Chi ben comincia, 6 podcast con Storielibere sugli incipit in letteratura

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Esiste sempre un inizio, il momento in cui qualcosa che non c’era comincia ad esistere. Anche il legame che si crea tra chi legge e un libro inizia; ed inizia proprio a partire dalle prime righe: è quello il momento in cui un libro si gioca il suo futuro con noi.

Una voce narrante, quella di Pia Masiero, ideatrice del progetto e docente di letterature anglo americane a Ca’ Foscari, 6 inizi di storie note e meno note, 6 podcast realizzati con Storielibere.fm, piattaforma di podcast narrativi, 6 docenti e altrettanti incipit di opere raccontate da Pia Masiero, Laura Tosi, Stefania Sbarra, Antonio Trampus, Mena Mitrano e Massimo Stella: questa la nuova proposta di podcast dell’Università Ca’ Foscari dal titolo Chi ben comincia, in collaborazione con la famosa piattaforma editoriale.

Il primo podcast della serie, che si colloca nell'ambito del progetto di ricerca Adaptation/Adaptability, sarà fruibile su Storielibere.fm dal 13 dicembre e proseguirà con un episodio ogni settimana, per farci scoprire la bellezza di alcuni incipit famosi e farci appassionare insieme a chi la letteratura la insegna tutti i giorni.

QUI il trailer della serie e il primo episodio pubblicato

Gli incipit sono tratti dai seguenti testi:

1. Pia Masiero Philip Roth, Pastorale americana

2. Laura Tosi, Macbeth, Shakespeare

3. Antonio Trampus, Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino (1789)

4. Stefania Sbarra, I dolori del giovane Werther, Wolfgang Goethe

5. Mena Mitrano, Note sul camp, Susan Sontag

6. Massimo Stella, Dalla parte di Swann, Proust

La serie Chi ben comincia è parte di un progetto che ha conferito al DSLCC (Dipartimento di studi Linguistici e Culturali Comparati) il titolo di Dipartimento di eccellenza come centro di studi sui processi di adattamento culturale, linguistico e letterario. I docenti del dipartimento utilizzano nella loro ricerca il concetto chiave di Adaptation/Adaptability per affrontare le molteplici trasformazioni e le sfide dell’ambiente umano, culturale e sociale. 

Adaptation/Adaptability insieme alla serie di Podcast, Chi ben comincia verranno presentati martedi 17 dicembre alle ore 14.00 in Sala B nella sede di Ca’ Bernardo. PROGRAMMA

Laura Tosi, responsabile del progetto Adaptability e docente di letteratura inglese, ci racconta questo percorso.

Come si declina il concetto di adattabilità in questo progetto?

Abbiamo cercato di adattare le nostre discipline ad un pubblico più ampio, noi in genere ci rivolgiamo a colleghi accademici, mentre qui la sfida è stata proprio quella di renderle comprensibili, interessanti ad un pubblico molto più vasto, ma anche noi docenti abbiamo dovuto imparare ad essere molto più adattabili, ad uscire dalla nostra zona di confort.

Cosa vi ha dato in più rispetto ad altri mezzi, il nuovo strumento dei podcast?

Il podcast è interessante come mezzo perché arriva a tutti, in qualsiasi momento, andando al lavoro, camminando, ascoltandolo in macchina e raggiunge un pubblico molto ampio di destinatari rispetto alla scrittura. La nostra voce, i nostri racconti, entrano nelle vite di molte più persone di quelle che vengono in classe all’Università. E credo anche che questo voglia dire mandare un messaggio che dica che un professore può scendere dalla sua cattedra e raccontare delle storie, rendendo più accessibili le sue discipline. Questi podcast si inseriscono nel progetto sull'adattamento perché "adattano" le nostre materie a una fruizione più ampia - raccontiamo la nostra ricerca anche per avvicinare il pubblico dei podcast ad autori che magari considerano difficili o inaccessibili. Inoltre scrivere per la voce non è una cosa che sapevamo fare, ma per me, e credo anche per gli altri colleghi è stato molto bello imparare cose nuove.

Come è stata fatta la scelta dei testi da cui partire?

Siamo stati invitati a pensare ad un argomento che ci appassiona e sul quale siamo competenti, le due cose vanno insieme. Trasmettere un sapere vuol anche dire trasmettere una passione. Se non trasmetti la tua passione, è difficile trasmettere un sapere. Montaigne diceva che insegnare non è riempire un vaso, ma accendere un fuoco. Come è possibile trasformare il nostro sapere in qualcosa che ci appassiona? Quindi ognuno di noi ha pensato l’area in cui questa passione dello studio e del racconto si potesse inserire.  Per me è stato Shakespeare l’autore che più mi ha appassionato che ancora oggi mi “smuove” qualcosa.

Federica Ferrarin