Persone 
Centro di studi sul pensiero medievale

Direttrice

Caterina Tarlazzi è RTDb (Rita Levi Montalcini) in Storia della filosofia medievale a Ca’ Foscari. Dopo aver studiato a Padova, Parigi e Cambridge, ha lavorato all’Università di Cambridge (British Academy Postdoctoral Fellow) e di Ginevra (SNF Ambizione); è la seconda vincitrice della Leszek Kołakowski Honorary Fellowship (Foundation for Polish Science [ENG]). Si occupa di logica e metafisica medievale, in particolare del XII secolo latino, anche a partire da materiale manoscritto; ha studiato teorie medievali dell’anima e degli universali. Tra le sue pubblicazioni: "Individui universali. Il realismo di Gualtiero di Mortagne nel XII secolo" (Brepols 2018, vincitore del premio “Ana María Aldama Roy [SPA]”); "Individuals as Universals. Audacious Views in Early Twelfth-Century Realism" (Journal of the History of Philosophy 2017); "The Latin Tradition of Studying Porphyry’s Isagoge, ca 800‒980: A Catalogue of Manuscripts, Glosses, and Diagrams" (Archives d’Histoire doctrinale et littéraire du Moyen  ge 2020).
Caterina Tarlazzi su Academia

Segretario

Pietro Podolak è attualmente assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali. Dopo gli studi in Filologia Classica presso l’Università di Pisa e la Scuola Normale, ha conseguito il Dottorato in Filologia e Letterature Greca e Latina all’Università di Pisa (2006) con una tesi sullo Ps.Dionigi Areopagita e la sua traduzione ad opera di Marsilio Ficino. È stato borsista di ricerca della SISMEL (Firenze), della Alexander von Humboldt-Stiftung (Würzburg) e del Leverhulme Trust (Warwick). In qualità di RTD-A, presso l’Università di Pisa, è stato responsabile di unità del progetto FIRB 2013 RBFR13YQVA: «I secoli XI e XII, prodromi dell’Europa unita e divisa: confronti e scontri tra l’Oriente bizantino e l’Occidente latino». È professore incaricato presso l’Istituto Patristico “Augustinianum” (Roma) e membro del comitato di redazione della "Chronica Tertullianea et Cyprianea" ("Revue des études augustiniennes et patristiques", Parigi). Si occupa di testi dottrinali cristiani o filosofici, con predilezione per attività di ecdotica e di pubblicazione critica di testi del periodo tardoantico e medievale. Ha pubblicato l’edizione critica e commento di Marsilio Ficino alle opere dello Ps. Dionigi Areopagita (Napoli, D’Auria 2011); per la collana "Sources Chrétiennes" ha curato il testo critico di un’opera di Tertulliano (SC 639, "De carnis resurrectione", 2023); nel "Corpus Christianorum Continuatio Mediaevalis" ha editato il "De sancto et immortali" Deo di Ugo Eteriano (CCCM 298, 2020); della stessa opera ha curato la traduzione italiana commentata nella collana Corpus Christianorum in Translation. Negli ultimi anni, nel contesto del progetto ERC Polyphonic Philosophy, si sta occupando della ricezione, nel Long Twelfth Century, dell’Isagoge di Porfirio e delle Categorie, sulle quali ha alcuni articoli in corso di stampa. 

Consiglio direttivo

Professoressa associata di Storia filosofia medievale presso l’Università del Salento, Alessandra Beccarisi è Direttrice del Centro di ricerca CETEFIL (Centro per l’edizione di testi filosofici medievali e rinascimentali) e General Editor delle pubblicazioni SIEPM (Societé Internationale pour l’Étude de la Philosophie médiévale): la rivista di fascia A ANVUR "Bulletin de philosophie médiévale" e la serie "Rencontres de philophie médiévale", entrambe per la casa editrice Brepols. Ha fatto ricerca in importanti università e centri europei, come l’Albertus Magnus Institut di Bonn e la LMU di Monaco di Baviera (Humboldt Fellow). Si occupa soprattutto di filosofia tedesca del XIII e XIV secolo e di geomanzia medievale. Tra le sue pubblicazioni: "Albertus Magnus und Meister Eckhart" (Aschendorff, 2019); "Eckhart" (Carocci 2012); "Das Fortwirken des Platonismus" (Grundriss der Geschichte der Philosophie, vol. 4: 13. Jahrhundert, Basel 2017). Ha curato: insieme ad Alessandro Palazzo, Per studium et doctrinam. "Fonti e testi di filosofia medievale dal XII al XIV secolo" (Roma 2018); insieme a Fiorella Retucci, "L’agire morale e i suoi limiti: Fato, Determinismo e Libero Arbitrio nel Medioevo" (Medioevo. Rivista di Storia della filosofia medievale 42 2017).

