LEI

Ascoltare e coltivare il proprio talento

In cosa consiste il mestiere della scrittura? Come si coltiva e si allena il proprio talento perché possa diventare un lavoro? Ne abbiamo parlato il 31 marzo con Nasim Marashi, scrittrice ospite di Incroci di Civiltà.

In occasione del festival Internazionale di letteratura Incroci di Civilità, che si è tenuto dal 29 marzo al 1 aprile, il Progetto Lei ha organizzato un appuntamento a porte chiuse con la scrittrice iraniana Nasim Marashi, ospite della manifestazione.
L'incontro si è tenuto venerdì 31 marzo alle ore 10.30 presso la Sala Riunioni della Fondazione Querini Stampalia (Campo S.Maria Formosa 5252). La scrittrice ha conversato con la professoressa Leila Karami, traduttrice e docente di Esercitazioni di narrazioni e dinamiche culturali - Persiano a Ca' Foscari.

Chi è Nasim Marashi

Nasim Marashi (1984, Teheran, Iran) è una giornalista, scrittrice e sceneggiatrice residente in Iran. Ha vinto il primo premio al Premio Bayhaqi (2014) e alle Storie di Teheran (2015) per i suoi racconti. Il suo romanzo Payeez Fasl-e Akhar-e Saal Ast [L'autunno è l'ultima stagione dell'anno] (Cheshmeh Publication, 2015) è stato selezionato come miglior romanzo dell'anno nell'8° edizione del Premio Jalal-e Al-e-Ahmad. Il volume è stato pubblicato più di 50 volte in Iran ed è stato tradotto in italiano (Ponte33, 2017), inglese (Astra House, 2021, nel nuovo titolo “Sarò forte per te”) e francese (Zulma, 2022). Il suo secondo romanzo, Haras (Cheshmeh, 2017) ha raggiunto la sua 35° edizione ed è stato tradotto in turco (Muhenna, 2019) e curdo (Basrews, 2018). Del terzo romanzo, "Zirzamin" [underground] è stata proibita la pubblicazione in Iran. È co-sceneggiatrice del lungometraggio “Avalanche” (2015) e del documentario “20th Circuit Suspects” (2017), selezionato come miglior documentario al 35° Fajr Flim Festival.