Un centro di innovazione dedicato al trasferimento tecnologico per supportare le imprese del territorio e la pubblica amministrazione nel realizzare prodotti e modelli di business digital first mettendo al centro l’essere umano: questo sarà LAB Laboratory for Artifacts and Business Models, nato dalle competenze collegate delle due Università veneziane, Ca’ Foscari e Iuav di Venezia grazie al finanziamento della Regione Veneto e con la disponibilità del Comune di Venezia. Il LAB avrà sede presso l’Edificio Pegaso 2 del Parco Scientifico e Tecnologico VEGA di Marghera.
Il mondo digitale è parte integrante del mondo reale e oggi nessun business o attività può pensare di competere senza attivare delle strategie di pensiero che mettano al centro il digitale per affrontare le sfide del futuro.
La trasformazione digitale in atto è indubbiamente più complessa delle precedenti perché coinvolge in modo accelerato e non separabile aspetti di innovazione tecnologica, strategica e sociale. Per affrontare questi aspetti il LAB costituisce un'opportunità di aggregazione unica tra aziende, università, spin-off, startup, provider tecnologici e studenti, attraverso team trasversali, condivisione di competenze e metodo sperimentale.
L'idea di insediare un centro di innovazione e le progettualità di ricerca e trasferimento tecnologico delle Università veneziane presso l'Area di Porto Marghera e del Vega ha riscosso immediatamente l'interesse della Regione perché costituisce le basi di un importante contributo alla realizzazione del Progetto di Riconversione e Riqualificazione Industriale dell'area di crisi di Venezia nell’ambito dell’accordo di programma sottoscritto tra Regione Veneto, Presidenza del Consiglio dei ministri, ministeri per lo Sviluppo Economico, Ambiente, Infrastrutture Trasporti, Anpal, Comune e Città metropolitana di Venezia, Autorità portuale e Invitalia.
Il progetto LAB rientra quindi nel più ampio programma di riqualificazione dell’area industriale veneziana attraverso il finanziamento di 4 progetti (due con capofila Ca’ Foscari e 2 con capofila Iuav) ottenuto dalle università concorrendo al bando emesso dalla Regione a sostegno all'area di crisi.
La sede del Lab sarà l’edificio Pegaso 2 sito al VEGA, VEnice GAteway for Science and Technology, contiguo alla Challenge School, scuola di master di Ca’ Foscari. La sede è stata resa disponibile dal Comune di Venezia a supporto dell'avvio di un'iniziativa con potenziale impatto sull'intero territorio della città metropolitana
Nel complesso i progetti presentati dalle Università di Venezia hanno ottenuto un finanziamento pari a 1.135.760 euro, grazie ai quali sarà possibile attivare un totale di 45 ricercatori e 4 Innovation Manager in grado di supportare le aziende del territorio nello sviluppo di progetti di impresa con vocazione di innovazione affrontando temi che vanno dalla rigenerazione urbana, alla creazione di modelli di business digital first, alla valorizzazione del territorio, all'intelligenza artificiale per la digital transformation, ai servizi alla persona, alle smart cities, al design inclusivo. Progetti che in questo periodo di difficoltà si rivolgono proprio alla città e al territorio veneziano con l'obiettivo di offrire concrete prospettive che sappiano coniugare sviluppo economico, sostenibilità ambientale e sociale.
Oltre ai ricercatori delle università, nel LAB convergeranno le attività delle startup e degli spinoff di Iuav e Ca' Foscari operanti nei settori dell'analisi dei Big Data, dell'Intelligenza Artificiale, della CyberSecurity, dell'Innovazione Strategica, della Prototipia Digitale, della Comunicazione Visiva e nel Design.
Indubbi saranno anche gli effetti di ricaduta sul territorio veneziano: le aziende del territorio potranno ripensare, rilanciare, trasformare i propri prodotti e modelli di business, favorendo processi di restartup, anche complementari all’attuale proposta di valore, ma coerenti con la loro identità; le università veneziane potranno mettere a sistema le loro competenze per aumentare sia l’impatto con il territorio, sia la qualità della ricerca interna, sviluppata sulla base di contesti reali e partendo da spunti concreti; gli spin-off, startup e provider tecnologici del territorio potranno trovare una piattaforma su cui sviluppare soluzioni innovative sulla base dei processi di esecuzione collegati agli Strumenti di Ricerca e Sviluppo, e ai progetti sviluppati dalle imprese; gli studenti troveranno opportunità per confrontarsi con i temi avanzati oggetto della ricerca e avranno l'opportunità di trasformarli in nuove iniziative imprenditoriali costituendo startup affiancate dalla nascita alle imprese partner.