Irene Binini è ricercatrice in Storia della Filosofia Medievale presso l'Università di Parma, e si occupa prevalentemente di storia della logica antica e medievale, con un particolare interesse per la logica modale. Attualmente, è Marie Curie fellow presso le Università di Parma Toronto. Il suo progetto [ENG] è dedicato alle teorie modali dei Calculatores, ed è svolto in collaborazione con Fabrizio Amerini e Peter King. Si è addottorata nel 2017 presso la Scuola Normale Superiore a Pisa, con una tesi sulla teoria e logica modale di Pietro Abelardo. Durante il percorso dottorale, è stata visiting student presso l'Università di Cambridge, sotto la supervisione di John Marenbon e presso l'Università di Auckland, sotto la supervisione di Christopher Martin. Nel 2018-2019, è stata ricercatrice post-dottorale presso l’Università di Friburgo, e da gennaio a dicembre 2018, visiting researcher presso l’Università di Oxford. Questi periodi di ricerca sono stati finanziati grazie a una DAAD PRIME fellowship. Maggiori dettagli sulle sue attività di ricerca e comunicazione possono essere trovate sul suo sito personale e sul sito UNIPR.

Stefano Maso è professore ordinario di ‘Storia della filosofia antica’, presso il Dipartimento di Filosofia e Beni culturali dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si occupa soprattutto della sofistica, di Aristotele e della filosofia ellenistica e romana. Tra i suoi ultimi libri: "DISSOI LOGOI. Edizione criticamente rivista, introduzione, traduzione, commento", Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 2018;  "Grasp and Dissent. Cicero and Epicurean Philosophy, Turnhout, Brepols", 2017; "Cicerone: Il fato. Introduzione, edizione, traduzione e commento", Roma, Carocci, 2014; "Filosofia a Roma. Dalla riflessione sui principi all'arte della vita", Roma, Carocci, 2012. È direttore responsabile della rivista: "Lexis Poetica, retorica e comunicazione nella tradizione classica", fondata nel 1988 e pubblicata presso Hakkert (Amsterdam) fino al 2019; dal 2020 presso Edizioni Ca’ Foscari (Venezia) . È condirettore con Carlos Lévy (Paris Sorbonne) di "Lexis Ancient Philosophy", ora pubblicata presso Edizioni Ca’ Foscari. È stato visiting professor (LLP/Erasmus teaching) presso l’Université Grenoble-Alpes, Georgia State University - Atlanta, Tübingen Philosophische Seminar (Eberhard-Karls Universität), U.S.P. São Paulo (Brezil), Liège University – Belgium. Dal 2007 è membro del comitato scientifico di ESAP (European Society for Ancient Philosophy); dal 2008: presidente di SFI - Venezia (Società filosofica italiana); dal 2009: membro del direttivo e tesoriere di SISFA (Società italiana di storia della filosofia antica); dal 2009: membro del comitato scientifico di SIAC (Société internationale des amis de Cicéron), Neuilly sur Seine. 

Formatosi presso l’Università La Sapienza di Roma, ha collaborato con diverse istituzioni francesi (Paris Sorbonne Nouvelle, l’IRHT, l’EHESS) dove ha lavorato come ricercatore post-doc. Dopo una borsa di studio della fondazione Alexander von Humboldt all’Università Heinrich Heine di Düsseldorf, nel 2014 ha vinto un finanziamento ERC Starting Grant con un progetto di ricerca sulla storia sociale della traduzione medievale, che ha poi deciso di sviluppare all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove è Professore Associato di Filologia della letteratura latina medievale dal 2015. Ha insegnato come Visiting Professor all’EHESS di Parigi dal 2015 al 2020. Specialista di movimento francescano tra XIII e XV secolo, si è occupato di storia della cultura di questo ordine religioso e in particolare delle sue correnti dissidenti (Iacopone da Todi, Ubertino da Casale, Angelo Clareno, i fraticelli). Studia le istituzioni, i documenti, la cultura e la memoria nel medioevo comunale, in particolare in rapporto con la letteratura latina e medievale del periodo (Guittone, Brunetto, Dante, Francesco da Barberino). Ha pubblicato una monografia su Iacopone da Todi (Roma, Istituto storico dei Cappuccini, 2006: vincitore del Premio "S. Francesco"), un saggio su "Banca e poesia nell’età di Dante", ha diretto sezioni monografiche di riviste (in particolare "Dante attraverso i documenti I" e "Dante attraverso i documenti II", in "Reti medievali"), e opere collettive (le più recenti sono "Italia senza nazione", Macerata, Quodlibet, 2019 e "Le lettere di Dante", con Giuliano Milani, Berlino-Boston, De Gruyter, 2020).
Progetto BIFLOW

