Aquagranda si presenta ufficialmente alla città di Venezia venerdì 21 maggio alle ore 18 con un incontro online in diretta streaming su Youtube e sulle pagine facebook di AquaGranda e di Science Gallery Venice pensato per ringraziare la popolazione e raccontare il progetto di ricerca e di arte che ha portato alla creazione di un archivio digitale unico nel suo genere, con oltre 40mila dati generosamente condivisi da chi ha vissuto in prima persona i 187 cm di acqua alta, il 12 novembre ‘19.
Il progetto AquaGranda, (www.aquagrandainvenice.com) è stato ideato e curato dall’Università Ca’ Foscari Venezia e Science Gallery Venice in collaborazione con le istituzioni partner del Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione (DVRI), la partnership scientifica del Centro Previsione e Segnalazione Maree del Comune di Venezia e dell’Istituto delle scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Ismar-Cnr), e con il patrocinio di Confartigianato.
Era stato lanciato nel 2020 grazie all’impulso di Odycceus, un progetto di ricerca europeo coordinato da Ca’ Foscari, per raccontare attraverso i contributi di chi l’aveva vissuta, l’acqua alta eccezionale che aveva sconvolto Venezia nel novembre 2019.
In questi mesi sono stati raccolti - come fossero oggetti preziosi, frammenti di recente memoria - immagini, video, chat e note vocali elaborando migliaia di dati. Si tratta di circa 41.000 contenuti totali, da 14 mila autori, 6500 immagini, 782 video, 58 audio, 98 documenti, tutti contributi di varie sorgenti come Twitter, Facebook, Instagram, Whatsapp, Telegram, Youtube, Reddit, Mediacloud.
Decine di artisti hanno poi dato un apporto fondamentale al progetto che ha visto coinvolte Fondazioni, Università, realtà associative, scuole e docenti, con il risultato che sono emersi aspetti condivisi e nascosti di Venezia, tastando con mano la sua fragilità ma anche il suo senso e bisogno di comunità e appartenenza. Con Aquagranda appare evidente quanto Venezia senza i suoi cittadini si svuoti di significato, ma anche che i residenti hanno bisogno di una città viva, reattiva e soprattutto in salute.
Dopo aver realizzato il primo archivio digitale mai creato sull'acqua alta, disponibile e fruibile da tutti da pc e da smartphone, viene presentato il secondo step del progetto AquaGranda: una mostra virtuale e diffusa, visitabile sia da casa che camminando tra le calli di Venezia. Numerosi artisti e data-scientist internazionali in questi mesi hanno utilizzato il materiale raccolto nell’archivio per creare opere d'arte che compongono il corpo della mostra “Navigare AquaGranda - una memoria collettiva digitale”. Foto, video, suoni sono stati usati, modificati e reinterpretati realizzando dei prodotti artistici, multimediali e in realtà aumentata.
“Non si entra in un luogo fisico per visitare la mostra, bensì la si scopre "navigando", tra le calli di Venezia, utilizzando il proprio smartphone”, commenta Massimo Warglien, Direttore Scientifico di Aquagranda e coordinatore del progetto europeo Odycceus, (https://www.odycceus.eu/) coordinato dal Dipartimento di Management di Ca' Foscari, che ha sviluppato strumenti basati sull'analisi dei dati, l'intelligenza artificiale e la computer grafica, per rilevare le opinioni socio-politiche che si manifestano in rete. “Questi metodi scientifici ci aiutano a comprendere le dinamiche generali con cui l'informazione si propaga, le opinioni si formano e gli antagonismi e polarizzazioni nascono e si sviluppano nei social media”, spiega Warglien.
“L’acqua alta del 2019 ha inferto a Venezia una ferita non solo materiale, ma soprattutto morale, che ha colpito nel profondo quanti amano Venezia e sono consapevoli dei suoi fragili equilibri”, commenta Tiziana Lippiello, Rettrice di Ca’ Foscari, “per questo, a pochi giorni da quell’ondata eccezionale, Ca’ Foscari si è mobilitata promuovendo una campagna di raccolta fondi per sostenere la città e il suo inestimabile patrimonio culturale e umano: i suoi cittadini, i suoi studenti e il loro futuro. In pochissimo tempo, la Campagna “Emergenza Venezia” ha raccolto più di 52.000 euro, grazie a oltre 1000 donazioni: questa somma è stata destinata alla Fondazione Querini Stampalia, al Conservatorio Benedetto Marcello e al Collegio Internazionale Ca’ Foscari con sede all’isola di San Servolo, dove la marea straordinaria ha avuto un impatto devastante su alcune parti della residenza. Aquagranda è un’iniziativa davvero lodevole, di grande valore, che mira a tenere accesa la memoria, conservandone le testimonianze, e a trasmettere un nuovo senso di appartenenza alla nostra città”.
