Staff: procedure di immigrazione, assistenza sanitaria, soggiorno e trasporti
ADiSS - Settore Accoglienza/Welcome
Ca’ Foscari, Dorsoduro 3246, 30123 Venezia
internationalstaff@unive.it
Tel. 041 234 8104
Il Settore Accoglienza supporta lo staff internazionale dell’Ateneo (Visiting Professor, Visiting Scholar, assegnisti e assegniste di ricerca, docenti a contratto ecc.) e fornisce assistenza in merito alle procedure che coinvolgono enti e istituzioni di vario tipo. Ciascun ente/istituzione gestisce le pratiche di propria competenza con tempistiche e modalità che possono variare ed essere soggette a modifiche. Pertanto è opportuno avviare le pratiche con congruo anticipo rispetto al periodo di arrivo desiderato.
È importante tenere presente che esistono casistiche specifiche con procedure che possono prevedere differenti o ulteriori passaggi da quelli indicati di seguito; in questi casi il Settore Accoglienza provvederà ad informare sulle corrette procedure da seguire.
Si precisa infine che il Settore Accoglienza non è competente per altre pratiche non strettamente connesse alle procedure di immigrazione e non riportate in questa pagina.
Come prepararsi all’arrivo e alla permanenza a Venezia e in Italia:
Nulla osta e visto
Ingresso in Italia di visiting scholar, assegnisti/assegniste di ricerca e altri ricercatori/ricercatrici internazionali
Di seguito le informazioni per ricercatori e ricercatrici; in questa categoria sono compresi:
- visiting scholar;
- ricercatori/ricercatrici a tempo determinato (RTDa, RTDb);
- assegnisti/assegniste di ricerca e ricercatori/ricercatrici Marie Curie;
- borsisti/borsiste di ricerca;
- ricercatori/ricercatrici con Contratto di Collaborazione Coordinata e Collaborativa (co.co.co).
Ricercatori/ricercatrici provenienti da Paesi dell’Unione Europea o equiparati
Non è necessario il rilascio di un visto di ingresso per i ricercatori e ricercatrici provenienti dall’Unione Europea o paesi equiparati (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Islanda).
Ricercatori/ricercatrici provenienti da Paesi non appartenenti all’Unione Europea
Per soggiorni inferiori ai 90 giorni può essere necessario un visto per ricerca a seconda del paese di provenienza.
Per soggiorni superiori ai 90 giorni è comunque sempre necessario il nulla osta per ricerca, un documento rilasciato dalla Prefettura di Venezia per l’ottenimento del visto per ricerca.
La struttura competente di Ca’ Foscari (Dipartimento, Area Risorse Umane e/o Area Ricerca) deve informare tempestivamente l’Ufficio Relazioni Internazionali - Settore Accoglienza non appena un ricercatore/ricercatrice internazionale viene nominato/a.
L’elenco dei documenti necessari al rilascio del visto può essere consultato alla pagina dedicata sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Il Settore Accoglienza si occuperà di:
- richiedere il codice fiscale al ricercatore/ricercatrice (nel caso non ne sia già in possesso);
- completare la domanda online di nulla osta sul portale ministeriale;
- inviare al ricercatore/ricercatrice il nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico Immigrazione (SUI) presso la Prefettura di Venezia che verrà automaticamente trasmesso alla rappresentanza diplomatico-consolare prescelta;
- assistere il ricercatore/ricercatrice nell'ottenimento del visto, qualora riscontrasse difficoltà ad ottenere l’appuntamento alla rappresentanza diplomatico-consolare competente;
- prendere appuntamento presso il SUI non appena il ricercatore/ricercatrice avrà inviato all’Ufficio Relazioni Internazionali - Settore Accoglienza la copia scansionata del visto rilasciato e comunicato la data prevista di arrivo in Italia;
- accompagnare il ricercatore/ricercatrice al SUI per la procedura di ingresso, una volta arrivato/a in Italia;
- supportare il ricercatore/ricercatrice nella successiva richiesta di permesso di soggiorno italiano per ricerca.
Le procedure di rilascio del nulla osta e visto possono prevedere tempistiche molto prolungate da parte degli enti/istituzioni competenti ed è quindi necessario iniziarle con congruo anticipo (almeno 4/5 mesi). Si consiglia al ricercatore/ricercatrice di programmare la partenza e acquistare eventuale biglietto aereo solo una volta ottenuto il visto di ingresso.