Professore associato di Storia delle Filosofia Medievale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ha tenuto l’Insegnamento di Storia del pensiero francescano presso lo Studio teologico interprovinciale Laurentianum (affiliato alla Facoltà di teologia della Pontificia Università Antonianum Roma). Nei suoi studi ha approfondito la logica medievale, in particolare quella di Guglielmo di Ockham ("La logica di Ockham", VeP 2012) e i successivi sviluppi in ambito umanistico e rinascimentale ("Le tabulae logicae di Jacobo Zabarella", 2007). Si è dedicata soprattutto alla scuola francescana, indagando  tematiche di metafisica ("Possibilità logica e capacità di Dio in Giovanni Duns Scoto", 2010; "Evidenza francescana e argomento ontologico in san Bonaventura", 2018) e relative alla testimonianza ("Per un'ermeneutica della testimonianza in Pietro Giovanni Olivi", 2014; "Per un'ermeneutica della testimonianza in Bonaventura da Bagnoregio", 2019).

 

Paolo Pagani è professore ordinario di Filosofia Morale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha presieduto per sei anni i corsi di laurea in Filosofia. È presidente del Centro Interuniversitario di Studi sull’Etica (CISE) e membro del Centro di Etica Generale e Applicata (CEGA) presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia. Partecipa al Comitato Scientifico di numerose collane editoriali e Riviste filosofiche, tra le quali la "Rivista rosminiana di filosofia e di cultura". Ha diretto tra il 1997 e il 2002 la "Cattedra Rosmini", attiva presso la Facoltà di Teologia di Lugano (CH). È autore di una novantina di pubblicazioni, dedicate a temi di ontologia, metafisica, logica ed etica. Tra queste, le seguenti monografie: "Sentieri Riaperti", Jaca Book, Milano 1990; "Contraddizione performativa e ontologia", Franco Angeli, Milano 1999; "Libertà e non-contraddizione in Jules Lequier", Franco Angeli, Milano 2000; "Studi di filosofia morale", Aracne, Roma 2008; "La geometria dell’anima. Riflessioni su etica e matematica in Platone", Orthotes, Salerno-Napoli 2012; "Ricerche di antropologia filosofica", Orthotes, Salerno-Napoli, 2012; "L’essere è persona. Considerazioni su ontologia e antropologia filosofica in Gustavo Bontadini", Orthotes, Salerno-Napoli 2012.

Luisa Valente è professoressa associata in Storia della filosofia medievale presso la Sapienza Università di Roma. Si è formata a Roma, Heidelberg e Parigi, dove si è addottorata. Studia principalmente il pensiero latino del XII s. e in particolare: la riflessione di tipo logico interna alla letteratura teologica ("Phantasia contrarietatis. Arti del linguaggio e teologia in Pietro Cantore", 1997; "Logique et théologie. Les écoles parisiennes entre 1150 et 1220", 2008); il pensiero di Gilberto di Poitiers e della sua scuola; la filosofia come forma di vita (Abelardo e Giovanni di Salisbury); le teorie dell’ubiquità divina. Organizzatrice di diversi convegni e incontri di studio, ha tenuto conferenza in molte città in Italia e all'estero. È membro della Società Italiana per lo studio del Pensiero Medievale (SISPM), della Société Internationale pour l'Étude de la Philosophie Médiévale (SIEPM), della Internationale Gesellschaft für theologische Mediävistik (IGTM), dell’ILIESI (Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e la Storia delle idee). 
Luisa Valente su Academia