Aquagranda ha coinvolto tutta la popolazione veneziana. Artigiani, commercianti, associazioni, cittadini e anche circa 50 studenti del liceo Benedetti a Venezia, del liceo Galilei a Dolo e del liceo Dal Piaz a Feltre con laboratori coordinati da Alessandro Casellato, docente di storia orale a Ca' Foscari. I ragazzi hanno intervistato chi ha vissuto in prima persona l'altra acqua alta eccezionale passata alla storia, quella del 1966. I racconti preziosi custoditi nei ricordi anche dei loro nonni e nonne si trasformeranno in una serie di podcast che verranno pubblicati sul sito di Aquagranda.
La mostra virtuale, progettata da Joeri Bultheel è visitabile da casa propria, utilizzando il proprio pc, tra le calli di Venezia e a partire dalle otto postazioni artistiche progettate e realizzate da Matteo Silverio nelle seguenti istituzioni veneziane: Fondazione Bevilacqua La Masa, Conservatorio Benedetto Marcello, Fondazione Ugo e Olga Levi Onlus, Fondazione Querini Stampalia, Università Ca’ Foscari Venezia, CNR - ISMAR Arsenale, Centro Tedesco di Studi Veneziani e Ca’ Pesaro. La postazione artistica costituisce la via d’accesso alle opere virtuali e rappresenta il livello dell'acqua alta del 12 novembre 2019 nelle varie parti della città utilizzando il vetro di Murano. Le postazioni associano i diversi livelli dell'acqua con l'altezza delle canne in vetro di Murano colorate, fornite da Effetre. Inoltre sarà possibile vivere in prima persona l'esperienza dell'acqua alta del 2019 in realtà aumentata a casa propria e in ogni punto della città con lo smartphone, scaricando l’app AQUAGRANDA per Android e IOS, a partire dal QR code presente sulle postazioni.
Grazie ai dati del Centro Maree ci si troverà nuovamente immersi sott'acqua in base all'altimetria del luogo in cui ci si trova, ma per una volta senza danni e senza stivali. L'effetto iper realistico consentirà anche a chi non ha mai vissuto l'acqua alta di capire quale enorme impatto questo fenomeno abbia avuto sulla nostra città.
L’evento di inaugurazione sarà in diretta streaming sul canale Youtube di Science Gallery Venice e sulle pagine facebook di AquaGranda e di Science Gallery Venice (www.facebook.com/AquaGranda2) (www.facebook.com/scigalleryvce)
PROGRAMMA DELLA PRESENTAZIONE di venerdì 21 maggio alle ore 18
Moderatore
Marco Paladini — Responsabile campagna di raccolta memorie
Ospiti
Alberto Toso Fei — Scrittore, saggista, giornalista veneziano
Massimo Warglien — Direzione Scientifica Aquagranda e coordinamento progetto europeo Odycceus
Gabriella Traviglia — Responsabile Produzione Mostra e Archivio
Carlo Santagiustina — Artista “Navigare AquaGranda, una memoria collettiva digitale”
Valentina Lisi — Tutor Laboratori di Storia Orale, AquaGranda 1966
Valentina Bianchi e Anna Meneghini— Rappresentanti Young Voices per il ciclo di podcast su AquaGranda 2019
Sebastiano Cognolato — Rappresentante Venice Calls
Roberta Dal Corso — Confartigianato Venezia
Vanessa Milan — Creatrice dell’immagine di AquaGranda
ARTISTI
Federica Bardelli
Joeri Bultheel
Gabriele Colombo
Partha Das
Fabian Kühlein
Robin Lamarche-Perrin
Margarita Maximova
Armin Pournaki
Carlo Santagiustina
Matteo Silverio
Mark Tuters
Tom Willaert
PARTNER SCIENTIFICI
CNR ISMAR
Centro Previsione e Segnalazione Maree
Citizen Science Zurich
PARTNER PATROCINANTE
Confartigianato Venezia
ASSOCIAZIONI CHE HANNO ATTIVAMENTE PARTECIPATO ALLA RACCOLTA DATI
Archeoclub di Venezia
Ekos club di Venezia
Venice Calls
Spazio Sv centro espositivo San Vidal
Archivio 187
Coro Marmolada Venezia
Do.Ve
Protezione Civile Venezia
P.E.R Venezia Consapevole
Fondazione Querini Stampalia
Fondazione Levi
Fondazione Bevilacqua