Libri senza confini: dal 2 al 5 aprile torna Incroci di civiltà

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Hanif Kureishi

Sarà lo scrittore britannico Hanif Kureishi (in collegamento da Londra) ad aprire mercoledì 2 aprile la diciottesima edizione di Incroci di civiltà, il Festival internazionale di letteratura a Venezia, ideato e organizzato dall’Università Ca’ Foscari Venezia, con il supporto della Fondazione di Venezia, in collaborazione con il Comune di Venezia e con il sostegno di Marsilio e Fondazione Musei Civici di Venezia. Kureishi verrà premiato con il Premio Incroci - Musei Civici di Venezia per la sua opera dedicata all’incontro di culture, popoli, persone e alla resiliente capacità delle persone di adattarsi alle nuove situazioni imposte dal mondo e dalla vita.

Si svolgerà dal 2 al 5 aprile, sotto la direzione di Flavio Gregori, l’edizione 2025 di Incroci di civiltà, Festival internazionale di letteratura che porterà nella città lagunare i protagonisti della letteratura e della cultura internazionale che si ritroveranno a Ca' Foscari e in altri prestigiosi luoghi cittadini per dar vita a incroci di esperienze, culture e generi diversi.

L’inaugurazione, mercoledì 2 aprile alle ore 17.30 presso l’Auditorium Santa Margherita – Emanuele Severino, vedrà l’assegnazione del Premio Cesare De Michelis per l’editoria innovativa, promosso dalla famiglia De Michelis, da Marsilio e Incroci di Civiltà, in collaborazione con la Fiera Internazionale del Libro di Francoforte, all’editore e scrittore brasiliano Luiz Schwarcz. Lo scrittore francese Pierre Adrian riceverà il Premio giovani Incroci – Albero d’Oro. A Hanif Kureishi verrà consegnato il Premio Incroci - Musei Civici di Venezia.

Alessio Cotugno, Prorettore alla Comunicazione e alla Valorizzazione delle Conoscenze, Università Ca’ Foscari Venezia: “Da ben 18 anni “Incroci di civiltà” è un crocevia di esperienze, letterarie e artistiche, che s’incontrano, s’incrociano (appunto), a Venezia per dar luogo a un dialogo fra culture, civiltà e generi artistici ed è parte integrante della storia del Public Engagement cafoscarino. “Incroci” è ormai un Festival non solo letterario ma “multimediale” al quale partecipano, accanto a scrittrici e scrittori emergenti o affermati, anche rappresentanti di arti quali la fotografia, la regia, la radio, la musica, in uno stimolante confronto fra diverse forme del fare artistico. 

Flavio Gregori, Direttore di incroci di civiltà: “Incroci, alla sua 18ª edizione, è entrato nella maggiore età: siamo felici che sia ormai conosciuto a livello nazionale e internazionale e abbia tante prestigiose collaborazioni. È nato nel 2008, nel 60° anno dalla dichiarazione dei Diritti dell'Uomo ed in questo periodo, in cui le relazioni sembrano disgregate, ci è sembrato importante continuare a dialogare. Solo attraverso un'operazione di ascolto della voce altrui si può fare civiltà. Il mondo attuale non si può più permettere l’inciviltà. Il tema è la civiltà, i libri superano i confini, in una pluralità di prospettive, di lingue e di visioni”.

PROGRAMMA

Anteprima sabato 29 marzo e domenica 30 marzo

Un evento speciale farà da anteprima ad Incroci di Civiltà: la luminosa voce di Noa sarà protagonista di un concerto dedicato alla pace e al dialogo, sabato 29 marzo alle 21.00 al Teatro Goldoni di Venezia. La celebre cantante si esibirà accompagnata da un quartetto, mentre domenica 30 marzo alle 11.30 sarà a Palazzo Flangini, iconica sede della Fondazione di Venezia affacciata sul Canal Grande, per un incontro pubblico sui temi della pace e del dialogo fra i popoli dove converserà con Giovanni Dell’Olivo, Direttore Generale della Fondazione di Venezia.

