Primi piani

Marcella Menegale
Didattica delle lingue moderne

Ci parli di lei: da dove proviene, cosa insegna a Ca’ Foscari, quali sono i suoi interessi e i suoi ambiti di Ricerca.
Mi chiamo Marcella Menegale e vengo da un paese al confine tra Veneto e Emilia Romagna. Finito il liceo, mi sono trasferita a Venezia per frequentare la Facoltà di lingue e letterature straniere. Mentre proseguivo la mia formazione con due Master e un Dottorato di ricerca, ho collaborato con il Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati sia in progetti ministeriali e internazionali (con il team diretto dalla Professoressa Coonan), sia come formatrice su metodologie didattiche innovative (CLIL, intercomprensione).
Attualmente sono ricercatrice in Linguistica educativa e insegno corsi in questo ambito. I miei interessi di ricerca riguardano gli aspetti psicologici legati all’apprendimento linguistico e le strategie cognitive e metacognitive, soprattutto in vista dello sviluppo di competenze plurilingui.

Qual è stato il suo percorso accademico?
Fin dal percorso di laurea il mio interesse verso l’educazione linguistica mi ha portata a scegliere quello che allora era il corso in Lingue e Letterature Straniere con Indirizzo Linguistico-Glottodidattico dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. La mia formazione è poi proseguita nell'ambito dell’apprendimento/insegnamento sia dell’Italiano come lingua seconda (con un primo Master) sia delle lingue straniere (con un secondo Master e altri corsi di specializzazione), sempre nelle aule accademiche veneziane. Dopo qualche anno di collaborazioni in progetti di ricerca ministeriali ed europei, nel 2008 ho vinto una borsa di studio di Dottorato in Scienze del Linguaggio per un progetto sull’autonomia di apprendimento linguistico e nel 2020 ho vinto il bando come Ricercatrice.

Qual è l'aspetto che più l’appassiona del suo ambito di ricerca?
Oggi più che mai i contatti tra lingue e culture diverse sono parte delle nostre vite, e ciò che abbiamo vissuto in passato può condizionare il nostro modo di avvicinarci agli altri e la capacità di cogliere importanti opportunità sia personali che professionali. I fattori che si intersecano nel processo di apprendimento linguistico sono così diversi (psicologici, cognitivi, sociali, culturali, e molti altri ancora) che non si finisce mai di comprenderli fino in fondo e di scoprire nuove possibili proposte didattiche che vadano incontro alle esigenze linguistiche di ciascun tipo di utente. Questo è ciò che mantiene vivo il mio interesse per l’ambito di ricerca di cui mi occupo, e che mi spinge ad accettare sempre nuove sfide con grande entusiasmo.

Le soddisfazioni professionali più grandi?
La vita accademica è sicuramente impegnativa e richiede di lavorare su molti fronti: insegnamento, ricerca, formazione, e poi organizzazione di convegni, scrittura di articoli e libri, e molte altre attività ancora. Altrettante però sono le soddisfazioni: la felicità di un tuo studente che si laurea a pieni voti, la buona riuscita di un progetto con gruppi di ricerca di diverse università, un complimento da una classe o da un collega. In particolare, una delle soddisfazioni più grandi è stata la partecipazione ad un volume di recente pubblicazione in cui sono raccolti i contributi dei maggiori esperti nel campo delle strategie di apprendimento (A.U. Chamot, A. Cohen, V. Harris, E. Macaro, R. Oxford, J. Rubin), con i quali ho avuto l’onore di collaborare negli ultimi anni.

Perché Ca’ Foscari e Venezia?
Ho scelto e riscelto Ca’ Foscari. Ricordo il momento in cui la scelsi la prima volta. Ero al V anno di Liceo a Ferrara, e in quei mesi i professori ci parlavano delle varie università, perché potessimo farci un’idea del nostro avvenire. Un giorno la professoressa di lettere ci mostrò una videocassetta (era ancora la metà degli anni ’90) in cui si parlava di Ca’ Foscari. Fui immediatamente rapita dalla bellezza dei palazzi universitari, dalla ricchezza delle aule, dalla storia che quei luoghi trasudavano. Cantando le lodi della Facoltà di Lingue, ci disse anche che c’era chi faceva lezione in veneziano, lingua con un alto status sociale in città. L’anno successivo mi iscrissi a quella facoltà. E successivamente ho continuato a riscegliere Cà Foscari, per la ricerca e l'insegnamento.

Last update: 27/02/2024