Membri

Claudia Appolloni è dottoranda alla Fondazione San Carlo di Modena e prepara, in cotutela con l’Université de Genève, una tesi in storia della filosofia medievale e storia delle idee linguistiche. La tesi ricostruisce le teorie del XIII secolo sulla relazione tra segno e comunità sociale e politica, con particolare attenzione alle teorie pragmatiche del significato presenti in testi, editi e inediti, di filosofia naturale e di teologia. La tesi è diretta da Luisa Valente (La Sapienza Università di Roma) e da Laurent Cesalli (Université de Genève). Da settembre 2020 è assegnista di ricerca presso l’Alma Mater Studiorum, Università di Bologna, dove lavora, sotto la direzione di Costantino Marmo, a un Prin sulla biblioteca del convento francescano di Santa Croce (“Libri e lettori a Firenze dal XIII al XV secolo: la biblioteca di Santa Croce”) occupandosi dei manoscritti filosofici, in particolare di logica e di filosofia naturale.

Tara Arrouet è dottoranda in filosofia medievale e si occupa del pensiero politico di Giovanni Quidort di Parigi, in cotutela tra l’Università di Strasburgo e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, sotto la direzione del Prof. Gianluca Briguglia (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali) e del Prof. Édouard Mehl (UR2326 CREPhAC). Ha ottenuto una borsa di dottorato nel settembre 2018 ed è vincitrice del programma Vinci 2020 per un contributo di mobilità per tesi di dottorato in cotutela. Il suo lavoro si concentra sull’ambiente politico e dottrinale del XIII e XIV secolo e esamina alcuni concetti più specifici del pensiero di Giovanni Quidort, come l’escatologia, l’ecclesiologia ma anche il conciliarismo e il gallicanesimo. Ha anche lavorato sulla censura intellettuale all'Università di Parigi nel XIII secolo. Un suo articolo in corso di pubblicazione si intitola "Teologia e politica: il De Antichristo di Giovanni Quidort di Parigi".
Tara Arrouet su Academia

Francesco Binotto è dottorando in Storia della Filosofia Medievale presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. Ha svolto parte della sua ricerca presso l’Università di Friburgo (Svizzera) grazie ad una borsa di studio bandita dalla stessa. I suoi interessi di ricerca si concentrano sulla metafisica e la filosofia della natura di ambito medievale latino, in particolare del XIII secolo. Oltre a ciò, si è anche occupato delle fonti scolastiche del pensiero di Antonio Rosmini. Tra le sue pubblicazioni: "Bonaventura e il principio d’individuazione. Una possibile soluzione" (Rivista di Filosofia Neo-Scolastica, 2017); "Henry of Ghent: the Problem of Individuation and the Contingency of Creatures. Some remarks on Question 8 of Quodlibet II" (Documenti e studi sulla tradizione filosofica medievale, 2018); "La realità dell’essere: Rosmini e il principio d’individuazione" (Divus Thomas, 2020).
Francesco Binotto su Academia

Laura Busetto

Laura Busetto è una dottoranda in storia della filosofia medievale, attualmente impegnata in un dottorato di ricerca in co-tutela tra la Scuola Internazionale di Alti Studi Fondazione San Carlo di Modena e l’École Pratique des Hautes Études di Parigi, con una borsa di studio cofinanziata dalla Fondazione Pietro Lombardini per gli studi ebraico-cristiani di Novellara. Ha conseguito la laurea triennale in filosofia con una tesi su Ildegarda di Bingen e la laurea magistrale in Scienze Filosofiche sul pensiero di Giovanni Scoto Eriugena, entrambe presso l’Università degli Studi di Padova con la guida del professor Giovanni Catapano. I suoi studi proseguono principalmente sulle opere di Eriugena e dei pensatori carolingi, con un interesse particolare per la logica e le teorie del linguaggio. Laura sta lavorando ad una tesi dal titolo "Dialettica e arti del linguaggio nell’Alto Medioevo. Il caso di Giovanni Scoto Eriugena" sotto la direzione della professoressa Julie Brumberg-Chaumont e del professor Giovanni Catapano. 

