Individuate nuove aree archeologiche nei dintorni di Aquileia

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Immagini satellitari e scansioni laser effettuate sorvolando le aree circostanti l’antica città di Aquileia hanno permesso agli archeologi dell’Università Ca’ Foscari Venezia di individuare almeno tre insediamenti che potrebbero essere studiati in futuro con ulteriori indagini e scavi archeologici. Si tratterebbe di insediamenti inseriti all’interno del sistema del sistema centuriale che disegnava il territorio circostante la città romana.

La prima campagna di ricognizione sul campo ha confermato le aspettative: sono state rinvenute in superficie monete romane del III secolo dopo Cristo, una fibula in bronzo e moltissimi frammenti in ceramica e materiali da costruzione (e anche di marmi e mosaici) portati alla luce dalle recenti arature dei terreni.

L’attività di ricerca è parte del progetto Visualising Engineered Landscapes (VEiL ) della ricercatrice ‘Marie Curie’ Arianna Traviglia. Alla ricognizione di superficie dei giorni scorsi hanno partecipato studenti di varie università tra cui Statale di Milano, Università di Udine e IMT di Lucca.

I ricercatori hanno orientato la loro indagine partendo dagli indizi raccolti dalle immagini satellitari e Lidar, una tecnologia di telerilevamento "attivo" effettuato tramite mezzo aereo sul quale è installato un laser scanner in grado di penetrare la vegetazione e offrire la visione di quanto è celato sotto le piante. 

Ricerche all’archivio cartografico del Museo Nazionale di Aquileia hanno permesso di accertare la scarsità di notizie raccolte in passato relativamente alle varie zone indagate, confermando l’importanza e originalità dei ritrovamenti.

I potenziali siti archeologici individuati verranno indagati più attentamente in autunno. Questi insediamenti si inseriscono all’interno della centuriazione romana che scandiva il paesaggio rurale di Aquileia con le sue suddivisione agrarie e di proprietà organizzate in lotti ben pianificati e suddivisi da strade, canali di drenaggio e file d’alberi.

Nel corso delle ricognizioni i ricercatori hanno utilizzato esclusivamente metodi di rilevamento digitale, da rilevatori GPS/GNSS per registrare accuratamente posizionamenti di siti e manufatti di particolare interesse, ai tablet e ai cellulari per annotare i dati rilevati sul campo in modalità paperless.

 

Enrico Costa