Treccani pubblica dopo anni di lavori la prima Enciclopedia italiana di Arte Contemporanea a livello internazionale e si affida a tre docenti di Ca’ Foscari per alcune delle aree extra-europee più influenti: Silvia Burini, direttrice del Centro Studi sulle Arti della Russia (CSAR) e docente di Storia dell’Arte Russa, è stata scelta come consulente scientifica e responsabile per l’area Russia e URSS. L’India e il mondo islamico sono stati assegnati invece a Sara Mondini, docente di Arte Moderna e Contemporanea del sub-continente indiano, Storia dell’Arte del sud-est asiatico, Storia visuale e cultura dell'immagine del sud Asia e esperta di arte del mondo arabo-islamico. Sabrina Rastelli, professoressa di Architettura e Storia dell’Arte Cinese, ha fatto da consulente per Cina, Hong Kong, Taiwan e Corea.
L’opera in 4 volumi si compone di quasi 3.700 lemmi redatti da 435 autori e corredati da circa 4.000 immagini, con l’obiettivo di indagare e raccontare sotto diversi punti di vista il lungo e complesso periodo storico che va dal 1900 ai giorni nostri. La pubblicazione - curata dai direttori scientifici Vincenzo Trione e Valeria Della Valle – punta a superare la tipica visione eurocentrica che ha contraddistinto per molto tempo la storia dell’arte, includendo le eccellenze artistiche provenienti da paesi come Cina, Russia, India, Africa e Sud-America
Le tre esperte cafoscarine hanno cominciato a lavorare al progetto nel 2016, iniziando un intenso lavoro di preparazione, selezione e stesura durato ben 5 anni. Gli imponenti volumi che compongono l’enciclopedia sono stati presentati alla Biennale di Venezia lo scorso 11 novembre. Ogni volume è accompagnato da un’opera d’arte inedita, realizzate da quattro dei più grandi artisti contemporanei: Anish Kapoor, William Kentridge, Anselm Kiefer e Joseph Kosuth.
Ma come si costruisce un’enciclopedia di questo calibro?
“Si parte dal lemmario per la propria area di competenza - spiega la prof.ssa Silvia Burini, - un passaggio estremamente impegnativo anche per le varie tipologie di schede che costituiscono l’Enciclopedia: si va dalle schede monografiche a quelle tematiche, con focus su aree geografiche e voci multidisciplinari che riguardano più ambiti e forme artistiche.
In questo processo vanno individuati dei collaboratori, tra i massimi studiosi di storia e critica dell’arte di tutto il mondo, che collaborano alla redazione del lemmario e, in un secondo momento, alla stesura delle voci.
La fase iniziale ha richiesto molti incontri anche con Treccani, in modo da definire chiaramente quali fossero i principi guida da seguire nella produzione dei lemmari. Primo tra tutti, ovviamente, il taglio non eurocentrico.”
Treccani propone quindi un nuovo strumento di conoscenza, in grado di raccogliere e raccontare la produzione artistica del XX e XXI secolo senza confini geografici o disciplinari.
”Una volta decisi i lemmi da inserire, si passa alla redazione delle schede, che attraversano poi un lungo processo di revisione sia da parte dei consulenti scientifici, sia di Treccani. Questo ne assicura l’assoluta solidità scientifica e accademica - continua la prof.ssa Burini. - Per alcune delle voci sono stati invitati a scrivere addirittura gli artisti stessi. Un’altra peculiarità della redazione di questa enciclopedia è l’assenza delle note a fondo pagina, che sono state inglobate all’interno della voce nella parte critica, per rendere le schede più scorrevoli.”
“Uno dei punti di forza - spiega la prof.ssa Sara Mondini, responsabile dell’area India e Medio-Oriente - è che l’enciclopedia è pensata anche per essere letta e sfogliata. Grazie alla sua struttura trasversale, si presta ad essere utilizzata anche come un vero e proprio libro, un manuale estremamente inclusivo per tipi di media analizzati, quantità di attori coinvolti e ampiezza delle zone prese in considerazione. E' un'opera in grado di introdurre anche produzioni meno note. Proprio per questo, ho tenuto particolarmente all’inserimento di voci che aiutano a decostruire i pregiudizi e a ridefinire l’arte nei paesi di mia competenza".
“Il lavoro di selezione non è mai semplice, soprattutto per quanto riguarda l’Arte Contemporanea - dichiara la prof.ssa Sabrina Rastelli, consulente scientifico per l’area Cina e Corea. - Gli artisti, i collettivi e i movimenti storicizzati sono noti, ma più ci si avvicina al presente, più è difficile capire chi lascerà davvero il segno.
Per chi, come noi, si occupa delle espressioni artistiche di aree geografiche meno note, la sfida è stata anche quella di presentare in maniera esaustiva e accessibile l’arte contemporanea di quei paesi sia agli specialisti sia ai meno esperti.
La novità assoluta di questa enciclopedia sta nel fatto di essere la prima dedicata all’arte del XX e del XXI secolo di tutto il mondo e non, come accade di solito, limitata alla sfera occidentale. Oltre ai lemmi dedicati a singoli artisti o collettivi, ci sono voci su mostre, cataloghi, istituzioni e collezionisti che in qualche modo hanno segnato l’arte contemporanea. Un’altra peculiarità è la presenza di schede tematiche declinate nelle varie aree geografiche. Infine la decisione, apparentemente anacronistica, da parte di Treccani di pubblicare l’opera in versione cartacea non è anacronistica (come si tenderebbe a pensare), bensì una dichiarazione di qualità di questo nuovo e innovativo strumento di conoscenza.”
Maggiori informazioni sull’Enciclopedia di Arte Contemporanea sono disponibili nel sito di Treccani.