Nata a Genova il 24 giugno 1974, si è laureata in Lettere Classiche nel 1999 all'Università degli Studi di Genova. Ha proseguito gli studi specializzandosi al King’s College London con un MA in Late Antique and Byzantine Studies e ottenendo il dottorato di ricerca in Medieval and Modern Languages presso l'Università di Oxford, Saint John’s College, nel 2006. Tra il 2007 e il 2014 ha lavorato presso Dumbarton Oaks, centro di studi bizantini dell’Università di Harvard a Washington, D.C. (Byzantine fellow), Stockholms universitet (research fellow e core member del progetto Ars edendi), King’s College London (Sophia research and teaching Fellow). Dal 2014 lavora a Ca’ Foscari, prima come ricercatrice e dal 2020 come professoressa associata di Civiltà Bizantina. È una filologa bizantina e studia la letteratura polemica dedicata ai temi che hanno diviso il cristianesimo orientale e il cristianesimo occidentale tra il IX e il XV secolo. Il suo principale interesse di ricerca è l’esplorazione degli scambi intellettuali tra il mondo bizantino e il mondo latino, con un interesse particolare per i temi teologici e filosofici. Tra le sue pubblicazioni più importanti ci sono due edizioni critiche per il Corpus Christianorum Series Graeca: Andronicus Camaterus, Sacrum Armamentarium (CCSG 75, 2014) e, curata insieme a Luigi D’Amelia, Nicetas Thessalonicensis, Dialogi sex de processione Spiritus Sancti (CCSG 92, 2021) e la curatela - insieme ad Anna Calia - di un volume collettaneo per la serie Bibliothèque de ByzantionContra Latinos et Adversus Graecos: The Separation between Rome and Constantinople from the Ninth to the Fifteenth Century (Leuven: Peeters, 2020). Cura, insieme al team di ricerca, il Repertorium Auctorum Polemicorum de Pace et Discordia inter Ecclesiam Graecam et Latinam (RAP).

Nato a Treviso il 21 marzo 1961, allievo di Mario Eusebi, Eugenio Burgio è professore ordinario di Filologia romanza all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Si è occupato e si occupa di agiografia e compilazioni di materia religiosa in volgare; tradizioni manoscritte e ricezione dei testi medievali e moderni; relazioni fra testi e immagini, e statuto antropologico dell'immagine nell'Occidente medievale; temi di antropologia storica, con particolare attenzione al rapporto con l'Altro; temi di stilistica e storia dei generi letterari. Attualmente coordina un gruppo di lavoro internazionale impegnato in una nuova edizione del Devisement dou monde/Milione di Marco Polo (DEDM. Digital Edition of the Devisement dou monde). È condirettore delle riviste Medioevo romanzo e Transcript e direttore della collana Filologie medievali e moderne – Serie occidentale delle Edizioni Ca’ Foscari Digital Publishing.

Laura Calvaresi è dottoranda di ricerca in Italianistica presso l'Università Ca' Foscari di Venezia, fellow dell'International Center for the Humanities and Social Change [ENG], a partire dall'a.a. 2017/2018. Nel 2015 ha ottenuto il Diploma in Archivistica, Paleografia e Diplomatica presso l'Archivio di Stato di Roma. Si è laureata in Ricerca Storica e Risorse della Memoria (LM-84) presso l'Università degli Studi di Macerata nell'aprile 2014 (110/110, lode). É membro del comitato di redazione della rivista di studi storici e francescani Picenum Seraphicum. Nell’ambito del dottorato ha elaborato una tesi dal titolo "Tra profitto ed Industria: traduzioni di termini economici e percorsi di ricezione sociale del De Regimine Principum di Egidio Romano nel medioevo (XIII-XV secolo)". I suoi interessi principali di ricerca riguardano dunque la storia economica e sociale bassomedievale, la storia degli ordini religiosi e la diffusione del De regimine principum di Egidio romano.
Laura Calvaresi su Academia

Coralba Colomba è studiosa ed editrice di testi di filosofia medievale. Dopo essersi laureata a Lecce, ha conseguito il dottorato in filologia latina medievale a Firenze (SISMEL), studiando per lunghi periodi presso il Raimundus-Lullus-Institut di Freiburg i. Br. (vincitrice anche di una borsa di studio DAAD). Ha collaborato ai progetti di banche dati medievali della SISMEL e col gruppo medievista dell’Università del Salento. Ha curato con Charles H. Lohr la pubblicazione dei due volumi "Latin Aristotle Commentaries. I.1-2 Medieval Authors" (Firenze 2010-2013). Si occupa di filosofia e di teologia medievale dei secoli XIII-XIV (in particolare Raimondo Lullo) e di mistica femminile (Ildegarde di Bingen, Hadewijch di Anversa). Tra le sue edizioni più recenti: Ulrich von Strassburg, "De summo bono, liber VI, tractatus 4", cap. 1-15, hrg. von Irene Zavattero (cc. 1-5), Coralba Colomba (cc. 6-15) (Hamburg 2017); Raimundi Lulli "Lectura compendiosa Tabulae generalis, Lectura super tertiam figuram Tabulae generalis", in Opera latina 54-60, eds. Coralba Colomba, Viola Tenge-Wolf (Turnhout 2014).