Mercoledì 2 aprile: l’Inaugurazione

Il sipario su Incroci si alzerà mercoledì 2 aprile alle 17.30 con l’apertura del Festival all’Auditorium Santa Margherita - Emanuele Severino alla presenza di Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Paola Mar, Assessore con delega a Università, Patrimonio, Toponomastica, e Promozione del territorio del Comune di Venezia, Vincenzo Marinese, Presidente della Fondazione di Venezia e del Direttore di Incroci di civiltà, Flavio Gregori.

Saranno inoltre presenti Luca De Michelis, CEO di Marsilio Editori che consegnerà il Premio “Cesare De Michelis” per l’editoria innovativa al brasiliano Luiz Schwarcz; Juergen Boos, Presidente e CEO della Fiera del Libro di Francoforte;  Béatrice de Reyniès, Segretaria Generale della Fondazione dell’Albero d’Oro, che consegnerà il Premio giovani Incroci–Albero d’Oro a Pierre Adrian; la Presidente della Fondazione Musei Civici di Venezia, Maria Cristina Gribaudi, che attribuirà il Premio Incroci-Musei Civici di Venezia a Hanif Kureishi.

La conversazione inaugurale vedrà in collegamento Hanif Kureishi, drammaturgo, sceneggiatore e scrittore inglese tra i più importanti del nostro tempo, in dialogo con i professori Shaul Bassi e Flavio Gregori sui temi dell’ultima sua opera Shattered (In frantumi, Bompiani, 2024), in cui affronta con coraggio, rabbia e umorismo la sua nuova condizione di paralisi e dipendenza dopo l’infortunio che lo colpì alla fine del 2022, e sui temi della sua opera complessiva: la convivenza nel mondo contemporaneo fra persone di diverse provenienze, etnie, estrazione sociale e orientamenti, e le sfide poste dalla modernità agli individui.

Giovedì 3 aprile

La giornata di giovedì 3 aprile inizierà ore 10.30 presso l’Auditorium S. Margherita - Emanuele Severino con Selby Wynn Schwartz (Stati Uniti d’America), autrice del libro Le Figlie di Saffo (Garzanti, 2024), suo romanzo d'esordio, descritto dal New York Times come il miglior romanzo del 2024, che riporta all’attenzione il tema dell’indipendenza femminile. La scrittrice converserà con la docente cafoscarina Mena Mitrano.

A seguire alle 12.30, sempre all’Auditorium, Zainab Entezar (Afghanistan) converserà con Daniela Meneghini. Zainab Entezar è una regista e scrittrice che, dopo il ritorno dei Talebani nel paese del 2021, si è schierata dalla parte delle donne afghane, denunciando e protestando contro il divieto all’educazione femminile. Per la sua attività politica è stata costretta a lasciare il suo paese e vivere in esilio in Germania. Ha raccolto le testimonianze di trentasei attiviste politiche nel volume Fuorché il silenzio: Trentasei voci di donne afghane (Jouvence, 2024), e in un film-documentario che verrà proiettato in coda alla conversazione.

Alle 15.00 ci si sposta invece al Centro Tedesco di Studi Veneziani, Palazzo Barbarigo della Terrazza per l’incontro con Juergen Boos (Germania), Direttore della Fiera del Libro di Francoforte che converserà con Francesca Varotto e Flavio Gregori sull’importanza del libro, della sua produzione, circolazione e fruizione, quale pilastro della democrazia e della pluralità di idee.

Il pomeriggio prosegue alle 17.30 presso l’Auditorium Santa Margherita - Emanuele Severino dove il vincitore del premio “Cesare De Michelis” Luiz Schwarcz (Brasile) converserà con Teresa Cremisi, presidente della casa editrice Adelphi e presidente della giuria del Premio "Cesare De Michelis", che viene assegnato a un editore/un’editrice di rilievo internazionale contraddistinto/a per l’innovatività editoriale, la capacità di portare nuova linfa culturale nel mondo dell’industria libraria, e qualità imprenditoriali e umane; e con Michael Krüger, scrittore ed editore, già premiato nel 2023.

