Mare, ricerca e leggenda nel podcast su Alberto Gianni e l'Artiglio

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Il tesoro sommerso è un podcast scritto da Alessio Rovere e Giovanni Scicchitano, che racconta la storia di Alberto Gianni e dell’Artiglio, un piroscafo per recuperi marittimi, che è entrata nella leggenda della marineria. Una storia nota agli appassionati ma rimasta in qualche modo incastrata tra le pieghe del tempo, un’impresa straordinaria che i suoi protagonisti, per un soffio, non hanno potuto veder portata a termine. Alessio Rovere e Giovanni Scicchitano sono Professori di Geografia Fisica e Geomorfologia presso, rispettivamente, l’Università Ca’ Foscari Venezia e l’Università Aldo Moro di Bari. Alessio e Giovanni fanno ricerca in campo marino e costiero e sono subacquei esperti. Il podcast è disponibile sul sito di Radio Ca’ Foscari e sulle principali piattaforme (Spreaker, Spotify, Deezer, YouTube, Apple Podcast). Le 6 puntate del programma saranno pubblicate il martedì e il sabato a partire dal 19 novembre 2024 e fino al 7 dicembre, giorno dell’anniversario dell’affondamento dell’Artiglio.

Alberto Gianni e l’Artiglio

Alberto Gianni nasce a Viareggio nel 1891 e conosce il mare quand’è ancora un bambino; si può dire, in un certo senso, che in mare ci è nato e ci è morto.

È un uomo il cui pensiero è avanti di decenni rispetto ai suoi contemporanei: diventa marinaio esperto già in giovane età, ma verrà ricordato soprattutto per le sue invenzioni – su tutte, il primo prototipo della camera di decompressione, un macchinario che rappresenta una svolta decisiva nel mondo della subacquea.

Negli anni Venti si trova in difficoltà economica, ma grazie alla sua fama di palombaro eccezionale viene ingaggiato dalla SO.RI.MA. di Genova per guidare una flotta di navi a vapore impegnata in una serie di recuperi di relitti dal fondo del mare. Tra queste navi c’è l’Artiglio, uno dei personaggi principali di questa storia. Ad attendere Gianni e l’Artiglio, dopo decine di recuperi nel Mediterraneo, c’è l’oceano: a loro, infatti, viene affidata la missione di riportare a terra il carico di lingotti e monete d’oro del transatlantico Egypt, affondato nel 1926 al largo di Brest, nell’Atlantico del Nord.

La missione, all’epoca, è ritenuta impossibile: nessuno aveva mai effettuato un recupero nel bel mezzo dell’oceano e a quella profondità; e nessuno, oltretutto, conosce con precisione il punto in cui si trova il relitto. Alberto Gianni e il suo equipaggio trovano la nave sul fondo del Mare di Brest e sono sul punto di recuperare il tesoro, finché succede l’imprevedibile.