Ingresso in Italia di visiting professor, professori/professoresse e CEL internazionali
Queste informazioni si riferiscono alle seguenti categorie:
- visiting professor;
- professori e professoresse;
- docenti a contratto;
- Collaboratori ed Esperti Linguistici (CEL)
Professori/professoresse e CEL provenienti da Paesi dell’Unione Europea o equiparati
Non è necessario il rilascio di un visto di ingresso per i professori e professoresse provenienti dall’Unione Europea o paesi equiparati (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Islanda).
Professori/professoresse e CEL da Paesi non appartenenti all’Unione Europea
È sempre necessario un nulla osta al lavoro, un documento rilasciato dalla Prefettura di Venezia per l’ottenimento di un visto per lavoro subordinato, per tutti i professori e professoresse provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea, a prescindere dalla durata della permanenza in Italia.Non appena un professore/professoressa o CEL internazionale viene nominato/a, l’ufficio competente informerà l’Ufficio Relazioni Internazionali – Settore Accoglienza.L’elenco dei documenti necessari al rilascio del visto può essere consultato alla pagina dedicata sul sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.Ai fini della richiesta di nulla osta serviranno i seguenti documenti:
- titolo di studio tradotto in lingua italiana
- curriculum vitae di una pagina datato e firmato
- certificazione d’impiego presso l’università di provenienza
- altri documenti possono essere richiesti da enti/istituzioni di competenza in base alla specifica situazione
Per maggiori informazioni riguardo la traduzione, la legalizzazione e l'apostille è possibile consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale o la pagina dedicata dell’Ambasciata o Consolato italiano in cui si intende fare richiesta di visto.Il Settore Accoglienza si occuperà di:
- richiedere il codice fiscale al professore/professoressa (nel caso non ne siano già in possesso);
- richiedere all’Ispettorato del Lavoro la certificazione necessaria per l’ottenimento del nulla osta;
- completare la domanda online di nulla osta sul portale ministeriale;
- inviare al professore/professoressa il nulla osta rilasciato dallo Sportello Unico Immigrazione (SUI) presso la Prefettura di Venezia che verrà automaticamente trasmesso alla rappresentanza diplomatico-consolare prescelta;
- assistere il professore/professoressa nell'ottenimento del visto, qualora riscontrasse difficoltà ad ottenere l’appuntamento presso la rappresentanza diplomatico-consolare prescelta;
- prendere appuntamento presso il SUI non appena il professore/professoressa abbia inviato la copia scansionata del visto rilasciato e abbia comunicato la data di arrivo in Italia;
- accompagnare il professore/professoressa al SUI per la procedura di ingresso, una volta arrivato in Italia;
- supportare il professore/professoressa nella richiesta di permesso di soggiorno italiano per lavoro.
Le procedure di rilascio del nulla osta e visto possono prevedere tempistiche molto prolungate da parte degli enti/istituzioni competenti ed è quindi necessario iniziarle con congruo anticipo (almeno 5/6 mesi).Si consiglia al professore/professoressa di programmare la partenza e acquistare eventuale biglietto aereo solo una volta ottenuto il visto di ingresso.
Viaggiare con i familiari
Queste informazioni si riferiscono ai professori/professoresse, ricercatori/ricercatrici e CEL provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea.
Per l’ingresso in Italia dei familiari è possibile seguire diverse procedure. Il Settore Accoglienza può dare supporto nella procedura per l’ottenimento del visto per i familiari. Tuttavia è necessario ricordare che tutte le procedure descritte di seguito spesso necessitano di tempistiche prolungate da parte degli enti/istituzioni competenti.
Familiari al seguito
Questa procedura viene utilizzata dal cittadino straniero/cittadina straniera che si trova ancora all’estero e intende entrare in Italia assieme ai propri familiari. Il richiedente dovrà ottenere il proprio visto di ingresso e successivamente il Settore Accoglienza richiederà un nulla osta per familiari al seguito, un documento rilasciato dalla Prefettura di Venezia per l’ottenimento del visto per motivi familiari.
Dopo l’ottenimento del visto del professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice, potrebbero essere necessari circa 5/6 mesi per l’ottenimento del visto dei familiari. È quindi consigliabile iniziare la procedura dell’ottenimento del visto del docente o ricercatore/ricercatrice con largo anticipo rispetto alla prevista data di ingresso in Italia.
