Giorno della Laurea in Piazza San Marco, celebrati 805 dottori e dottoresse

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Nuova edizione della Cerimonia di Laurea in Piazza San Marco: il 4 maggio 2022, Ca' Foscari ha proclamato 805 studenti e studentesse dei corsi di laurea triennale dell’Ateneo. La cerimonia, nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti, si è svolta in due sessioni, la prima alle 11, la seconda alle 16.

La Rettrice Tiziana Lippiello non è potuta essere presente alla cerimonia perché in attesa di tampone negativo da Covid-19. In sua vece sono intervenuti il Prorettore al Diritto allo Studio e Servizi agli Studenti Elti Cattaruzza, che ha parlato alla cerimonia delle 11, e la Prorettrice alla Didattica Luisa Bienati, intervenuta durante la cerimonia pomeridiana.

«Nelson Mandela, il grande leader sudafricano, ripeteva spesso che “l’istruzione è l’arma più potente che possiamo usare per cambiare il mondo”.» ha detto il Prorettore Cattaruzza. «"L’istruzione – diceva inoltre Mandela - è il grande motore dello sviluppo personale. È attraverso l’istruzione che la figlia di un contadino può diventare medico, che il figlio di un minatore può diventare dirigente della miniera, che il figlio di un bracciante può diventare presidente di una grande nazione". Ecco: l’istruzione è quel telescopio che vi permette di vedere lontano. Noi docenti, noi intera comunità cafoscarina speriamo di avere dato a tutti voi una moltitudine di spazi in cui poter volare, nonostante le incredibili difficoltà imposte dalla pandemia che ha sottoposto tutti a prove durissime. L’istruzione che avete conquistato si basa sulla conoscenza, sullo studio… studiare significa impegnarsi per capire, e capire vuol dire aprirsi al dialogo e al confronto».

«In un’epoca di grandi cambiamenti» ha detto la Prorettrice Bienati nel suo discorso agli studenti «il compito dell’Università è di accettare il confronto con sfide nuove e ignote e rispondere mettendo al centro i valori di responsabilità sociale e di inclusione. Quest’ultima parola - “inclusione” - ha tante declinazioni: oggi significa anche accogliere e aiutare studenti, ricercatori docenti che sono vittime della guerra – di tutte le guerre – e che ne soffrono le conseguenze fisiche economiche e psicologiche. Inclusività per Ca’ Foscari vuol dire dare la possibilità di far esprimere talenti a giovani a cui questa possibilità sembrerebbe essere negata. Per questo un capitolo importante del nostro piano strategico è il diritto allo studio, non solo  in senso economico ma anche come attenzione rivolta allo sviluppo della persona e alla sua dignità. Un proposito che si traduce ogni giorno in gesti di solidarietà. Solidarietà vuol dire anche credere nella ricerca e impegnarsi perché sia una ricerca libera, con il fine unico di migliorare la vita dell’uomo e del nostro pianeta»

Per il Comune di Venezia è intervenuta l’Assessore alla Promozione del Territorio e all’Università Paola Mar, alla cerimonia delle 11, e, alla cerimonia delle 16, ha parlato il Vicepresidente del Consiglio Comunale avv. Paolo Romor.

Dal palco di San Marco anche i discorsi dei due migliori studenti della sessione, italiano e internazionale;
Andrea Zanon, miglior studente italiano: «Io tutt’oggi non so qual è il punto in cui voglio fermarmi lungo la retta della mia carriera, ma proprio grazie a Ca’ Foscari ho capito qual è la direzione di carriera che voglio perseguire e grazie al mio impegno e determinazione con l’aiuto di un pizzico di fortuna e il supporto di tanti buoni amici sono riuscito a intraprendere questa strada».

Vadim Matei, migliore studente internazionale: «Poco più di 11 anni fa vivevo in un piccolo villaggio rurale della Moldavia, non sapevo un parola di italiano e chiaramente non avrei mai potuto neanche immaginare di potermi trovare qui con voi oggi a ricevere un riconoscimento così alto. Conseguire la laurea in una delle università più prestigiose al mondo, parlare a tutti voi nel Salotto D’Europa in questa città meravigliosa e unica non sono di certo cose che mi aspettavo.».

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Francesca Favaro