#InLabAgain con Marco Roman: la Ricerca torna in laboratorio

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Marco Roman

 C’è il dottorando in chimica industriale, che ha rimesso piede nel laboratorio del campus scientifico di Ca’ Foscari il 18 maggio. Non ci entrava dal 21 febbraio. C’è il ricercatore di chimica analitica, che è stato lontano dai suoi campioni due mesi esatti, fino al 14 maggio. Insieme a loro, ci sono i ricercatori e ricercatrici di Ca’ Foscari che non hanno mai interrotto le loro attività durante l’emergenza Covid-19, ma che stanno tornando in laboratorio dopo mesi di assenza. Felici di ricominciare? Ce lo hanno raccontato nella breve serie #InLabAgain. Ecco la prima puntata.

Mi chiamo Marco Roman, sono un chimico analitico e mi occupo di inquinanti ambientali, metodi diagnostici per le scienze della conservazione e del restauro, e studio di archivi paleoclimatici. Ho svolto le ultime attività in laboratorio il 13 marzo, poi ci sono rientrato il 14 maggio.

Ricerca da remoto e ricerca in presenza: Cosa cambia?

Chi come me fa ricerca svolgendo attività pratiche in laboratorio, finalizzate ad ottenere nuovi dati sperimentali, non riesce a lavorare da remoto. Tuttavia, la quarantena è stata un’occasione per portare avanti attività non sperimentali, ma ugualmente utili: l’elaborazione di dati pregressi, magari lasciati in un cassetto per troppo tempo, la scrittura di pubblicazioni e progetti, una pianificazione attenta delle attività future.

Cosa ti è mancato di più durante l'assenza, da cosa hai ripreso e com'è stato tornare in laboratorio?

Le attività sperimentali sono quanto più mi è mancato, e ciò che ho ripreso per prima cosa, tuttavia anche i rapporti diretti con colleghi e collaboratori sono stati completamente stravolti dal lavoro a distanza. Lavorare in team è un requisito fondamentale dell'attività di ricerca, e la quarantena ci ha obbligati a trovare nuovi modi per scambiare idee e coordinare le attività. Con le restrizioni ancora vigenti queste relazioni tarderanno ancora ad una piena ricostruzione, ma le nuove modalità di comunicazione a cui ci siamo abituati saranno certamente utili anche in futuro.

Qual è per te la cosa più bella del fare Ricerca?

È l'opportunità di sviluppare, applicare, e mettere alla prova costantemente la propria inventiva per raggiungere obiettivi che nessuno ha mai raggiunto prima. 

Nei laboratori, come in tutti gli spazi di Ateneo, è necessario continuare a osservare le giuste misure di prevenzione. Sai tutto quello che serve per il rientro nelle sedi di Ca’ Foscari?

Federica SCOTELLARO