“Vita su Titano? Con le mie molecole è possibile”

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Ci può essere vita su Titano? Quali organismi potrebbero formarsi nei grandi laghi di metano liquido della più grande luna di Saturno? Una prima risposta arriva da una giovane scienziata, Manuela Facchin, dottorata e poi post-doc a Ca’ Foscari, che ha sintetizzato delle nuove molecole in grado di aggregarsi formando strutture simili a quelle cellulari, ma immerse in olio anziché in acqua. Le ‘micelle’ di ‘anfifili inversi’, infatti, si sono formate in solventi apolari, come il cicloesano.

“Imitiamo quello che conosciamo per dare una nuova prospettiva su come può essere fatta la vita extraterrestre, partendo ovviamente dalle cose più semplici”, afferma Manuela Facchin.

La chiave di volta sta nella forma delle molecole. Proprio lavorando sulle loro possibili geometrie, la ricercatrice è riuscita a sintetizzare due molecole in grado di aggregarsi come ‘mattoni’ delle cellule viventi su Titano.

La ricerca, durata tre anni, è stata svolta tra i laboratori di chimica organica e di chimica fisica di Ca’ Foscari e quelli di chimica fisica dell’Università di Sydney con il supporto di una borsa di dottorato del Ministero dell’Istruzione, l’Università e della Ricerca italiano e della prestigiosa Endeavour Research Fellowship australiana.

Il risultato è stato pubblicato nella rivista della Royal Society of Chemistry dalla giovane ricercatrice e dai docenti di due gruppi di ricerca del Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi: Alessandro Scarso, Maurizio Selva, Alvise Perosa e Pietro Riello. A Sydney Facchin ha collaborato con il professor Gregory G. Warr, esperto di auto-aggregazione.

Per replicare l’ambiente di Titano, la ricercatrice ha realizzato le prime misurazioni anche nel metano liquido, grazie alla collaborazione con una centrale nucleare australiana che ha supportato l’esperimento.

Da qualche settimana Manuela Facchin lavora in un laboratorio privato, ma la ricerca sul tema continua a Ca’ Foscari con progetti di tesi volti a sintetizzare nuovi anfifili inversi in grado di aggregarsi in membrane a doppio strato ad imitazione della membrana cellulare.

 

Enrico Costa