Maria Conte ha conseguito il dottorato di ricerca in Italianistica nel 2020 presso l’Università Ca’ Foscari e l’UZH Universität Zurich, nell’ambito del progetto ERC Biflow (g.a. 637533) allestendo l’edizione critica del "Libro degli Ammaestramenti degli antichi" di Bartolomeo da San Concordio accompagnata da uno studio della tradizione dal punto di vista storico-sociale. Si interessa di filologia dei volgarizzamenti, con particolare attenzione a quelli realizzati in ambiente domenicano nella prima metà del Trecento per indagare sul loro valore politico-culturale nella diffusione del sapere presso i laici. Tra le sue recenti pubblicazioni: "«Ad consolationem legentium». Il Marco Polo dei Domenicani", a cura di M. Conte, A. Montefusco, S. Simion, Venezia 2020; "Gli Ammaestramenti degli antichi di Bartolomeo da San Concordio. Prime osservazioni in vista dell’edizione critica", in J. Bartuschat, E. Brilli, D. Carron, "The Dominicans and the Making of Florentine Cultural Identity (13th-14th centuries)", «Reti Medievali» 36 (2020).
Maria Conte su Academia

Silvia Di Vincenzo è PI del progetto ERC Starting Grant 2024 «The Uncharted Margins of Philosophy (UnMaP): An AI-Enhanced Material History of Arabic Logic Across Time (12th-19th c.) and Frontiers (from Spain to India)». Attualmente è ricercatrice postdoc a Aix-Marseille Université e al CNRS (Centre Paul-Albert Février, TDMAM). I suoi interessi di ricerca si concentrano sugli sviluppi della filosofia aristotelica nella tradizione araba, con riferimento alle fonti greche antiche e tardoantiche e alla successiva ricezione in latino e in ebraico. Le sue ricerche si concentrano, in particolare, sulle aree della logica aristotelica adiacenti alla metafisica, come la teoria degli universali e delle categorie. La sua metodologia di ricerca è duplice e combina l'analisi concettuale dei testi con lo studio della loro trasmissione materiale attraverso manoscritti antichi e medievali. Nel 2018 ha conseguito un doppio dottorato di ricerca in filosofia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa e in islamistica (Études arabes et civilisation du monde musulman) presso l'École Pratique des Hautes Études di Parigi. È stata visiting research fellow a Parigi (École Normale Supérieure), Cambridge, UK (Trinity College e Clare Hall College) e Aix-en-Provence (CNRS, Centre Paul-Albert Février, laboratoire "Textes et documents de la Méditerranée antique et médiévale"). Da luglio 2019 a giugno 2024, è stata ricercatrice a tempo determinato (RTD-A) in Storia della filosofia medievale presso la Scuola IMT Alti Studi di Lucca e docente a contratto a Ca' Foscari per l'anno accademico 2023/2024. Precedentemente, è stata assistente di ricerca nel progetto ERC "PhiBor: Philosophy on the Border of Civilizations", e ha collaborato al progetto ERC: "PhiC-PhASIF - Philosophy in Context: Arabic and Syriac manuscripts in the Mediterranean".  Ha ricevuto il trentesimo "World Award for Book of the Year" in Iran per la monografia Avicenna, ›The Healing, Logic: Isagoge‹ – A New Edition, English Translation and Commentary of the Kitāb al-Madḫal of Avicenna’s Kitāb al-Šifāʾ (Berlin/Boston: De Gruyter, 2021).

Charles Girard si occupa di logica e ontologia medievali. Ha studiato e svolto ricerche all’Università di Lausanne, di Paris-Sorbonne e di Ginevra, dove è stato PI di un progetto "Ambizione". Dal 2022 fa parte del progetto ERC Polyphonic Philosophy, guidato da Caterina Tarlazzi, come assegnista di ricerca. Si è occupato di Gregorio di Rimini; di teorie medievali dei relativi; della ricezione del Liber sex principiorum, ma anche di teorie della conoscenza (con particolare riferimento a Hervé de Nédellec) e della realizzazione di edizioni critiche di testi filosofici medievali (Raoul le Breton, commenti al Liber sex principiorum; commenti alle Categorie del XII secolo).

