Primi piani

Monica Calcagno
Economia e gestione delle imprese

Ci parli di lei: de dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Mi chiamo Monica Calcagno, sono nata a Genova e ho trascorso parte della mia vita  di studente trasferendomi da una città all’altra. Alla fine, giunta a Venezia, ho conseguito la laura in Economia e Commercio e successivamente ho scelto il dottorato in Economia Aziendale alla fine del quale ho iniziato a lavorare nell’allora Dipartimento di Economia e Direzione Aziendale, oggi Dipartimento di Management. Insegno corsi di Innovation management, Gestione delle produzioni culturali e Gestione delle imprese e svolgo la mia attività di ricerca sui temi della gestione della creatività e dell’innovazione, sul ruolo del design come leva di formazione manageriale e sulla trasformazione digitale delle istituzioni culturali. Ho una specializzazione in particolare nei settori che compongono le cosiddette Cultural and Creative Industries.

Qual è l'aspetto che più l'appassiona del suo ambito di ricerca?
È difficile dire con esattezza cosa mi motiva di più. Se guardo al processo della ricerca, anche pensando ai momenti in cui inizio un nuovo progetto, due sono gli aspetti che hanno motivato maggiormente la mia attività di ricerca. Il primo è la dimensione sociale dei miei studi. Osservo e analizzo fenomeni economici e processi manageriali che sono fondamentalmente human-centred . Le persone sono al centro dei fenomeni che osservo, che si tratti di processi aziendali o di più ampi sistemi economico-sociali. Il secondo aspetto è la percezione (forse la speranza) che la mia ricerca non si limiti a osservare i fenomeni ma possa avere un impatto, sociale e culturale.

Cosa significa, per lei, insegnare e fare ricerca?
Ricerca e didattica sono due pilastri della vita accademica. La passione per analizzare i problemi e proporre soluzioni che siano originali e al tempo stesso utili è parte del processo creativo. Credo sia questa l’essenza della mia vita come ricercatrice. D’altra parte, fare didattica significa trascorrere una vita insieme ai giovani. Essi possono avere differenti background, provenire da diverse parti del mondo, ma condividono uno stesso bisogno: essere preparati ad affrontare la complessità.  Non hanno bisogno di modelli da applicare, ma di un approccio forte per fronteggiare la complessità di un mondo che cambia. Mettere insieme queste due parti del nostro lavoro può essere complicato per chiunque, ma quando vi si riesce la sensazione è meravigliosa!

Perché scegliere Ca' Foscari?
Perchè Ca’ Foscari? Sono molte le ragioni che rendono Ca’ Foscari un luogo speciale: la città, la sua laguna, la bellezza di strati di storia sedimentati nel tempo. Ma c’è di più. C’è il ritmo della sua vita. Quando sono arrivata qui per la prima volta, ho scoperto la possibilità di vivere ad un ritmo diverso, necessariamente più calmo, ma non per questo inefficiente, bensì differente da ogni altra esperienza vissuta prima. Puoi correre per raggiungere la prossima riunione della giornata, ma puoi anche saltare su un vaporetto e approfittarne per guardarti attorno.Questo tempo è un dono, uno stimolo al tuo pensiero creativo.

Quale corso di laurea consiglierebbe ad un giovane diplomato e perchè?
Abbiamo una ricca offerta di corsi e come delegato alla didattica del dipartimento di management, talvolta mi viene posta la stessa domanda dai nostri futuri studenti. Qual è il corso più adatto a me? A questa domanda rispondo sempre che saranno la passione e l’entusiasmo a guidare le loro scelte. Credo realmente che non si possano fare scelte solo guidate dalle posizioni lavorative offerte dal mercato, non considerando i nostri reali interessi. Se hai una passione, seguila e fallo nel miglior modo possibile e il lavoro arriverà. Quello che più importa è la qualità della tua esperienza e la tua dedizione nel perseguire i tuoi obiettivi. Ai futuri studenti di Management, suggerisco di guardare il mondo intorno a loro e di coltivare la curiosità che li porta a vedere i processi organizzativi e strategici che si nascondono nelle pieghe della realtà. Questa è la cosa più affascinante, ed è questo ciò di cui siamo fatti.

Last update: 17/04/2024