AGeS: il nuovo centro per le ricerche antropologiche geografiche e storiche

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Grazie all’impegno di un gruppo di docenti del Dipartimento di Studi Umanistici (DSU) di Ca’ Foscari, nasce il nuovo Centro di ricerche antropologiche geografiche e storiche dal medioevo all’età contemporanea (AGeS), con lo scopo di consolidare e creare reti di studio e ricerca tra le diverse aree disciplinari che compongono il dipartimento. AGeS si propone di promuovere le ricerche dei suoi membri e di incrementare lo scambio, la condivisione e la disseminazione di risultati e metodologie.

“Il Centro nasce dalla convinzione condivisa che geografia, storia e antropologia devono integrarsi nella ricerca di ambito sociale e che la comprensione della pluridimensionalità dei fenomeni storici, antropologica,  cronologica e geografica, ci aiuti a guadagnare consapevolezza dei problemi del mondo contemporaneo” - ci spiega la professoressa Anna Maria Rapetti, che dirige il centro e che a Ca’ Foscari insegna storia medievale e storia ambientale del medioevo.

AGeS consolida, dunque, la collaborazione già esistente tra queste discipline e mira alla realizzazione di nuove iniziative scientifiche e di ricerca, tra cui i due seminari "Dialoghi di AGeS"; il Centro vuole inoltre valorizzare le numerose attività già in corso nel dipartimento, rivolte a docenti e soprattutto alla componente studentesca dell’Ateneo. Tra queste, sono già attivi da diversi anni il LAB-DEA e i Seminari di storia culturale mentre inizieranno tra pochi giorni i seminari del progetto ERC Watercultures

Il Centro è aperto e coinvolge in modo diretto studenti e studentesse dei corsi di laurea magistrale e di dottorato, che  possono aderire ad AGeS e proporre idee e iniziative.

“Speriamo, in questo modo, di portare gli studi delle nostre discipline oltre i confini dipartimentali, in un’ottica di multidisciplinarità e dialogo con studiosi esterni e con gli studenti e le studentesse di diverse discipline. Puntiamo a consolidare la nostra presenza scientifica sul territorio, organizzando iniziative in linea con la terza missione dell’Ateneo. Il centro potrà rappresentare, inoltre, un arricchimento dell’offerta didattica del dottorato in Studi storici, geografici, antropologici, interateneo tra l’Università Ca’ Foscari e l’Università di Padova, che negli anni manifesta una continua crescita. Viceversa, speriamo che gli studenti della magistrale e del dottorato propongano a loro volta attività di studio e ricerca. In questo momento in cui, per ragioni legate alla pandemia, le relazioni con colleghi e studenti sono state significativamente ridotte, ci è sembrato importante incentivare le occasioni di incontro e scambio. Hanno già aderito al centro numerosi docenti e dottorandi del DSU, ma anche di altri dipartimenti e questo favorevole riscontro ci fa ben sperare per il futuro.”

Le prime iniziative in programma promosse dal Centro sono due tavole rotonde interdisciplinari (Dialoghi di AGeS) che si svolgeranno nei mesi di marzo e aprile e ruoteranno intorno ai temi dei “confini” e dei “corpi”, parole chiave per la collaborazione multidisciplinare tra storici, geografi e antropologi del dipartimento.

“Spesso a partecipare alle iniziative di ambito umanistico sono anche studenti e studentesse afferenti ad altri settori disciplinari. Per questo, il centro vuole essere anche un modo per consolidare una presenza scientifica già attiva a Ca’ Foscari in un’ottica di divulgazione e terza missione, anche per la cittadinanza. Può essere un modo per decostruire lo stereotipo di una ricerca accademica lontana dalla società ad appannaggio di pochi e per mostrare la rilevanza degli studi che si praticano nel nostro dipartimento per la società in cui viviamo, per affrontare meglio le sfide del nostro tempo”.

Federica Biscardi