Giovedì 21 novembre 2024 dalle 14.00 alle 17.00 circa, tutti i servizi web Esse3 (per es. iscrizioni agli esami, piani di studio, certificati online, ecc.) non saranno disponibili per il periodico aggiornamento di versione.
On Thursday 21st November 2024 from about 2.00 pm to 5 pm, all Esse3 web services (e.g. exam registration, study plans, online certificates, etc.) will be unavailable for the periodic version update.
DomEQUAL: condizioni e lotte delle lavoratrici domestiche nel mondo
condividi
condividi
Secondo l’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO) nel mondo ci sono quasi 70 milioni di persone che lavorano nel settore domestico. L’80% di queste sono donne, e le battaglie per il riconoscimento dei diritti sono iniziate da appena vent’anni. Nonostante l’impegno costante di attiviste/i e sindacaliste/i che si sono spesi per il riconoscimento dei diritti in questo settore, e i progressi raggiunti – come la convenzione n.189 sul lavoro domestico dignitoso emessa proprio dall’ILO nel 2011 – c’è ancora molto da fare affinché una delle forze lavoro più invisibili al mondo venga adeguatamente valorizzata.
Questo tipo di lavoro è spesso “informale”, non riconosciuto in quanto lavoro e quindi senza diritti, e nel mondo viene ancora ampiamente sfruttato, coinvolgendo categorie svantaggiate. Le lavoratrici domestiche si occupano della casa, dei bambini, degli anziani e spesso si trasferiscono da una famiglia all’altra, e non di rado non hanno quasi spazio per una propria vita. Durante la pandemia di Covid 19 sono state tra le categorie più duramente colpite sul piano lavorativo e privato.
È un settore occupazionale particolarmente importante nel Sud del mondo, dove impiega donne appartenenti ai gruppi sociali più vulnerabili: migranti, poco istruite, discriminate per razza, e perché di bassa casta. La fragilità lavorativa si somma quindi ad altre dimensioni di discriminazione accrescendo la diseguaglianza intersezionale. In questa posizione di svantaggio risulta difficile alle lavoratrici organizzarsi per avere una voce politica collettiva.
‘DomEQUAL: A Global Approach to Paid Domestic Work and Global Inequalities’ (2016–21), è un progetto condotto dalla sociologa di Ca’ Foscari Sabrina Marchetti, insieme a Daniela Cherubini, Giulia Garofalo Geymonat e Anna Di Bartolomeo, finanziato da uno Starting Grant del Consiglio europeo della ricerca. Il team di DomEQUAL ha analizzato le condizioni e le lotte delle lavoratrici domestiche in nove paesi e tre continenti. In Asia: India, Filippine e Taiwan; in Sud America: Colombia, Ecuador e Brasile; in Europa: Spagna, Italia e Germania.
“L’obiettivo di DomEQUAL – ci ha spiegato la prof.ssa Marchetti - è quello di aiutare a capire la trasformazione multilivello che ha visto il lavoro domestico diventare oggetto di governance, conflitto e negoziazione, innescando processi di soggettivazione politica e organizzazione collettiva da parte di una categoria di lavoratrici convenzionalmente considerati come 'non organizzabile'. Nel nostro approccio, le lotte per i diritti delle lavoratrici domestiche presentano un caso utile per esplorare la questione di come le disuguaglianze intersezionali si trasformino in un contesto globale. Alcuni dei temi che emergono possono quindi contribuire a una migliore comprensione delle lotte organizzate non solo delle lavoratrici domestiche ma anche di altri gruppi emarginati a livello globale”.
Le ricercatrici hanno considerato l’apparente divario tra diritti globali e pratiche locali. A Taiwan, in India e Spagna, per esempio, le lavoratrici domestiche hanno l’appoggio di organismi internazionali ma manca il supporto da parte del governo. I loro diritti sono osteggiati non solo dagli interessi dei datori di lavoro ma anche dai partiti conservatori che dominano i parlamenti e da intermediari quali agenzie, i cui interessi privati sono favoriti dallo status quo. Le lavoratrici domestiche sono percepite come soggetti minoritari (persone di casta inferiore in India; migranti a Taiwan e in Spagna) i cui interessi non sembrano essere condivisi dalla società nel suo insieme.