Michele Bugliesi, Elena Donazzan, Alberto Ferlenga, Massimiliano De Martin alla conferenza stampa del
LAB Laboratory for Artifacts and Business Models
Michele Bugliesi, Rettore Ca’ Foscari: “Il nuovo laboratorio LAB segna un nuovo, importante passaggio del percorso intrapreso dalle università veneziane insieme alle istituzioni locali a favore dello sviluppo di ambiti - quelli della trasformazione digitale, del design e delle strategie di innovazione - decisivi per la capacità competitiva delle imprese. Grazie al finanziamento della Regione Veneto, si avvia concretamente il progetto cui Ca' Foscari e IUAV collaborano da tempo nell'ambito della strategia Industria 4.0 e che trova nel nuovo laboratorio l'espressione di sintesi delle competenze che caratterizzano le nostre università e del contributo che queste possono offrire a favore dello sviluppo di impresa. L'attivazione del laboratorio è particolarmente significativa in una fase come quella attuale in cui sull'innovazione - nelle tecnologie così come nelle strategie - si gioca la capacità di rilancio del nostro territorio e dell'intero Paese".
Alberto Ferlenga, Rettore Università Iuav Venezia: “Le iniziative concrete che in questi mesi si susseguono nella direzione di fare di Venezia un luogo della ricerca e dell’innovazione, favorendo la permanenza in città di giovani ricercatori e promuovendo startup e collaborazioni tra istituzioni del territorio ed aziende, conoscono con la costituzione di LAB una ulteriore accelerazione. Iuav è fortemente impegnato in questa iniziativa che apre una nuova fase nella promozione di ricerca e nella creazione di lavoro e offre importanti possibilità ai giovani formati nelle università veneziane, costituendon al contempo un luogo attrattivo a livello internazionale”.
Elena Donazzan, Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Veneto: “Il progetto, messo a punto dai due atenei veneziani con il supporto economico della Regione Veneto e logistico del Comune di Venezia, è ambizioso e sfidante: due poli universitari, lo Iuav per il designer e la capacità di creare prodotti ‘belli e ben fatti’ e Ca’ Foscari, scuola di management e di scienza informatica, faranno convergere i loro ricercatori e le attività di spin-off e star up per creare un piccolo MIT (Massachusetts Institute of Technology) su scala nostrana, un centro di innovazione e ricerca capace supportare le imprese e la pubblica amministrazione al fine di innovare prodotti, modelli di business e processi decisionali”.
Far decollare un laboratorio di ricerca avanzata per il trasferimento alle imprese della cultura, dei modelli e delle tecnologie digitali in quello che storicamente è stato il primo polo industriale del Veneto – aggiunge Donazzan - significa garantire nuove opportunità al territorio e alle imprese, nonché agli studenti e ai ricercatori delle università del Veneto, che rappresentano la prima e indispensabile risorsa per guardare al futuro con capacità progettuale”.
Andrea Albarelli, docente Università Ca’ Foscari Venezia, Dipartimento di Scienze Ambientali, Informatica e Statistica: “Il modello operativo del LAB si basa sulla creazione di laboratori di scopo che mettono insieme, da un lato il personale delle aziende che intendono innovare, e dall’altro i ricercatori universitari. A far da interfaccia fra questi due mondi, non sempre compatibili, il LAB prevede però uno specifico cuscinetto: un team esecutivo di startupper, studenti e ricercatori del LAB stesso, che avranno il compito di portare a terra i risultati scientifici e declinarli su strumenti tecnologici e modelli di business di immediata applicazione. Il processo che ne risulta favorisce la crescita di ogni partecipante e produce contestualmente soluzioni, nuove competenze e risorse umane che l’impresa potrà acquisire”.
Carlo Bagnoli, docente Università Ca’ Foscari Venezia, Dipartimento di Management, delegato per i Rapporti con le Imprese: “La digitalizzazione dei processi e dei prodotti è oggi interpretata dalla quasi totalità delle imprese solo come la possibilità di fare le stesse cose di prima, ma meglio: aumentando la produttività e la qualità e, nel contempo, riducendo i costi e i tempi. La vera sfida è, invece, fare cose diverse, partendo dalla possibilità di creare valore economico sfruttando i dati. Questo implica ridisegnare i prodotti e i modelli di business in ottica digital first, ma nel contempo human centered. Questo implica, ad esempio, partire dal design di una sedia riflettendo sui dati che si possono raccogliere attraverso la stessa e su come sia possibile valorizzarli. Questo è il piano A per tutte le nostre imprese, e il piano B non esiste”.
Lorenzo Fabian docente dell’Università Iuav Venezia, delegato al Trasferimento tecnologico e terza missione: "Il Lab rappresenta contemporaneamente un importante traguardo per le Università Veneziane e una grande occasione per il territorio, tanto più in un momento di crisi come oggi: le tecnologie digitali combinate alle cultura umanistica che caratterizzano il corpus dei due atenei e che convergono nel LAB, potranno essere messe a servizio del progressivo consolidarsi dei modelli di produzione orizzontali, basati sull’azione pulviscolare e convergente di piccoli soggetti produttori di innovazione".