Il vincitore di quest’anno, Luiz Schwarcz ha iniziato la sua carriera come editore presso la Brasiliense. Nel 1986 ha fondato la casa editrice Companhia das Letras, per cui ha scritto e pubblicato due libri per l'infanzia. Due romanzi dell’autore, L'aria che mi manca. Storia di una corta infanzia e di una lunga depressione ed Elogio della coincidenza sono stati tradotti in italiano da Feltrinelli.

La giornata di giovedì 3 aprile si chiude alle ore 19.30 sempre all’Auditorium Santa Margherita - Emanuele Severino con la politologa ed esperta di cyber-security Asma Mhalla (Francia-Tunisia) che, col recentissimo Tecnopolitica (ADD, 2025) si occupa soprattutto di nuove forme di potere tra Stati e Big Tech, in ambito civile e militare (guerre ibride) e il saggista e giornalista Alexander Baunov (Russia), autore del bestseller Fine del regime, come finirono tre dittature europee, che analizza il modo in cui in Europa si imposero le dittature ma anche terminarono, con uno sguardo severo sulla situazione della Russia contemporanea. Il dialogo metterà in luce i rischi che corrono le democrazie odierne ma offrirà anche gli strumenti per capire come non diventare schiavi politici delle tecnologie avanzate o delle ambizioni dittatoriali dei regimi.

Venerdì 4 aprile

La giornata inizia alle ore 9.30 all'Auditorium S. Margherita - Emanuele Severino con la sezione ‘Poeti a Incroci’, una mattinata ricca di voci, ritmi, musicalità nelle parole di cinque poeti internazionali: Rodolfo Häsler (Cuba), con il suo traduttore Alessandro Mistrorigo, José Marìa Micó (Spagna), ospite dell’editore veneziano Andrea Molesini, Nouri Al-Jarrah (Siria), con Francesca Maria Corrao e Gassid Mohammed Hossein Hoseini, Nikola Madzirov (Macedonia), con Marjia Bradaš, e Alan Whitehorn (Canada-Armenia) con Sona Haroutyunian. I poeti leggeranno una selezione delle proprie opere nella propria lingua, affiancati dai loro traduttori che offriranno le versioni italiane delle poesie presentate. 

Alle 15.00, sempre in Auditorium S. Margherita, Manuel Vilas (Spagna) uno degli scrittori più interessanti e premiai della Spagna contemporanea, già ospite di Incroci nel 2018, conversa con il professor Adrian Sáez sull’ “amor” costante”, già tema del suo romanzo più recente, un viaggio nelle profondità dell’anima per scoprire ciò che muove e ispira gli uomini e le donne nel costruire e orientare la propria vita.

Alle 17.00 in Auditorium S. Margherita, in un incontro dedicato al Premio Campiello che anche in questa occasione collabora con Incroci di civiltà, la narratrice, poetessa e traduttrice Esther Kinsky (Germania), una delle voci più alte e originali della scena letteraria tedesca, più volte candidata al Deutscher Buchpreis e insignita dei più prestigiosi riconoscimenti, e l'italiana Federica Manzon, vincitrice del Premio Campiello 2024 con il romanzo Alma (Feltrinelli), conversano con la professoressa Cristina Fossaluzza. Proprio in occasione di Incroci, la casa editrice Iperborea pubblica, di Esther Kinsky, il romanzo Di luce e polvere, storia di una donna in viaggio nella vasta e semideserta piana dell’Ungheria, una terra incantata di orizzonti infiniti e nostalgia, e non resiste all’impulso di comperare un cinema in disuso che era stato un tempo il centro vitale del villaggio. Manzon, che con Alma ha offerto il ritratto di una donna che, tornata dopo molto tempo a Trieste, lì ritrova e riannoda i complessi e dolorosi fili che costituiscono la sua più profonda storia personale, e Kinsky si confronteranno sul tema del narrare e del senso di fare e promuovere l’arte e la cultura in luoghi ai bordi del vasto mondo.