In Italia e in Germania c’è un’aderenza formale alla Convenzione ILO 189 dal punto di vista legislativo ma manca un attuazione concreta dei suoi principi. Inoltre, i movimenti sociali non sono particolarmente attivi su questo fronte e anche qui il lavoro domestico viene considerato principalmente come un problema di lavoratrici straniere (spesso senza permesso di soggiorno), dunque di poco interesse per la maggioranza.
Un altro tema di ricerca è stato analizzare come le politiche intersezionali possano essere messe in pratica da gruppi che sono marginalizzati a molteplici livelli. Nel caso del lavoro domestico, le attiviste hanno attribuito una diversa importanza politica a fattori come il genere, la classe, l’etnia, la casta, lo status di migrante etc. Questo approccio varia non solo a seconda dei contesti nazionali o tra le diverse organizzazioni, ma anche nella stessa organizzazione in relazione ad aspetti diversi della propria attività o nel tempo. Ne risulta che la funzione dei gruppi organizzati per i diritti delle lavoratrici domestiche trascende la dimensione unica della lotta per i diritti lavorativi e si estende a problematiche più ampie: il genere, identità e l’autostima, la migrazione, l’anti-razzismo, l’accesso all’istruzione, l’appartenenza politica, l’indipendenza economica, la salute, la sessualità e il benessere personale e familiare.
In Colombia, per esempio, il movimento delle lavoratrici domestiche afro-colombiane si definisce come basato sull’etnia e fonda le proprie istanze su un discorso intersezionale, considerando il lavoro domestico come condizionato dal genere, dalla classe sociale e dall’etnia.
Le attiviste brasiliane hanno ‘recuperato’ l'eredità del movimento antirazzista nazionale, facendo leva in particolare su una tradizione di movimenti contro la schiavitù, l'oppressione delle donne e dei neri. In Ecuador invece, le discriminazioni razziali sono considerate esclusivamente un elemento aggiuntivo rispetto alla questione di genere e di classe, ma non una caratteristica intrinseca delle lavoratrici domestiche.
Le ricercatrici hanno poi considerato il ruolo che hanno le organizzazioni femministe e per i diritti delle donne nella lotta per i diritti delle lavoratrici domestiche marginalizzate a molteplici livelli. Queste associazioni vengono spesso percepite come distanti dalle attiviste per i diritti delle lavoratrici domestiche, seppur non in opposizione, anche se questo può cambiare a seconda delle caratteristiche specifiche del movimento femminista in ogni singolo contesto. Al contempo, spesso succede che singole attiviste femministe e per i diritti delle donne, in particolare avvocate, attiviste di ONG o politiche, promuovano individualmente la causa del lavoro domestico.
DomEQUAL parte dal lavoro domestico, ma ci offre una prospettiva più ampia sui diritti. Ne emerge tra le altre cose una critica alla miopia di guardare alle lotte sociali attraverso una prospettiva “categoriale”, che separa i movimenti per i diritti delle donne, per esempio, da quelli basati sulla classe e da quelli antirazzisti. Se l’esperienza di oppressione e discriminazione è multidimensionale non si può tentare di risolverla attraverso una prospettiva che riguardi uno solo dei suoi aspetti. E tuttavia anche la configurazione dell’approccio multidimensionale cambia da contesto a contesto.
Questo sito utilizza cookie. I cookie necessari (di prima parte) permettono il corretto funzionamento del sito e di effettuare analisi statistiche anonime. Cliccando sulla X in alto a destra verranno installati solo i cookie necessari. Se acconsenti, verranno installati anche altri cookie che abilitano le funzionalità dei social media e forniscono statistiche sul loro utilizzo. In questo caso, i dati raccolti saranno condivisi anche con i nostri partner, che potrebbero associarli ad altre informazioni per finalità di analisi, di pubblicità, ecc. Cliccando “Lista cookie” potrai vedere quali cookie verranno installati. Per ottenere maggiori informazioni consulta “Informazioni sui cookies”.
Cookies Policy
Cookie Policy - Informativa sul trattamento dei dati personali ai sensi dell’art 13 del Regolamento (UE) 2016/679
L’Università Ca’ Foscari Venezia, nell’ambito delle proprie finalità istituzionali e in adempimento agli obblighi previsti dall’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 (“Regolamento”), Le fornisce informazioni in merito al trattamento dei dati personali raccolti, durante la navigazione del sito web (“www.unive.it - Sito”), dai cookie e/o dagli altri strumenti di tracciamento presenti sullo stesso. Per “cookie” si intende la stringa di testo, di piccole dimensioni, che un sito invia al dispositivo dell'utente (dove viene memorizzata automaticamente) e poi rinviata al sito o a terze parti ogni qualvolta si acceda nuovamente al sito stesso attraverso il medesimo dispositivo.
