Area archeologica
Attrezzature del Laboratorio di Archeologia
L’attività archeologica promossa dal Dipartimento di Studi Umanistici in cantieri in Italia e all’estero si arricchisce ora di un apparato di strumentazioni finalizzate all’ottimizzazione del lavoro di ricerca e studio. Nello specifico, le attrezzature attualmente a disposizione del laboratorio sono finalizzate all’acquisizione di dati per la documentazione di scavo, all’analisi diagnostiche dei materiali e alle ricostruzioni.
Scanner 3D
- Scanner Planetario Fujitsu ScanSnap SV600 Book Scanner.
- Scanner per sezioni sottili Epson perfection V850.
- EinScan-S 3D Scanner
- Scanner 3D SHINING EinScan Pro 2X Plus.
Gli scanner 3d sono strumenti utilizzati per realizzare modelli 3d ad alta risoluzione di oggetti del mondo reale. Lo scanner 3d è in grado di catturare anche la mappa dei colori dell'oggetto; questa funzione permette di ottenere un modello 3d simile a quello reale sia nelle dimensioni e nella geometria che nei colori. Questi strumenti possono essere impiegati per la manipolazione e lo studio a distanza di reperti archeologici e la creazione di database, per la digitalizzazione di collezioni di musei e istituzioni o, ancora, per la creazione di atlanti 3D per ossa animali e umane e la realizzazione tramite stampanti 3D di repliche utili ai fini dell’archeologia sperimentale.
Gli scanner 3D si differenziano per la tecnologia utilizzata. Tra i più comuni si menzionano il laser scanner e lo scanner a luce strutturata.
Il laser scanner 3D è composto essenzialmente da due parti: un emettitore ed un ricevitore. L'emettitore produce un segnale laser che colpisce l'oggetto. Quando la luce del laser colpisce la superficie dell'oggetto, lo scanner è in grado di rilevare l'angolo del raggio di luce di ritorno e quindi può calcolarne la distanza. Lo scanner quindi calcolata la distanza di ogni singolo punto dell'oggetto e crea la cosiddetta nuvola di punti. Per calcolare la distanza dei singoli punti dell'oggetto fa uso della triangolazione trigonometrica .
Lo scanner a luce strutturata 3D, invece, utilizza per il suo funzionamento la proiezione di uno schema di luci direttamente sulla superficie dell'oggetto. Come il laser scanner fa uso della triangolazione trigonometrica per calcolare la distanza dei singoli punti dell'oggetto. Calcolata la distanza di ogni singolo punto dell'oggetto, lo scanner crea la nuvola di punti.
Drone
- Drone ad alte prestazioni DJI – Mavic 2 Pro Drone Quadcopter, videocamera Hasselblad L1D-20C da 20MP con sensore CMOS da 1".
- Drone base per campagne archeologiche DJI SPARK COMBO, fotocamera 12 MP I Video Full HD I,
- Drone DJI SPARK FLY MORE COMBO.
I droni sono "aeromobili a pilotaggio remoto" (APR) che non hanno alcun pilota a bordo, vengono cioè pilotati da un pilota che li guida da remoto con un radiocomando. Durante le operazioni di volo devono rispettare le stesse regole e procedure degli aerei con pilota e per questo motivo viene richiesto un patentino per il loro pilotaggio.
Uno degli usi più comuni dei droni riguarda lo scatto di fotografie o riprese video dall’alto, molto utilizzato anche in ambito archeologico. I droni possono essere infatti dotati di videocamere in grado di produrre foto e video in diversi formati (VGA, HD, Full HD, 4K…). Sono inoltre dotati di uno stabilizzatore della camera che serve per attenuare le vibrazioni, chiamato Gimbal, che mantiene ferma la videocamera sul suo asse, per cui le immagini risultano ferme senza interferenze da vibrazione o instabilità del drone in volo.
Spettrometro
- Spettrometro FT-IR Nicolet iS5.
Si tratta di uno strumento utilizzato per la caratterizzazione di superfici e per identificare i componenti multipli in miscele. La tecnica usata consiste nel bombardare il campione con un fascio di ioni (detti ioni primari) ed analizzare gli ioni prodotti dal bombardamento (ioni secondari). Essa garantisce un'altissima sensibilità nel rilevare sostanze presenti in traccia e un'eccellente risoluzione in profondità. La sua portabilità permette di effettuare analisi sul campo per testare la qualità di un campione direttamente in situ e valutarne le potenzialità.
Microscopio petrografico
- Microscopio petrografico ZEISS Primotech V2 con telecamera Wi Fi 5 MP.
Il microscopio petrografico è un microscopio ottico polarizzatore a luce trasmessa, sostanzialmente simile ad un normale microscopio, da cui differisce per alcune caratteristiche che indirizzano le sue proprietà verso settori specifici dell'analisi microscopica, in particolare la mineralogia e la petrografia. Grazie all’utilizzo di luce polarizzata riesce a raccogliere dei dati univoci e oggettivi per il riconoscimento del minerale. In ambito archeologico, uno degli utilizzi più comuni è quello relativo all’analisi di sezioni sottili di campioni ceramici o sedimenti da strati archeologici.
Last update: 22/10/2024