Piano di uguaglianza di genere: le azioni e gli impegni di Ca’ Foscari

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Ca’ Foscari è impegnata da anni nello sviluppo di progetti e azioni volte a promuovere l’uguaglianza di genere. In particolare, è tra le prime università ad avere segnalato le qualifiche anche al femminile nelle pagine personali del corpo docenti e del personale tecnico amministrativo, e ad aver attivato la possibilità di iscriversi alla carriera ALIAS per studenti e studentesse in transizione di genere, che è attiva dal 2018. L’impegno dell’ateneo può essere riscontrato, inoltre, nell’introduzione di attività come lo smart working, il coworking e il telelavoro, lo sviluppo delle azioni di welfare e assistenza sanitaria integrativa, per il miglioramento dell’equilibrio vita-lavoro (queste misure sono valse all’Ateneo la certificazione Family Audit da parte della provincia Autonoma di Trento nel 2019). Vanno inoltre ricordate le misure presenti per contrastare stereotipi e violenze di genere come il CUG (Comitato Unico di Garanzia) e la Consigliera di Fiducia.

L’impegno per l’uguaglianza di genere, che è stato inserito da Ca’Foscari tra i fattori trasversali del proprio Piano Strategico 2021-2026, è ora trascritto nel dettaglio all’interno del nuovo Piano di Uguaglianza di Genere (Gender Equality Plan, GEP): un insieme di impegni e azioni che mirano a ridurre l’asimmetria di genere e a sviluppare una cultura attenta e inclusiva, capace di valorizzare le diversità, attraverso cambiamenti istituzionali e culturali. 

“Questo piano non deve essere inteso semplicemente come un adempimento formale richiesto dalla Commissione europea. La logica sottesa a questo piano è infatti il raggiungimento di una parità di fatto in Ateneo: non si tratta soltanto di non discriminare, ma anche di riconoscere le differenze e adottare azioni positive per compiere i passi necessari verso un’uguaglianza sostanziale, - spiega la delegata della Rettrice alla parità di genere, prof.ssa Sara De Vido. - Le misure contemplate nel piano richiedono la collaborazione dell’intera comunità cafoscarina. Ringrazio tutto il gruppo di lavoro che ha lavorato intensamente e con grande spirito di condivisione da ottobre per la progettazione del GEP”. 

Il GEP cafoscarino prevede circa 50 azioni mirate, da svilupparsi in un orizzonte temporale di tre anni (entro il 2024), che riguardano 6 diversi ambiti dell’organizzazione universitaria: reclutamento e progressione di carriera, organizzazione, ricerca e insegnamento, posizioni di vertice e organi decisionali, contrasto alla violenza di genere, equilibrio vita privata-lavorativa. Il raggiungimento di ogni azione verrà monitorato attraverso specifici indicatori, indagini e revisioni periodiche.

Tra le azioni ci sono, per esempio, l’estensione del profilo ALIAS anche al personale amministrativo in transizione di genere (entro il 2023) e l’aggiornamento delle linee guida sul linguaggio inclusivo per una comunicazione interna ed esterna di Ateneo più inclusiva e uniforme (entro il 2022). Per favorire un cambiamento culturale in grado di contrastare ogni tipo di discriminazione, le azioni dal punto di vista didattico mirano alla programmazione di master, corsi di Alta Formazione, MOOC, minor e altre iniziative formative sulle tematiche di genere e della diversità (entro il 2024). Per quanto riguarda le discipline STEM, le borse di studio e i finanziamenti che Ca’ Foscari ha già provveduto ad attivare verranno potenziati ed estesi anche a percorsi di dottorato, al fine di diminuire il divario di genere anche nella ricerca; nei confronti di questo ambito di studi saranno inoltre promosse azioni di orientamento per le studentesse delle scuole superiori (entro il 2022); sempre nell’ambito della ricerca, inoltre, particolare attenzione sarà rivolta a misure volte a superare l’asimmetria di genere in panel e convegni (a partire già dal 2022). Infine, si prevede l'installazione di distributori di assorbenti a prezzo calmierato (entro il 2023/2024) e, per ogni dipartimento, verrà istituita una figura delegata alla parità di genere (entro il 2022).

Il Piano di Uguaglianza di Genere - introdotto come obbligo per tutti gli enti di ricerca e gli istituti di educazione superiore da parte della Strategia della Commissione europea per  la parità di genere 2020/2025 - è stato elaborato da un gruppo di lavoro che ha coinvolto tutte le componenti della comunità cafoscarina, coordinato dalla prof.ssa De Vido, al fine di rafforzare la parità di genere negli ambienti di studio e lavoro e rimuovere gli ostacoli che impediscono una parità di fatto. Nel realizzarlo, si è prestata un’attenzione particolare al tema delle differenze e delle discriminazioni, non solo legate al genere, ma molteplici ed intersezionali (legate anche ad altre caratteristiche o identità personali) che possono colpire la comunità universitaria. Si tratta di un primo passo da considerare come punto di partenza per altri processi partecipativi che abbiano di mira azioni volte alla costituzione di un ambiente universitario sempre più inclusivo negli anni a venire.

Federica Biscardi