Anna #studentvoices: "didattica trasversale e interattiva, per me al TOP"

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Anna Dabalà è una studentessa cafoscarina e frequenta il secondo anno del corso di laurea magistrale in "Governance delle organizzazioni pubbliche" (GOP) all'Università Ca' Foscari Venezia.

Ciao Anna, hai capito subito quali erano le tue passioni? 

Ho sempre avuto le idee chiare su ciò che non ero interessata a fare. Per capire le mie vere passioni ci è voluto un po' più di tempo.

Scegliere l'Università, e un corso in particolare, può essere un percorso complicato. Tu come hai fatto? 

Sicuramente la scelta dell'Università e la scelta del corso di laurea non sono sempre delle decisioni facili. Personalmente, ho scelto Ca' Foscari perché ho frequentato questa università anche per la laurea triennale e mi sono trovata bene a livello di organizzazione dei corsi, organizzazione degli esami, raggiungimento delle sedi... invece, ho scelto il corso di laurea in Governance delle organizzazioni pubbliche perché era l'unico che mi permetteva di "aprirmi più strade": in triennale mi sono laureata in Scienze della società e del servizio sociale e la maggior parte delle lauree magistrali mi avrebbero vincolata al mondo dell'assistenza sociale, mentre quella che ho scelto no.

Quali sono i punti di forza del corso in Governance delle organizzazioni pubbliche? 

Il primo è sicuramente la formazione interdisciplinare. Il corso permette infatti di trattare differenti materie: economia, sociologia, diritto, statistica... e ritengo che avere una formazione di questo tipo sia molto importante al giorno d'oggi, soprattutto perché permette di creare collegamenti tra le varie discipline, le quali - a un primo sguardo - potrebbero apparire scollegate / sconnesse tra loro. In questo modo, è quindi possibile sviluppare una conoscenza più completa.

Un secondo punto forte è rappresentato dalle lezioni interattive. Alcune delle discipline del corso si prestano ad essere trattate con questo metodo didattico, che permette ai docenti di coinvolgere noi studenti e studentesse in discussioni critico-costruttive sugli insegnamenti della materia e - quando possibile - in attività pratiche che ci consentono di toccare con mano ciò che accade nella realtà (ad esempio studiando e analizzando delle politiche pubbliche o delle sentenze).

Cosa significa fare parte della comunità cafoscarina? 

Significa avere la possibilità di incontrare persone che condividono i miei ideali o, al contrario, che hanno idee diverse e avere dei confronti con loro.

Un'esperienza significativa che hai fatto all'Università?

Ho partecipato al progetto di stage "Attuare il piano sull'uguaglianza di genere: percorso contro la violenza di genere con specifico riguardo alle molestie sessuali", il cui obiettivo è contribuire al percorso di formazione e contrasto alla violenza di genere attraverso la somministrazione di un questionario online agli studenti e alle studentesse di Ca' Foscari. L'indagine è stata infatti predisposta per raccogliere dati sul fenomeno e ricavare dalla loro analisi un quadro sulla situazione specifica dell'Ateneo, in modo da accrescere la conoscenza sul problema e promuovere azioni volte ad affrontarlo.
Inoltre, mi è stata data la possibilità di scrivere un breve articolo sulla Rivista Lei, per descrivere il Progetto di stage e sottolinearne l'importanza, oltre che il suo essere in linea con i valori di Ca' Foscari. L'Ateneo è infatti impegnato da anni a promuovere la parità di genere e a contrastare ogni forma di violenza e discriminazione.

Consigli per le nuove matricole?

Il primo consiglio è quello di viversi pienamente la vita universitaria: lo studio è importante (fondamentale e necessario), ma lo è anche inserirsi nell'ambiente e coltivare nuovi rapporti di amicizia. Un altro consiglio è quello di frequentare le lezioni perché, oltre a permettere di fare nuove conoscenze, aiuta anche a ridurre il carico di studio "a casa".

Dove ti vedi tra 10 anni?

Non so esattamente dove sarò, ma mi vedo come una mamma con una carriera lavorativa avviata.

Federica Scotellaro