Erasmus+ ICM a Ca’ Foscari: scopri perché partire!

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Greta (cafoscarina outgoing) e Tatia (cafoscarina incoming)

Internazionalizzazione, multiculturalità, competenze professionali: queste le parole chiave dell’azione di Ca’ Foscari nell’ambito dei progetti di mobilità. Ca’ Foscari è coinvolta nel progetto Erasmus+ ICM dal 2015, anno della sua inaugurazione. Il progetto ha obiettivi incisivi: aumentare il senso di iniziativa e dell'imprenditorialità, migliorare le prospettive di carriera, rafforzare l’autostima e la consapevolezza interculturale.

Dopo essere stato l'Ateneo italiano che ha ottenuto la maggior quantità di finanziamenti sull'azione Erasmus+ ICM nel primo settennato 2014-2020 (€ 6,069,733 per 97 progetti Paese), Ca' Foscari si conferma al top anche nella prima Call del nuovo programma 2021-2027. I risultati della Call 2022 hanno visto l'approvazione di 17 progetti Paese (il 100% di quelli presentati) con ottenimento di un finanziamento complessivo di oltre 1 milione e mezzo di euro per realizzare 306 mobilità studenti, docenti e PTA con 27 Università partner in tutto il mondo.

Qual è l’impatto del programma sulle competenze personali e professionali di chi partecipa? Quali sono i vantaggi a lungo termine per la carriera accademica e non? Scopriamoli grazie alla testimonianza di Greta Sclosa, cafoscarina outgoing, e Tatia Butsuradze, cafoscarina incoming, e al nostro Ufficio Relazioni Internazionali.

Studiare Business Administration ad Atlanta, USA

Greta Sclosa ha studiato ad Atlanta (USA) presso la Georgia State University durante il corso di laurea magistrale in Amministrazione, finanza e controllo

“Con Erasmus+ ICM ho decisamente sviluppato la lingua inglese, capacità di adattamento e problem solving. In aggiunta, ho acquisito una più grande indipendenza e capacità di gestione della mia persona,” racconta Greta.  

“In particolare, due corsi mi hanno colpito e insegnato qualcosa che difficilmente avrei potuto apprendere nel mio percorso di studi a Ca' Foscari. Il primo riguardava la gestione del linguaggio all'interno delle realtà aziendali americane e spaziava dal linguaggio scritto, al modo di esprimersi oralmente, ma anche alla postura da tenere in un ambiente business. Il secondo era parte del programma del MBA in Finanza e ho imparato molto, in quanto il docente aveva un gran CV sia universitario che sul campo (presenza nel governo degli Stati Uniti come consulente per la gestione degli asset finanziari).

Nel mondo del lavoro, questa esperienza ha agevolato le mie trasferte estere e la redazione di documenti in lingua inglese. La consiglierei a tutti, credo che siano veramente un'occasione di crescita personale soprattutto dal punto di vista della scoperta di culture differenti alla nostra. Per esempio, studiando negli Stati Uniti ho vissuto con un gruppo di persone dall'Arabia Saudita.”

Lo studio dell’archeologia tra Tbilisi e Venezia

Tatia Butsuradze lavora come Cultural Heritage-Archaeology Monitor presso Tbilisi Development Fund a Tbilisi, in Georgia. Grazie a Erasmus+ ICM ha potuto studiare a Ca’ Foscari durante il percorso di laurea.

“Venezia e Ca’ Foscari sono state la mia prima esperienza internazionale,” racconta Tatia. “È stato incredibile poter trascorrere un semestre in una città e in un Paese che sognavo di visitare fin dall’infanzia. Ho scelto Ca’ Foscari per la varietà di corsi totalmente nuovi per me, tra cui Archeologia Marittima, Archeologia e Antichità Cipriote, Archeobotanica.  Studiare all’estero, in una città nuova e in un’università nuova, con metodi di apprendimento diversi, è una sfida

Il programma Erasmus+ ICM mi ha aiutata a migliorare il mio inglese e imparare molto sulla cultura italiana, le persone, le tradizioni e la storia. Ho sviluppato una serie di abilità trasversali. Sono diventata più indipendente. Ho imparato a gestire meglio il mio tempo. Ho anche migliorato le mie abilità di presentazione di fronte a un pubblico.

Questo programma ha avuto un forte impatto sulla mia carriera. Infatti sono stata invitata dal professor Paolo Biagi e dalla professoressa Elena Rova a partecipare a dei rilievi tra Georgia e Italia e campagne archeologiche condotte annualmente in Georgia, oltre che in Tsalka e nel territorio del Lagodekhi. Le spedizioni mi hanno permesso di imparare nuovi metodi per studiare e condurre scavi e rilievi dei siti archeologici. 

Dei benefici dei programmi internazionali potremmo parlare per ore, ma per farla breve: se avete l’opportunità di trascorrere un semestre all’estero, o anche solo qualche settimana come “exchange students”, fatelo! Conoscerete persone nuove, affronterete nuove sfide, ne uscirete più forti e indipendenti: tutto questo vi aiuterà a costruire il vostro futuro.  

Non esitate: il futuro è nelle nostre mani. Usiamo al meglio ogni opportunità!”

Erasmus+ ICM: un progetto aperto al mondo

Interamente finanziato dall’Unione Europea, Erasmus+ ICM permette a corpo studentesco, docenti e staff tecnico di Ca’ Foscari di svolgere una mobilità in Paesi non-europei con l'obiettivo di permettere loro di acquisire nuove competenze personali e professionali a livello internazionale.  

Il progetto E+ ICM 2019-2022 ha coinvolto 31 Paesi e 51 Università partner da tutti i continenti, portando 130 studentesse e studenti a Venezia e 68 cafoscarine e cafoscarini all’estero, oltre a muovere numerosi docenti e membri dello staff amministrativo. 

Qual è l’impatto di Erasmus+ ICM sulla carriera?

Nel 2022 l’Ufficio Relazioni Internazionali ha condotto un’indagine tra chi ha partecipato dal 2016 al 2021, per valutare l’impatto a lungo termine sulla situazione lavorativa e professionale e identificare le competenze acquisite grazie alla mobilità.

Un alto numero di studenti afferma che partecipare a Erasmus+ ICM ha contribuito all’internazionalizzazione della carriera universitaria e lavorativa e che la mobilità ha influenzato profondamente la loro vita personale e professionale.

La maggioranza di chi ha partecipato al sondaggio ha trovato lavoro dopo la laurea. Studentesse e studenti incoming lavorano principalmente nel settore dell’istruzione come insegnanti o docenti a livello universitario (33%), mentre la percentuale più alta delle cafoscarine e dei cafoscarini in uscita lavora come product/sales manager (22%), project manager (11%) e docenti (11%).

Secondo le risposte al sondaggio, Erasmus+ ICM è un valore aggiunto in termini di competenze acquisite durante la mobilità. Tra le soft skills apprese vi sono maggiore indipendenza, capacità di lavorare in gruppo, nuove metodologie di studio, adattabilità a contesti internazionali e maggior apertura mentale. Spiccano le competenze interculturali e linguistiche che vengono riconosciute come le principali abilità acquisite sia per gli studenti in entrata che in uscita. 

Il progetto è un’esperienza di studio, ma anche un’opportunità per migliorare le proprie competenze trasversali. Anche le valutazioni dei membri del corpo docente che hanno partecipato a programmi Erasmus+ICM riflettono questa tendenza. Infatti, il programma ha permesso loro di migliorare non solo le proprie competenze accademiche (quali networking internazionale e acquisizione di metodi innovativi), ma anche le abilità relazionali e interculturali.