Quanti sono 200 metri da casa? Ecco il tool del cafoscarino Pietro Rampazzo

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Venerdì 20 marzo, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia emana una nuova ordinanza restrittiva nella speranza di ridurre ulteriormente i contagi da coronavirus. Tra le nuove disposizioni viene inserito anche un limite di 200 metri dal proprio domicilio per l’attività motoria e le passeggiate con animali.

Dopo qualche ora dalla notizia, Pietro Rampazzo, studente iscritto al corso di laurea triennale in Informatica, ha già creato un tool online che permette di visualizzare in maniera immediata e comprensibile quale sia effettivamente l’area concessa per gli spostamenti.

“Ho chiesto prima un parere agli amici - ci racconta Pietro - ed ho scoperto che molti si stavano ponendo la stessa domanda, ossia “ma fino a dove posso arrivare?” Questo strumento non vuole assolutamente essere uno stimolo a uscire dalla propria abitazione, ma un aiuto per capire come rispettare i regolamenti per il bene comune. Come dice sempre il relatore della mia tesi, il prof. Agostino Cortesi, l’importante non è diffondere un dato, ma sapere come renderlo utile.”

Una volta aperto il sito 200-metri-da-casa.netlify.com, si può scegliere se concedere la propria posizione o cercarla autonomamente zoomando sulla mappa. Da qui sarà possibile verificare l’area consentita, contrassegnata da un cerchio blu, e le vie che sono invece off limits.

“Il codice di questo tool è completamente open source - ci spiega Pietro - e si avvale di altre risorse a contenuto libero come Open Street Map, una libreria collaborativa di dati geografici. E’ tutto trasparente e la pagina non raccoglie informazioni sui visitatori”

Per Pietro, però, questa non è stata la prima esperienza nel campo dei dati georeferenziati “Faccio parte di un progetto nel quale viene studiata la mobilità padovana, per ciò che riguarda i servizi di bike sharing free floating (ovvero che non richiedono la restituzione del mezzo in una posizione specifica, N.d.R.). Analizziamo gli spostamenti che vengono effettuati con le bici e da qui riusciamo a capire quali sono le tratte più comuni, i luoghi più visitati, l’occupazione degli utenti, cioè se si tratta di uno studente o di un lavoratore.

Avremmo dovuto presentare il nostro progetto alla European Population Conference 2020, la più grande conferenza di studi sulla popolazione in tutta Europa, che si sarebbe tenuta proprio a Padova. Purtroppo a causa dell’emergenza sanitaria è stata cancellata, ma sono sicuro ci saranno altre occasioni”

Francesca Favaro