Agnese Macchiarelli è dottoranda in Italianistica a Ca’ Foscari. Le sue ricerche si inseriscono all’interno di un progetto europeo sulla storia sociale del tradurre medievale (ERC BIFLOW) e sono dedicate alla redazione latina dello "Specchio della vera penitenzia" di Iacopo Passavanti e alla ricezione trecentesca degli scritti di Tommaso d’Aquino. Ha studiato le figure della contraddizione nel Petrarca latino e volgare (Roma-Barcellona), le prime traduzioni in francese del "De Lapidibus" di Marbodo di Rennes (Bologna), gli specula peccatorum e l’enciclopedismo medievale (Venezia-Parigi). Tra le sue pubblicazioni: "Per la biografia di Iacopo Passavanti · 1302-1357" (Aevum 2020); "«Unde narrat dominus Marcus Milio». Eredità poliane nei Sermones di fr. Nicoluccio d’Ascoli OP" ("Ad consolationem legentium". Il Marco Polo dei Domenicani, Venezia 2020); "Iacopo Passavanti e la Theosophia. Nuove riflessioni sul ms. laur. San Marco 459" (Linguistica e Letteratura 2019); "L’Abelardo del Petrarca. Considerazioni sul ms. BnF, lat. 2923" (Filologicamente 2017).
Agnese Macchiarelli su Academia

Andrea Possamai è cultore della materia in storia della filosofia presso l'Università Ca' Foscari di Venezia. Ha conseguito il dottorato di ricerca a Ca’ Foscari nel 2018 con una tesi dal titolo: "Può Dio cambiare il passato? Analisi della discussione sulla modificabilità del passato tra XIV e XV secolo". Le sue attività di ricerca si rivolgono principalmente alla storia della filosofia medievale e alla storia della metafisica, con un'attenzione specifica al modo in cui è stato affrontato il tema della possibile modificabilità del passato all'interno della storia della filosofia.

Mona-Lila Rortais è dottoranda (con borsa di dottorato) in Lingua e cultura italiana e Filosofia, in cotutela tra l’Università di Strasburgo e l’Università Ca’ Foscari di Venezia, sotto la direzione del Prof. Emanuele Cutinelli-Rendina (CHER, Strasburgo), e la co-direzione del Prof. Gianluca Briguglia (Dipartimento di Filosofia e Beni Culturali, Venezia). Si occupa del pensiero politico medievale, e in particolare di Brunetto Latini (XIII secolo italiano) e la sua ricerca analizza il legame tra politica, enciclopedia, filosofia, poesia e retorica nelle opere di Brunetto. Ha anche lavorato sul pensiero di Cicerone e sulla questione dell’identità italiana (nell’ambito dei corsi della Facoltà di Filosofia e dell’Istituto di Studi romanze, Università di Strasburgo). È in corso di pubblicazione una sua recensione del libro di Gianluca Briguglia, "Il pensiero politico medievale" (2018).

Samuela Simion è dottore di ricerca in Italianistica e filologia classico-medievale. Dal 2009 è stata titolare di assegni di ricerca in ambito contemporaneo e medievale presso l’università Ca’ Foscari di Venezia; è stata docente a contratto di filologia romanza a Ca' Foscari (2013-2015) e all'Università degli Studi di Verona (2019-2020). Ha collaborato con ICoN (2014-2015). È tra i coordinatori del progetto di edizione digitale integrale del Devisement dou monde di Marco Polo e Rustichello da Pisa (DEDM: Digital Edition of the Devisement dou Monde), in preparazione presso l'Università Ca' Foscari. Attualmente è collaboratrice esterna presso il Centro Interuniversitario di Studi Veneti e teaching assistant presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea di Ca’ Foscari, e fa parte del comitato di redazione delle riviste Transcript e Quaderni Veneti (Edizioni Ca’ Foscari Digital Publishing). Tra i suoi interessi di ricerca l’odeporica medievale, il rapporto con l’Altro, le carte d’autore. 