In questa informativa, per semplificare, utilizzeremo il termine “cookie” per fare riferimento sia ai cookie, come definiti sopra, sia agli eventuali altri strumenti di tracciamento presenti sul Sito.
1. Titolare del trattamento
Il Titolare del trattamento è l’Università Ca’ Foscari Venezia, con sede in Dorsoduro n. 3246, 30123 Venezia (VE), nella persona della Magnifica Rettrice pro tempore.
2. Responsabile della Protezione dei Dati
L’Università ha nominato il “Responsabile della Protezione dei Dati” (“DPO”), che può essere contattato scrivendo all’indirizzo di posta elettronica dpo@unive.it o al seguente indirizzo: Università Ca’ Foscari Venezia, Responsabile della Protezione dei Dati, Dorsoduro n. 3246, 30123 Venezia (VE).
3. Categorie di cookie utilizzati, dati raccolti, finalità e basi giuridiche
Nel Sito sono presenti le seguenti tipologie di cookie (per informazioni dettagliate su ogni singolo cookie si faccia riferimento alla lista cookie presente in calce all’informativa):
cookie tecnici o di sessione: cookie necessari per gestire il login e l’accesso all’area riservata del Sito nonché per registrare le preferenze relative all’installazione dei cookie stessi. I dati raccolti associati a questi cookie sono: indirizzo IP dell’utente, data e ora della visita, modalità di invio dei dati, risorsa richiesta, responso alla richiesta, dimensione in byte della risposta, link di provenienza dell’utente alla risorsa richiesta, sistema operativo utilizzato, tipo di browser, tipo di dispositivo da cui si naviga (PC, smartphone, ecc.). La base giuridica per il trattamento dei predetti dati personali è rappresentata dagli artt. 6.1.b) del Regolamento (“servizio prestato su richiesta dell’interessato”) e art. 6.1.e) del Regolamento (“esecuzione di un compito di interesse pubblico”). in quanto l’Ateneo, essendo una Pubblica Amministrazione, deve per legge dotarsi di un sito istituzionale dal quale gli utenti possono trarre informazioni relative ai servizi resi (artt. 53 e 54 Codice Amministrazione Digitale – D.lgs. n. 82/2005). Non è possibile disattivare tali cookies attraverso il banner di Ateneo, in quanto la loro disattivazione pregiudica la navigazione del Sito.
cookie analitici (di prima parte): cookie utili alla misurazione delle visite alle varie pagine del Sito nonché al miglioramento delle prestazioni e dell’usabilità del Sito stesso attraverso l’elaborazione di dati aggregati per la creazione di statistiche. I cookie analitici in uso sono rilasciati dall'Ateneo. I dati raccolti sono: Ip utente, pagina visitata, lingua del browser, tempo medio della visita, azioni sulla pagina (download, outlinks), prima visita, ultima visita, dispositivo utilizzato. La base giuridica per il trattamento dei predetti dati personali è rappresentata dall’art. 6.1.e) del Regolamento (“esecuzione di un compito di interesse pubblico”) al fine di reperire statistiche utili sulle visite alle pagine del Sito, come ad esempio, nel caso delle sottosezioni della sezione Amministrazione Trasparente. Non è possibile disattivare tali cookies attraverso il banner di Ateneo, in quanto la loro disattivazione pregiudica la navigazione del Sito.
cookie di terze parti (social network): sono cookie rilasciati da terze parti, i dati, quindi, vengono raccolti da quest’ultimi e non dal gestore del sito su cui si sta navigando, e sono finalizzati alla raccolta di dati sulla navigazione e sulle preferenze dell’utente. Nel Sito sono presenti i cookie di Google - Youtube (per permettere agli utenti di visualizzare i video caricati su Youtube presenti nel Sito nonché all’Università di valutare l'efficacia delle attività di comunicazione istituzionale), il cui funzionamento è gestito da Google. L’Università ha visibilità solo, in forma anonima e aggregata, di dati statistici messi a disposizione dai fornitori delle predette piattaforme, in qualità di Contitolare del trattamento con questi ultimi, in conformità a quanto previsto dalla sentenza C-210/16 del 5 giugno 2018 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. La base giuridica per tale trattamento è rappresentata dall’art. 6.1.a) del Regolamento (“consenso dell’interessato”). Infatti, durante la prima visita al sito, viene richiesto agli utenti attraverso apposito banner il consenso all’installazione di tali cookie. Il mancato consenso o la revoca successiva dello stesso, attraverso l’impostazione “disabilita cookie” non pregiudica la navigazione sul Sito stesso.
