Esperimenti remunerati al Cerme, iscrizioni sempre aperte

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Dedicate un po’ del vostro tempo alla ricerca, partecipando ad esperimenti. In cambio avrete un compenso o un premio, oltre alla soddisfazione per aver dato un contributo a tanti ricercatori, cafoscarini e non solo. L’invito è rivolto a tutti: studenti di qualsiasi disciplina o ateneo e comuni cittadini, non c’è nessun prerequisito. A lanciare la proposta è il team di ricerca del Centro per la ricerca sperimentale in management ed economia (Cerme) di Ca’ Foscari.

Le ricerche riguardano vari aspetti del comportamento, dalle scelte di consumo, contrattuali o finanziarie fino all’interazione in un gruppo. Per collaborare è sufficiente iscriversi online inserendo alcuni dati essenziali, che saranno usati dal software per convocare i partecipanti agli esperimenti che si svolgono nel laboratorio di Palazzo Moro, un’aula computer dotata di 24 postazioni. Il pagamento (una prassi a livello internazionale per incentivare la partecipazione alla ricerca) è variabile e dipende dalla struttura dell’esperimento e dalle scelte effettuate. Tutto rimane anonimo: i ricercatori possono analizzare le risposte solo in forma aggregata, non possono associarle a un nome e cognome.

Istituito un anno fa grazie a finanziamenti europei (dal Settimo Programma quadro) e del Danish Council for Independent Research e alla collaborazione tra Fondazione Università Ca’ Foscari Venezia e Swiss&Global Asset Management, il centro ha messo insieme esperienze e studiosi provenienti da vari campi, come gli economisti Michele Bernasconi e Massimo Warglien (direttore del Cerme), Paolo Legrenzi, professore emerito di Psicologia cognitiva e Vittorio Girotto, ordinario di Piscologia generale all'Università Iuav. Oggi riunisce 25 ricercatori, i quali hanno finora coinvolto negli esperimenti oltre un migliaio di volontari. Tra le nuove collaborazioni internazionali, spicca quella con il centro Culture, Cognition, and Choicedi Nuova Delhi.

«Invitiamo gli studenti interessati, di qualsiasi dipartimento, a proporsi. Aumentare il numero di iscritti ci permetterà di sviluppare ancora meglio le nostre ricerche e accrescere il contributo di Ca’ Foscari in ricerche interdisciplinari legate al comportamento», spiega Michele Bernasconi, docente di Scienza delle finanze al Dipartimento di Economia e autore di studi di finanza comportamentale. «Perché il risparmiatore compie a volte delle scelte non razionali?» è la domanda che guida molta ricerca in questo campo.

Uno dei ‘giochi’ proposti durante gli esperimenti in laboratorio ha indagato la propensione all’evasione fiscale, simulando varie situazioni in cui c’è una certa cifra da dichiarare all’autorità finanziaria, la quale controlla solo una piccola percentuale di dichiarazioni.

Oltre a ideare gli esperimenti, il team si occupa anche di sviluppare software e design che stanno ‘dietro’ lo schermo sul quale si svolge l’esperimento. «Avere pieno controllo sul funzionamento dell’esperimento ci permette di sviluppare meglio attività che coinvolgono più individui, i quali, ad esempio, negoziano un contratto» - spiega Massimo Warglien, professore di Economia comportamentale al Dipartimento di Management - In collaborazione con altri laboratori abbiamo condotto esperimenti tecnologicamente avanzati, seguendo lo sguardo del partecipante o filmandone le azioni. Esistono addirittura metodi per misurare le reazioni dell’organismo grazie a sensori sulla pelle».

Nello studio del comportamento, non tutte le idee di ricerca arrivano in laboratorio. Nella fase di costruzione del progetto, infatti, vengono prese in esame anche questioni etiche, aspetti legali e privacy. A questo scopo, il Cerme si avvale di un Comitato Etico, che valuta ogni esperimento.

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