Gian Pietro Soliani (20-01-1983) si è laureato all’Università Ca' Foscari di Venezia in Scienze filosofiche e ha conseguito il dottorato in filosofia nella stessa università con una tesi dedicata al pensiero metafisico del gesuita Antonio Pérez (1599-1649). È docente a contratto di Storia della filosofia medievale presso l’Università di Urbino Carlo Bo.
Si occupa prevalentemente del pensiero medievale, di Antonio Rosmini e di alcuni snodi della filosofia scolastica nel passaggio tra Medioevo ed Età Moderna. Tra i suoi libri più recenti: "Libertà inquieta. Ricerche su male e volontà tra XIV e XVI secolo" (Napoli 2020); "L’apparire del bene. Metafisica e persona in Antonio Pérez S.J." (1599-1649) (Bari 2018); "Rosmini e Duns Scoto. Le fonti scotiste dell’ontologia rosminiana" (Padova 2012).
Gian Pietro Soliani su Academia

Matteo Sperandini ha condotto i suoi studi universitari presso la “Sapienza” Università di Roma. Ha conseguito la laurea triennale e la laurea magistrale in “Filosofia”, discutendo due tesi in “Storia della filosofia medievale” dai titoli Il nulla nel Libro dei ventiquattro filosofi tra creazione e teologia negativa (LT) Le Sententiae divinae paginae: una prospettiva sulla “Scuola di Laon” (LM)Dal settembre 2020 al dicembre 2020 è stato docente di “Geografia”, “Italiano” e “Storia” nella scuola secondaria di primo grado. Dal dicembre 2020 è studente della Scuola di Alti Studi presso la Fondazione Collegio San Carlo di Modena (corso di perfezionamento triennale, equipollente al corso di dottorato delle università italiane). Il suo progetto di ricerca indaga le origini e le applicazioni dello schema ermeneutico dei tria genera hominum (coniugati-rectores-continentes) nella letteratura teologica e filosofica del Medioevo latino. In particolare, la ricerca si concentra sull’impiego dei tria genera hominum quale mezzo di riflessione ecclesiologica e antropologica sui differenti “generi di vita”, con particolare attenzione alle dicotomie tra vita attiva/vita contemplativa e vita filosofica/vita non-filosofica. 

Angelos Zaloumis

Angelos Zaloumis è dottorando di ricerca di Filologia e Filosofia Bizantina presso l'Università di Patrasso, in Grecia, in supervisione congiunta con École Pratique des Hautes Études, Parigi, Francia.
L'argomento della sua tesi è l'edizione critica della traduzione greca di Demetrios Cydones (c. 1320/25 – 1397/98) della Summa Theologiae, IIaIIae di Tommaso d'Aquino (1224/25 – 1274) e lo studio della sua ricezione tardo bizantina.
La tesi è co-supervisionata dal Professore Associato John A. Demetracopoulos (Università di Patrasso) e il Professore Vincent Déroche (EPHE).
Da settembre 2021 è Ricercatore presso l'Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini di Venezia.

Fabio Zanin

Docente di filosofia e storia presso il Liceo ginnasio G.B. Brocchi di Bassano del Grappa (VI), si è laureato all'Università Ca' Foscari di Venezia con una tesi su Nicole Oresme, completando la sua formazione all'Università di Padova dove, tra il 2000 e il 2009, ha prima ottenuto il dottorato di ricerca e goduto, in seguito, di una borsa post-dottorato e di un assegno biennale di ricerca. Fa parte della redazione di “Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale”. Si è occupato prevalentemente dello sviluppo e diffusione dell'analisi matematica del movimento nella filosofia naturale tardo-medievale di ambiente parigino, ampliando le sue ricerche verso l'eliminazione della metafisica dal dibattito scientifico nell'epoca della Rivoluzione scientifica e delle origini della geometria proiettiva a partire dagli sviluppi dell'ottica nel tardo Medioevo e nel Rinascimento. Tra le sue più recenti pubblicazioni: "Le radici logiche e metafisiche della filosofia naturale parigina: volontà e ordine della natura nel pensiero di Buridano", in F. Amerini-S. Fellina-A. Strazzoni (ed.), "Tra antichità e modernità. Studi di storia della filosofia medievale e rinascimentale", E-Theca Open Access Edizioni («Quaderni di Noctua», 5), Parma 2019; "Possibilità logica e leggi di natura. Alcuni precedenti medievali del Tractatus di Wittgenstein", in M. Dalla Valle-C. Scilironi (ed.), "Avventure della possibilità", CLEUP, Padova 2019.