, dove il lavoro e la vita privata si compenetrano continuamente e si arricchiscono a vicenda».

«Ca’ Foscari mi ha dato davvero molto: la conoscenza, intesa come sapere critico e aperto verso il mondo, il piacere della curiosità intellettuale e della ricerca che non si accontenta mai, la maturazione individuale, amicizie che durano anche dopo 20 anni e l'amore: mi sono innamorato di una compagna di studi che ho poi sposato. Da studioso oggi mi offre un contesto fortemente internazionale, grazie a collaborazioni con atenei e studiosi da tutta l’Europa, gli Stati Uniti e l’Asia, e mi fa incontrare ogni giorno studenti brillanti e numerosi. Posso dire di avere il privilegio di essere vicino ogni anno a studenti straordinari, dai quali, non raramente, ho più da imparare rispetto a quanto io possa insegnare loro».

Biografia

Toshio Miyake insegna società, cultura e lingua giapponese presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea. Laureato in studi nipponistici (1997), si è specializzato in sociologia, letteratura comparata e studi post-coloniali a Osaka, Kyoto e Venezia (MA 2000, Phd 2005). Dopo un periodo di ricerca postdoc all’Università di Kyoto, torna a Venezia come primo vincitore cafoscarino di un finanziamento europeo Marie Curie International Incoming (2011-2013). La ricerca di Toshio riguarda l'intersezione fra identità/alterità, cultura e potere, ed è incentrata in particolare sull'analisi critica delle nozioni di ‘Occidente’ e ‘Oriente’ e il ruolo che tali nozioni hanno ricoperto nella costruzione dei rapporti storico-culturali fra Europa/Italia e Asia/Giappone. È autore di due monografie (Occidentalismi 2010, Mostri 2012) e curatore di diverse pubblicazioni sul Giappone (Il Giappone moderno e contemporaneo 2012, Da Hiroshima/Nagasaki a Fukushima 2012, Rethinking Nature in Contemporary Japan 2014).

Christine Mauracher
Alvise Perosa
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