Welcome to the Dig! Strategie e nuove professioni per un'archeologia pubblica

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‘Archeologia pubblica’: sempre più spesso si sente parlare di questo tema e molti sono i progetti che stanno nascendo in Italia. Ma che cosa significa realmente? Quali sono le strategie per agire secondo un’archeologia pubblica e partecipata e quali le nuove professioni ad essa legate?
Da queste domande è nata l’idea di “Welcome to the dig! Strategie e nuove professioni per un’archeologia pubblica”, un evento che potesse accogliere voci e testimonianze diverse di chi appoggia, promuove e realizza progetti di archeologia pubblica, portandole all’attenzione dei giovani che si approcciano a questa disciplina per la prima volta.

L’appuntamento è per il 10 aprile 2017 alle 9.30, nell’Aula Magna Silvio Trentin a Ca’ Dolfin.

Un’occasione per parlare di Archeologia e del suo valore sociale, una giornata alla scoperta dei tanti modi per fare l’archeologo al giorno d’oggi (a dispetto di quanto si pensi!), ma soprattutto un momento per raccontare, in particolare ai giovani studenti, come l’Archeologia non sia una scienza statica e ‘compiuta’, ma al contrario una disciplina in continua evoluzione.

Programma
- Saluti a cura di Luigi Sperti e Giovanna Gambacurta (Università Ca' Foscari).
- Tavola rotonda, introduce e modera Cinzia Dal Maso, giornalista e direttore della rivista Archeostorie. Journal of Public Archaeology
- Intervengono: Ludovico Rebaudo (Università degli Studi di Udine), Brunella Bruno (SABAP - Verona), Aurora di Mauro (storica dell’arte e museologa), Culture Keys – Le Chiavi della Cultura (workgroup dello scavo della terramara di Pilastri – Bondeno).
- Dibattito aperto, moderato da Mariangela Galatea Vaglio (storica e blogger)