Requisiti minimi:
- documentazione anagrafica comprovante il legame familiare;
- delega il ritiro del nulla osta a favore del personale di staff del Settore Accoglienza, tradotta e legalizzata dalla rappresentanza diplomatica consolare italiana all’Estero;
- copia digitale del passaporto dei familiari al seguito.
Il Settore Accoglienza si occuperà di:
- completare la domanda online di nulla osta all’ingresso con familiari al seguito sul portale ministeriale;
- ritirare il nulla osta presso lo Sportello Unico Immigrazione (SUI) della Prefettura che verrà automaticamente trasmesso alla rappresentanza diplomatico-consolare competente;
- assistere il professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice e i familiari nell’ottenimento del visto, qualora riscontrassero difficoltà ad ottenere l’appuntamento presso la rappresentanza diplomatico-consolare prescelta;
- prendere appuntamento e accompagnare il professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice assieme ai suoi familiari al SUI, all’arrivo in Italia;
- supportare la famiglia nella richiesta di permesso di soggiorno.
Ricongiungimento familiare
Questa procedura viene utilizzata dal cittadino straniero/cittadina straniera che soggiorna in Italia, ha già ottenuto il tesserino del permesso di soggiorno e vuole che i familiari ricevano un visto d’ingresso per l’Italia.
Per ottenere il visto per motivi familiari, il/la richiedente dovrà per prima cosa ottenere un nulla osta al ricongiungimento familiare (un documento rilasciato dalla Prefettura di Venezia) e successivamente i familiari potranno richiedere il visto alla rappresentanza diplomatico consolare di competenza.
Attenzione: i tempi per l’ottenimento del tesserino del permesso di soggiorno e del nulla osta per il ricongiungimento familiare a cura degli Enti/Istituzioni competenti possono essere estremamente prolungati, pertanto è consigliabile intraprendere questa procedura solo se strettamente necessario.
Permesso di soggiorno per motivi familiari
Il permesso di soggiorno per motivi familiari ha la stessa durata del permesso di soggiorno del familiare richiedente (professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice) ed è rinnovabile insieme a quest'ultimo. Inoltre consente:
- lo svolgimento di lavoro subordinato o autonomo (fermi i requisiti minimi di età);
- l'iscrizione nelle liste di collocamento;
- l'iscrizione a corsi di studio o di formazione professionale.
Permesso di soggiorno
Destinatari:
- Professori/professoresse
- ricercatori/ricercatrici
Provenienza da un paese dell’Unione Europea o equiparati
I professori/professoresse o ricercatori/ricercatrici provenienti da un paese dell’Unione Europea o equiparato (Svizzera, Norvegia, Liechtenstein, Islanda) possono soggiornare in Italia con un documento d'identità valido per l'espatrio rilasciato dal proprio Paese.
Il Settore Accoglienza potrà supportare lo staff internazionale che volesse richiedere la residenza in Italia.
Provenienza da paesi extra-UE
Sono tenuti a presentare richiesta di permesso di soggiorno:
- i ricercatori e le ricercatrici che soggiorneranno in Italia per un periodo superiore a 90 giorni
- i professori e le professoresse, a prescindere dalla durata del soggiorno (inferiore o superiore a 90 giorni).
Come richiedere il permesso di soggiorno
Il Settore Accoglienza offre supporto nella richiesta di permesso di soggiorno. La procedura richiede i seguenti passaggi:
- Il Settore Accoglienza fisserà l’appuntamento presso lo Sportello Unico Immigrazione (SUI) della Prefettura di Venezia entro 8 giorni dall’arrivo in Italia e accompagnerà il professore/professoressa o il ricercatore/ricercatrice , insieme ad eventuali familiari.
- Il Settore Accoglienza accompagnerà il il professore/professoressa o il ricercatore/ricercatrice all’Ufficio Postale per la spedizione del kit per la richiesta del permesso di soggiorno.
All’ufficio postale il professore/professoressa o il ricercatore/ricercatrice riceverà una ricevuta di avvenuta richiesta (Accettazione Assicurata) e verrà convocato per un appuntamento presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia per fotosegnalamento. - All’appuntamento il professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice dovrà consegnare:
- quattro fotografie in formato tessera con sfondo bianco;
- copia del nulla osta rilasciato dalla Prefettura
- copia del contratto di lavoro o Convenzione di Accoglienza
- copia del contratto d’affitto e registrazione presso l’Agenzia delle Entrate
- copia dell’assicurazione sanitaria.
