Covid-19 e inclusione: intervista a Chiara Sipione che traduce Zaia in LIS

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Chiara Sipione
Chiara Sipione

Quanto è importante, soprattutto quando si parla di salute dei cittadini, avere garantito l’accesso diretto e chiaro alle informazioni? Durante l’emergenza sanitaria attuale anche le istituzioni si sono poste questa domanda. Noi ne abbiamo parlato con Chiara Sipione, che dal 25 marzo traduce in Lingua dei segni italiana (LIS) la conferenza stampa quotidiana del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul tema coronavirus.

Chiara Sipione, originaria di Conegliano, si è laureata a Ca’ Foscari in Lingue, Civiltà e Scienze del linguaggio, scegliendo la Lingua dei segni italiana tra le numerose offerte. Nel 2007 ha poi ottenuto la qualifica di interprete, sempre a Ca’ Foscari, seguendo l’allora corso di Alta Formazione (successivamente diventato master) in Teoria e tecniche di traduzione e interpretazione italiano/LIS.

Ca’ Foscari è una delle poche università italiane impegnate da anni nella didattica e nella ricerca della LIS – consideriamo che l’Italia resta fanalino di coda a livello europeo per il mancato riconoscimento formale della LIS – ed è l’unica in Italia ad aver attivato un corso specifico di lingua dei segni tattile (LISt), la variante della LIS utilizzata dalla popolazione sordocieca, sempre nel percorso di laurea in Lingue, Civiltà e Scienze del linguaggio. Ulteriore novità dell’offerta formativa 2020/2021 sarà il percorso in LIS all’interno del Curriculum inglese-spagnolo del corso di laurea magistrale in Interpretariato e Traduzione Editoriale, Settoriale.

Federica SCOTELLARO