La serata prosegue alle 19.00 presso l’Hotel Aquarius Venice (Campo S. Giacomo da l'Orio, 1624) con la presentazione del nuovo progetto del Touring Club Italiano: Mappe, una rivista trimestrale che, attraverso vari linguaggi – reportage, racconti d’autore, portfolio fotografici e graphic novel, illustrazioni e interviste, saggi, infografiche – vuole raccontare paesaggi e luoghi sia nazionali che internazionali. Introduzione a cura del direttore editoriale del TCI, Ottavio Di Brizzi e presentazione a cura di Franco Farinelli, uno dei massimi geografi italiani e Professore emerito dell’Università Alma Mater Studiorum di Bologna.

Quasi in parallelo, alle 19.30 presso il Fondaco dei Tedeschi, la giovane scrittrice Fatin Abbas (Sudan-Stati Uniti) e il saggista e romanziere Elgas (Senegal - Francia) conversano con il docente Lucio De Capitani. 

Elgas si è interrogato con i suoi scritti su un’importante questione contemporanea: come può l’autore che ha alle spalle un passato di soggezione coloniale trovare la necessaria libertà di espressione, superare i condizionamenti che le vecchie potenze coloniali (che sono ancora oggi i paesi dominanti) impongono agli autori? 

Fatin Abbas, docente di scrittura creativa al Massachusetts Institute of Technology (MIT) e al Bard College di Berlino, ha pubblicato nel 2024 Ghost Season, un romanzo basato sull’esperienza personale dell’autrice come collaboratrice di un’associazione non governativa al confine fra Sudan settentrionale e meridionale, in cui viene ritratta la vita di un villaggio sconvolto dalla sanguinosa guerra civile fra il governo di Khartoum e le forze ribelli. Abbas è ospite a Venezia dell’editore Wetlands.

Sabato 5 aprile

Il primo appuntamento è alle ore 10.00 alla Fondazione Querini Stampalia ed è dedicato al complesso mondo dei Balcani e della ex Jugoslavia. Il romanziere croato Igor Štiks (nato a Sarajevo) dialoga con Chiara Bonfiglioli. Štiks è autore dei romanzi Mentre Alma dorme (Frassinelli 2008), W (Mesogea, 2024) e altri, vincitori di numerosi premi e tradotti in 15 lingue. Nel 2014 è stato insignito del prestigioso riconoscimento francese di Chevalier des arts et des lettres. Nel romanzo W, racconta il rincorrersi e l’intrecciarsi del passato e del presente, nelle vicende e nei pensieri del protagonista e narratore, Igor, intellettuale e romanziere cosmopolita bosniaco trapiantato a Parigi, dove conduce una vita di impegno culturale e lotte sociali, in una trama intessuta di colpi di scena e ricostruzioni storiche attraverso i decenni tormentati tra la fine della Seconda guerra mondiale e l’ultimo scorcio del Novecento.

Alle ore 12.00, sempre presso la Fondazione Querini Stampalia la vincitrice del premio Savonia Petra Rautiainen (Finlandia) celebre per il suo romanzo d’esordio Terra di Neve e Cenere, recentemente tradotto da Marsilio. Il romanzo è ambientato nel 1947, quando la Seconda Guerra Mondiale è ormai alle spalle. La protagonista, Inkeri, raggiunge una piccola città della Lapponia finlandese per documentare con le sue foto la ricostruzione della zona. Ufficialmente, deve mettere insieme un reportage per un giornale della capitale, ma il suo vero obiettivo è più personale: ripercorrere le tracce del marito di cui non ha più notizie. È l’incontro con una ragazzina sami e la sua comunità ad aprirle davvero gli occhi su quanto accaduto. In un paesaggio polare di grande bellezza, i ricordi di un popolo che abita le terre artiche da sempre porteranno alla luce fatti sconvolgenti, storie taciute di oppressione e di sopravvivenza. Rautianinen converserà con la professoressa Sara Culeddu.