Durante l’appuntamento verranno rilevate le impronte digitali. - Quando il permesso sarà pronto per il ritiro il professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice riceverà un SMS al numero di telefono cellulare italiano fornito all’appuntamento in Prefettura.
- Il professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice potrà ritirare il tesserino nell’ora e data indicata nel SMS. Nel caso non riesca a recarsi in Questura nel giorno e all’orario indicato si consiglia di consultare il sito della Questura alla voce “Ritiro permessi pronti” per sapere gli orari in cui è sempre possibile il ritiro dei tesserini.
- Il professore/professoressa o ricercatore/ricercatrice invierà una copia del suo permesso di soggiorno fronte e retro al Settore Accoglienza.
Per rinnovare un permesso di soggiorno in scadenza, poiché le procedure e le tempistiche variano rispetto al caso specifico, sarà necessario rivolgersi per tempo al Settore Accoglienza.
Per supportare lo staff internazionale dell’Università Ca’ Foscari nel rinnovo del permesso di soggiorno, in collaborazione con la Questura di Venezia, è stato istituito lo sportello UNI-QUEST.Lo sportello UNI-QUEST si tiene presso la sede centrale di Ca' Foscari (Dorsoduro 3246, al piano terra) il martedì mattina dalle 9.30 alle 12.30 su appuntamento da concordare via email ( internationalstaff@unive.it).All’appuntamento lo Staff del Settore Accoglienza, in collaborazione con il personale dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Venezia, fornirà il kit per l’eventuale rinnovo del permesso di soggiorno e offrirà supporto nella compilazione dei moduli e nella verifica della documentazione richiesta.
Le procedure di rinnovo del permesso di soggiorno possono prevedere tempistiche prolungate (10/12 mesi) da parte degli enti/istituzioni competenti ed è quindi necessario iniziarle con congruo anticipo.
Codice fiscale
Il Codice Fiscale in Italia è lo strumento di identificazione del cittadino/cittadina nei rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche. È un insieme di 16 caratteri alfanumerici (lettere e numeri che riproducono i tuoi dati anagrafici: cognome, nome, sesso, luogo e data di nascita).
Il Codice Fiscale viene rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Ai cittadini che hanno diritto anche all’assistenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale viene rilasciata la tessera sanitaria (che contiene anche il Codice Fiscale).
Il Settore Accoglienza si occuperà di richiedere il codice fiscale (in formato digitale) ed inviarlo via mail allo staff internazionale prima dell’arrivo.
Assistanza sanitaria
L’Italia ha un sistema sanitario pubblico (Servizio Sanitario Nazionale - SSN), amministrato dalle regioni. È suddiviso, in Veneto, in aziende ULSS (Unità Locali Socio Sanitarie) che hanno competenze territoriali.
Assistenza medica a Venezia
In caso di urgenze è possibile recarsi al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni e Paolo di Venezia (Castello 6777) oppure Ospedale dell’Angelo di Mestre (via Paccagnella n 11), portando i seguenti documenti:
- il documento d’identità o il passaporto;
- la tessera TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia), la tessera sanitaria (anche cartacea) se iscritto al SSN oppure un’assicurazione sanitaria privata e valida in Italia.
In caso di emergenza, è possibile chiamare il numero gratuito 118.
Farmacie e medicinali
Normalmente le farmacie seguono l’orario di apertura degli altri negozi; tuttavia, ci sono farmacie aperte 24 ore su 24 in caso di emergenza.
Chi segue cure particolari, dovrà ricordarsi di controllare la disponibilità dei farmaci in Italia e portare con sé la ricetta del medico di fiducia da mostrare in farmacia.
Soggiorni inferiori a 90 giorni - assicurazione sanitaria
Professori/professoresse o ricercatori/ricercatrici provenienti da paesi appartenenti all’Unione Europea e equiparati
I cittadini dell'Unione Europea e equiparati (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Svizzera) presenti sul territorio italiano possono scegliere una delle seguenti opzioni:
- usufruire dell'assistenza sanitaria in Italia se sono in possesso di TEAM (Tessera Europea di Assicurazione Malattia). FAQs riguardanti la TEAM.