Si ricorda, inoltre, che è sempre possibile procedere alla disabilitazione dei cookie attraverso le impostazioni del proprio browser come descritte nei link riportati di seguito ma che disabilitando completamente i cookies nel browser, si potrebbero perdere alcune funzionalità del Sito (per esempio, l’utilizzo dei servizi accessibili solo a seguito del login):
Il trattamento dei dati personali verrà effettuato da dipendenti e collaboratori dell’Ateneo che agiscono sulla base di specifiche istruzioni fornite in ordine alle finalità e modalità del trattamento medesimo (nel rispetto di quanto previsto dall’art. 29 del Regolamento e dall’art. 2-quaterdecies del D.lgs. n. 196/2003), con l’utilizzo di procedure informatizzate, adottando misure tecniche e organizzative adeguate a proteggerli da accessi non autorizzati o illeciti, dalla distruzione, dalla perdita di integrità e riservatezza, anche accidentali.
5. Tempo di conservazione
Si prega di prendere visione della lista cookie presente in calce all’informativa per conoscere la specifica durata di ogni singolo cookie.
6. Destinatari e categorie di destinatari dei dati personali
Per le finalità sopra riportate, oltre ai dipendenti e ai collaboratori dell’Ateneo specificamente autorizzati, potranno trattare i dati personali anche soggetti che svolgono attività in outsourcing per conto dell’Ateneo nella loro qualità di Responsabili del trattamento (quale/i, ad esempio, agenzie di comunicazione, ecc.). La lista aggiornata dei Responsabili del trattamento dell’Università è disponibile alla pagina: https://www.unive.it/pag/34666/
I dati raccolti utilizzando i cookies di terze parti potranno essere oggetto di trasferimento al di fuori dello Spazio Economico Europeo (SEE), nel rispetto di quanto prescritto dal Regolamento.
7. Diritti dell’interessato e modalità di esercizio
In qualità di interessato, ha diritto di ottenere dall’Ateneo, nei casi previsti dal Regolamento, l’accesso ai dati personali, la rettifica, l’integrazione, la cancellazione degli stessi o la limitazione del trattamento ovvero di opporsi al trattamento medesimo (artt. 15 e ss. del Regolamento). La richiesta potrà essere presentata, senza alcuna formalità, contattando direttamente il Responsabile della Protezione dei Dati all’indirizzo dpo@unive.it ovvero inviando una comunicazione al seguente recapito: Università Ca’ Foscari Venezia, Responsabile della Protezione dei Dati, Dorsoduro n. 3246, 30123 Venezia. In alternativa, è possibile contattare il Titolare del trattamento, inviando una PEC a protocollo@pec.unive.it.
Gli interessati che ritengono che il trattamento dei dati personali a loro riferiti avvenga in violazione di quanto previsto dal Regolamento hanno, inoltre, il diritto di proporre reclamo all’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, come previsto dall’art. 77 del Regolamento stesso, o di adire le opportune sedi giudiziarie (art. 79 del Regolamento).
Appendice Social Media:
A integrazione dell’informativa resa ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Ue 2016/679 (pubblicata al seguente link www.unive.it/pag/17993), l’Università informa gli utenti che accedono alle pagine istituzionali dell’Ateneo nei social media (es. Facebook, Instagram) che l’Università tratta, in forma anonima e aggregata, i dati statistici messi a disposizione dai fornitori delle predette piattaforme, in qualità di Contitolari del trattamento con questi ultimi, in conformità a quanto previsto dalla sentenza C-210/16 del 5 giugno 2018 della Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Inoltre, l’Università tratta i dati personali conferiti dall'utenza attraverso le pagine delle proprie piattaforme di social media, nell’ambito delle sue finalità istituzionali, esclusivamente per gestire le interazioni con l'utenza (commenti, post pubblici, etc.).
Data ultimo aggiornamento dell'informativa: 19/07/2022
Lista cookies rilasciati
Data ultimo aggiornamento della lista cookie: 22/12/2022
Utilizzato per finalità di targeting per costruire un profilo degli interessi dei visitatori del sito web al fine di mostrare pubblicità Google pertinente e personalizzata.