Nel pomeriggio si prosegue alle ore 15.00 all’Auditorium S. Margherita - Emanuele Severino con il vincitore del Premio Giovani – Albero d’Oro Pierre Adrian che incontra il professor Julien Zanetta. Adrian è un giornalista e scrittore innamorato dell’Italia e della sua cultura. Ha esordito nel 2015 con La pista Pasolini, storia di un pellegrinaggio sulle tracce dell'autore e riflessione sul suo ruolo per I giovani contemporanei. Il libro ha ricevuto diversi premi tra cui il Prix François-Mauriac dell'Académie française. Successivamente ha pubblicato il romanzo I bravi ragazzi (Gremese), interpretazione letteraria del massacro del Circeo, I giorni del mare (Edizioni Atlantide), e nel 2024 Hotel Roma, personalissima ricostruzione degli ultimi giorni di Cesare Pavese. 

Alle 17.00, sempre presso l’Auditorium, sarà presente Mathias Énard (Francia), uno dei più importanti autori francesi e internazionali contemporanei, vincitore del premio Goncourt e del premio von Rezzori con il romanzo Boussole finalista al Man Booker Prize internazionale. Énard presenterà e illustrerà il suo recente romanzo Déserter, pubblicato in italiano nel marzo di quest’anno dalle edizioni E/O col titolo Disertare. Il romanzo racconta di un soldato disertore, un uomo esausto e sporco, fuggito da una guerra indefinita che è obbligato dagli eventi a ripensare a sé e alla sua vita. Nei dintorni di Berlino, a bordo di un piccolo transatlantico, l'11 settembre 2001, un convegno rende omaggio a Paul Heudeber, geniale matematico tedesco, sopravvissuto a Buchenwald, antifascista rimasto fedele alla sua parte della Berlino divisa, nonostante il crollo dell'utopia comunista. Dalla tensione tra queste due narrazioni emerge come per magia - poetica, spaziale, matematica - tutto ciò che si gioca, in amore come in politica, tra impegno e tradimento, tra fedeltà e lucidità, tra speranza e sopravvivenza. Ispirato ai recenti tragici eventi del conflitto fra Russia e Ucraina, Disertare approfondisce il legame invisibile che unisce la Storia al conflitto e si intesse nel narrare.

L’Auditorium ospiterà anche l’incontro delle 19.00 con gli scrittori veneziani Roberto Ferrucci e Tiziano Scarpa (Italia), in conversazione con il prof. Alessandro Cinquegrani. Occasione speciale dell’incontro è la recente pubblicazione del libro di Ferrucci, Il mondo che ha fatto (Nave di Teseo, 2025), dedicato a Daniele Del Giudice. Basato su un montaggio complesso e vivace e su un andirivieni temporale, questo memoir dal ritmo romanzesco propone un ritratto vivo, commovente e a tutto tondo di uno dei più importanti scrittori europei di fine Novecento e del nuovo Millennio. 

La serata si conclude alle 21.00 presso l’Auditorium con il musicista Enrico Fink che incontra l’attrice Ottavia Piccolo. Fink è autore del romanzo Patrilineare. Una storia di fantasmi, pubblicato di recente (Lindau, 2025), in cui, in un “originale intreccio fra autobiografia e storia familiare”, egli ripercorre la vicenda di formazione di un giovane e tocca i più importanti temi della storia del Novecento italiano. Menzione speciale della XXXVII Edizione del Premio Calvino, il romanzo è stato proposto da Ottavia Piccolo al Premio Strega 2025 con la motivazione che si tratta di un testo “necessario in quest’epoca di conflitto, una rilettura in chiave attuale delle memorie familiari, delle tradizioni, del peso delle identità trasmesse, nel tentativo di costruzione di un futuro individuale e collettivo”. Piccolo converserà con Fink sui temi del romanzo, leggendone i brani più significativi.

Tutti gli ingressi alle conversazioni sono liberi previa prenotazione (*). 

Le iscrizioni alle conversazioni inizieranno il giorno 18 marzo alle ore 12:00 sul sito del festival: www.incrocidicivilta.org

(* con l’eccezione del concerto di Noa al Teatro Goldoni di Venezia che prevede un biglietto di entrata)

Federica Ferrarin