"Mio carissimo padre, non mi sono mai sentito completamente annientato di fronte a una mente
umana come oggi, davanti a Tintoretto", così scriveva nel 1845 John Ruskin al padre.
A duecento anni dalla nascita di John Ruskin e a cinquecento dalla nascita di Tintoretto, Ca’ Foscari organizza una giornata di studi che collega queste due grandi figure attraverso il lavoro scientifico di Emma Sdegno e del suo volume, Tintoretto secondo John Ruskin edito da Marsilio pubblicato anche in inglese (Looking at Tintoretto with John Ruskin) ed in francese Tintoret sous le regard de John Ruskin.
Il libro vuole essere un’antologia veneziana, una raccolta di scritti del grande critico d’arte inglese organizzati come un indice e che finora hanno avuto una diffusione limitata. Ruskin si dice «annientato» dalla potenza del pittore veneziano e chiamato alla responsabilità della salvaguardia delle sue opere assieme a quelle di Venezia. L’incontro con Tintoretto costituisce un punto di passaggio centrale nell’estetica di Ruskin e segna pagine bellissime delle sue opere maggiori, dei Pittori moderni e delle Pietre di Venezia.
Questi testi si pubblicano ora per la prima volta in un’edizione che li raccoglie in una forma facilmente consultabile che Ruskin stesso aveva ideato per il viaggiatore inglese dell’Ottocento in visita a Venezia, stilando l’Indice veneziano delle Pietre di Venezia. Elencando in ordine alfabetico gli edifici e le opere «da non perdere assolutamente nella città lagunare», Ruskin conduce il lettore principalmente al cospetto di dipinti di Tintoretto: nelle chiese e nelle istituzioni veneziane tra le quali s’impongono la chiesa e la Scuola Grande di San Rocco.
L’idea del libro – spiega Emma Sdegno, ricercatrice del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati - è nata alcuni anni fa per il corso magistrale di Storia della cultura inglese dell'Ottocento in cui alcune lezioni erano dedicate alla Venezia dei vittoriani, e io mi soffermavo sugli scritti e sui disegni di Ruskin, sullo sguardo di questo inglese affascinato e sgomento su questa città straordinaria e in rovina. Verso la fine del corso portavo gli studenti a visitare la Scuola di San Rocco e leggevo brani da vari testi in fotocopie, con i fogli che cadevano. Era poco pratico, ma gli studenti l’apprezzavano molto, leggendo i brani con gli studenti ci rendevamo conto della loro potenza comunicativa, della capacità di coinvolgere e suscitare la partecipazione di chi guarda. Leggendo mettevamo in pratica la sua lezione. Così mi sono resa conto che gli scritti su Tintoretto, disseminati nella vastissima opera, componevano un corpus ampio oltre che interessante, ed è così nata l’idea con André Hélard - finissimo traduttore e conoscitore di Ruskin con cui ho lavorato all’edizione francese. Mi è venuta l’idea di utilizzare il Venetian Index - un'appendice al terzo volume delle Pietre di Venezia in cui Ruskin elenca per il viaggiatore gli edifici assolutamente da non perdere, anche in soggiorno di pochi giorni, e farne una sorta di indice tintorettiano”. Dalla Chiesa di Madonna dell’Orto a quella dei Carmini, dalla Scuola di San Rocco alla Madonna della Salute, una lista di luoghi essenziali per chi voglia approfondire la pittura di Tintoretto.
Il volume, che è stato inserito tra le iniziative proposte dalla Scuola Grande di San Rocco per il cinquecentenario di Tintoretto, ha potuto fare in qualche modo da raccordo tra le istituzioni veneziane coinvolte negli eventi per le celebrazioni di Tintoretto e di Ruskin, da Palazzo Ducale, le Gallerie dell’Accademia, il Patriarcato, ed anche la National Gallery di Washington.
“Questa edizione porta materiale nuovo all’attenzione di studiosi di varie discipline - aggiunge la ricercatrice - ma anche dello studente, del lettore appassionato all’arte veneziana. Ho studiato l’effetto Tintoretto sui manoscritti di Ruskin, e questo può essere approfondito ancora, e il lavoro di studio attraverso le “copie” dei dipinti fatte da Ruskin, (di cui una è riprodotta nella copertina del libro), è un altro aspetto che potrà essere esplorato ancora. Si è pensato a Ruskin come l’esteta dalla scrittura sovrabbondante e dai giudizi iperbolici e offuscati da pregiudizi. Fortunatamente, molti studi ed edizioni recenti delle sue opere, condotti anche in Italia, e le mostre recenti, quella bellissima a Palazzo Ducale dello scorso marzo e quella in corso a Londra [The Power of Seeing a Two Temple Place], hanno contribuito a dare una rappresentazione sempre più corretta della complessità di questo grande artista. Questa edizione vuole essere un contributo per farci conoscere gli scritti di Ruskin su Tintoretto, dandoci tante informazioni, suggestioni, provocazioni, e potenziando la nostra capacità di "pensare con il cuore" attraverso i dipinti di questo straordinario pittore.
John Ruskin, Studio da Tintoretto, Adorazione dei Magi, Venezia, Scuola Grande di San Rocco, 1852
John Ruskin
8 febbraio 1819-2019
giornata di studi a 200 anni dalla nascita
Ca’ Foscari, Aula Baratto
Venerdì 8 febbraio 2019