Fuorchè il silenzio: trentasei voci di donne afghane

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Daily Life in Afghanistan, Tasnim News Agency

Fuorchè il silenzio è il titolo che Daniela Meneghini, docente di lingua e letteratura persiana a Ca' Foscari, ha scelto per la traduzione in italiano di una raccolta di testimonianze di trentasei donne attiviste afghane a cura della scrittrice e regista Zainab Entezar registrate e trascritte tra il 2021 e il 2022, dopo il ritorno al potere dei talebani. Il libro originale si intitola Azadi seda-ye zanane darad - La libertà ha voce femminile ed è stato pubblicato in Danimarca nel giugno del 2023. 

“Abbiamo riflettuto a lungo - racconta Meneghini- prima di trovare il titolo adatto. La traduzione letterale non funzionava. Il concetto di libertà,  la parola libertà come la usiamo noi, e quindi in un contesto come il nostro, e la parola libertà per come la usano loro ha un significato completamente diverso. Stiamo parlando di donne che non possono più uscire di casa da sole, devono essere accompagnate da uomini della famiglia, non possono lavorare, non possono più studiare, ora recentemente non possono più frequentare neanche i corsi di scienze infermieristiche come ostetricia, che prima era importantissimo che frequentassero perché è proibito in Afghanistan per un medico uomo curare una donna che non sia accompagnata da un uomo della famiglia. Abbiamo ragionato su quello che emerge dalle testimonianze: la richiesta di ascolto e abbiamo scelto Fuorché il silenzio come titolo.”

Le attiviste hanno scritto in prima persona o raccontato alla giovane regista Zainab Entezar le vicende personali e politiche che le hanno portate a mantenere vive, malgrado i terribili rischi che correvano, le proteste contro le leggi sempre più misogine e restrittive messe in atto da Talebani, con il tacito benestare di tutto l'occidente. Zainab Entezar, che aveva fatto delle riprese delle manifestazioni, è ricercata dai talebani, è riuscita a uscire dall'Afghanistan e ora vive in Germania.

Le testimonianze sono scritte da donne comuni che hanno estrazioni sociali e percorsi esistenziali differenti, sono scritte nella loro lingua e vengono narrate con equilibrio e onestà pur nella indescrivibile drammaticità dei fatti. La maggior parte di queste donne, le quali hanno voluto mantenere con coraggio il loro vero nome nel libro, sono ancora in Afghanistan, alcune in carcere, di altre non si hanno più notizie, alcune continuano la loro battaglia a rischio della vita. Le manifestazioni e la lotta contro un regime che le priva di tutti i loro fondamentali diritti, la responsabilità nei confronti delle prossime generazioni, la richiesta di non essere dimenticate sono i temi fondamentali che legano i racconti e le vite narrate.

Radio Ca’ Foscari ha intervistato la professoressa Meneghini per una puntata di Incontri ravvicinati.
Ascolta l’intervista di Radio Ca’ Foscari

Sara Moscatelli