Restaurata e riaperta Ca' Cappello, sede degli studi orientali

condividi
condividi

Rientra nella piena disponibilità dell’ateneo, dopo un periodo di restauro, lo splendido Palazzo di Ca’ Cappello a Venezia, riconsegnato alla comunità cafoscarina martedì 29 ottobre 2024 con una cerimonia di apertura alla presenza della Rettrice, Tiziana Lippiello.

Tiziana Lippiello, Rettrice Università Ca’ Foscari Venezia: “Siamo certi che la presenza di Ca’ Foscari nel centro storico veneziano rappresenta un valore aggiunto per la città e per la nostra comunità: studiare all’interno di un edificio di pregio storico e architettonico è un’opportunità di grande valore che una città come Venezia sa offrire. L’investimento che abbiamo compiuto per il restauro riflette la nostra volontà di investire nel futuro di questa città attraverso sedi e servizi adeguati, attrattivi anche per un pubblico internazionale.”

Laura De Giorgi, Direttrice del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea: “Sono molto emozionata per questa inaugurazione, Ca' Cappello è una sede profondamente radicata nella storia di Venezia e dell'orientalistica. Ca' Cappello è un vero riferimento per gli studi orientali e con questo restauro lo rendiamo un luogo vivo all'interno della città”.

All’inaugurazione sono intervenuti oltre alla Rettrice Tiziana Lippiello e alla Direttrice del Dipartimento di Studi sull'Asia e sull'Africa Mediterranea, Laura De Giorgi, anche Marina Buzzoni, Presidente Sistema Bibliotecario di Ateneo, Giulia Baccini, Presidente del Consiglio della Biblioteca di Area Linguistica, Tiziano Pompele, Dirigente Area Servizi Immobiliari e Acquisti.

Si è trattato di un investimento importante che ha visto la sede completamente rinnovata e ammodernata sul piano impiantistico. Il costo complessivo dei lavori ammonta a circa 2 milioni di euro (compresa la fornitura di nuovi arredi). I lavori sono stati avviati a settembre 2022 e si sono conclusi nel maggio 2024, per una durata complessiva di 20 mesi.

Gli interventi hanno comportato un adeguamento dell'edificio dal punto di vista strutturale, impiantistico, energetico e dell’accessibilità; è stato inoltre realizzato un nuovo impianto di climatizzazione e i pavimenti sono stati completamente restaurati.

La rinnovata sede ospita al piano terra e ammezzato sei aule didattiche, al primo piano una parte della Biblioteca di Area Linguistica (BALI), con scaffali aperti, posti studio e un locale per studio/workshop; al secondo e al terzo piano gli studi docenti del Dipartimento di Studi sull’Asia e l’Africa Mediterranea.

È stato inoltre rinnovato l'allestimento degli arredi della biblioteca, per offrire agli utenti un ambiente ospitale, confortevole, accessibile e con funzioni flessibili. Le aule didattiche sono state completamente rinnovate.

La tipologia di intervento ha comportato anche il miglioramento sismico della sede, l’adeguamento alla norma di prevenzione incendi, con la realizzazione di un nuovo impianto water mist, opere di superamento delle barriere architettoniche, la realizzazione dell'impianto di climatizzazione e miglioramento delle prestazioni energetiche dell'edificio, per un generale incremento delle misure di sicurezza a favore dei fruitori e delle fruitrici della sede.

Sono stati anche eseguiti i restauri di parti di pregio come i pavimenti in legno, i pavimenti in terrazzo alla veneziana, il restauro dei serramenti esterni compresa sostituzione dei vetri, consolidamento dell'altana e pulizia del marmorino. Al fine di garantire l'accessibilità dell'immobile, è stato sostituito l'ascensore e sono stati realizzati servizi igienici per diversamente abili su ciascun piano. Grazie ad interventi quali il restauro dei serramenti comprensivo della sostituzione di tutti i vetri ed il rinnovamento degli apparecchi illuminanti con l'installazione di lampade a led è stata sensibilmente migliorata l'efficienza energetica dell'edificio.

La storia di Ca' Cappello

Dai documenti di archivio relativi alla zona di San Polo e risalenti al 1537 emerge la presenza, nel sito del Palazzo, di una corte denominata “Ca’ Cappello“. L’impianto cinquecentesco si è mantenuto costante nel tempo, nonostante un incendio nel 1627 abbia distrutto diversi affreschi che decoravano la facciata. La presenza di un precedente impianto gotico è attestata dai capitelli della trifora del primo piano nobile e dai barbacani lignei nella piccola corte interna.

Sulla facciata che guarda Rio San Polo vi sono due notevoli trifore, con un balcone e con alcuni capitelli molto elaborati, affiancate da due coppie di monofore. All’Ottocento risalgono le patere e gli stemmi sulla facciata che guarda il Canal Grande; quest’ultima è molto semplice ma suggestiva, con monofore distribuite su tre piani e una trifora architravata al livello del primo piano, spostata sulla destra, prospiciente un’ampia terrazza caratterizzata da un lavabo in pietra con motivi rinascimentali.

In asse con la trifora sta la grande porta “da mar” gradinata al piano terra. Il palazzo conserva ai piani terra, primo e secondo, ambienti con decorazioni eseguite fra il Settecento e i primi del Novecento, tra cui eleganti e preziose porte in radica (alcune con uno stemma a forma di “cappello“), pavimenti alla veneziana, soffitti con grottesche decorazioni in stucco e maiolica dipinta, caminetti con raffinate ceramiche e marmi policromi.

Il palazzo rimase di proprietà della famiglia Cappello fino al 1874, quando venne acquistato dall'ambasciatore inglese Austen Henry Layard, e ne divenne la sua dimora. Storico, diplomatico, politico e celebre archeologo vi abitò con la moglie e ne fece un centro di mondanità internazionale e una sorta di galleria d’arte esponendo opere di valore nelle stanze, nell’atrio e lungo le pareti delle scale: la vasta raccolta d’arte fu donata dalla moglie alla National Gallery di Londra alla sua morte nel 1894.

Alla morte della vedova nel 1912 il palazzo fu ceduto e poi acquistato dall’università Ca’ Foscari Venezia nel 1967 che ne fece la sede degli studi orientalistici veneziani. Divenne poi sede del Dipartimento di studi Eurasiatici fino al 2010 e attualmente ospita la sezione del Vicino e Medio Oriente, Caucaso e Subcontinente Indiano del Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea.

Enrico Costa