Alcune procedure non-urgenti potrebbero non essere coperte o comportare il pagamento di una tariffa. - essere titolari di un’assicurazione sanitaria privata valida in Italia.
- iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), previo spostamento della residenza a Venezia.
Professori/professoresse o ricercatori/ricercatrici provenienti da paesi che hanno stipulato accordi o convenzioni bilaterali con l’Italia
I cittadini di paesi che hanno stipulato accordi o convenzioni bilaterali con l’Italia possono beneficiare, previa presentazione di un certificato, dell’estensione della copertura sanitaria del paese di origine all'Italia.
Di seguito si elencano gli Stati in convenzione e il relativo modello da richiedere:
- Australia - tessera Medicare (valida solo per sei mesi dall’ingresso in Italia)
- Brasile - mod. I/B 2
- Croazia - mod. 111
- Bosnia Erzegovina, Macedonia, Serbia e Montenegro - mod. OBR 7
- Principato di Monaco - mod. I/MC 8
- Repubblica di San Marino - mod. I/SMAR 8
Questi modelli vanno presentati, prima di richiedere le prestazioni sanitarie, al Distretto Socio Sanitario territoriale il quale rilascerà un modulo che dovrà essere esibito ogni qualvolta si necessita di prestazioni sanitarie.
Questi modelli non coprono i costi di assistenza privata e consentono di ottenere solo prestazioni sanitarie urgenti, sopravvenute durante il soggiorno in Italia, presso le strutture pubbliche o convenzionate.
Per ottenere cure programmate è necessario essere autorizzati dal proprio Paese che rilascerà l’apposito modello. In alternativa alla modulistica sopra citata è possibile effettuare l’iscrizione volontaria al Servizio Sanitario Nazionale con le modalità riportate più sotto.
Professori/professoresse o ricercatori/ricercatrici provenienti da paesi non appartenenti all’Unione Europea
Per i cittadini extra UE presenti sul territorio italiano non è prevista l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (ad eccezione della categoria dei Visiting Professor).
Possono usufruire delle prestazioni ospedaliere urgenti (pronto soccorso, in via ambulatoriale, in regime di ricovero ordinario o di day hospital), per le quali devono essere corrisposte per intero le relative tariffe al momento della dimissione. Le tariffe delle prestazioni sanitarie sono determinate dalle Regioni.
Si suggerisce la stipula di una polizza sanitaria privata valida in Italia.
Soggiorni superiori a 90 giorni - assicurazione sanitaria
I cittadini europei e non europei presenti sul territorio italiano per soggiorni superiori a 90 giorni, in base al loro contratto, hanno la possibilità di usufruire dell’assicurazione sanitaria nei seguenti modi:
- se si è titolari di un contratto che include il pagamento dell’IRPEF, ad es. professori/professoresse associati/e, ricercatori/ricercatrici a tempo determinato (RTDa, RTDb) etc., si ha diritto all’iscrizione obbligatoria (gratuita) al Servizio Sanitario Nazionale
- se si è titolari un contratto che non include il pagamento dell’ IRPEF (ad es. assegno di ricerca, Marie Curie Fellows ecc.) si ha la possibilità di scegliere una delle seguenti opzioni:
- iscrizione volontaria (previo pagamento) al Servizio Sanitario Nazionale
- essere titolari di un’assicurazione sanitaria privata valida in Italia
Il Settore Accoglienza supporta professori, ricercatori e CEL nelle procedure di iscrizione al servizio sanitario nazionale.
Alloggio
L’Housing Office dell’Università Ca’ Foscari offre aiuto nella ricerca di un alloggio proponendo soluzioni abitative presso residenze studentesche, appartamenti privati, hotel o fornendo contatti di agenzie immobiliari.
Per maggiori informazioni visita la pagina Alloggi e mense.
Trasporti
Il Comune di Venezia è composto dall'area lagunare (Venezia città storica, Murano, Burano, Lido e Pellestrina) e dalla terraferma (Mestre, Marghera, Favaro Veneto e Chirignago-Zelarino). La città storica di Venezia è una zona pedonale ed è collegata alla terraferma da un ponte di 4 km (Ponte della Libertà) che è l’unico accesso veicolare al centro storico di Venezia.
Piazzale Roma, la stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia e l'isola del Tronchetto fungono da snodi di interscambio tra il trasporto terrestre e quello acqueo (vaporetti).
Come raggiungere Venezia:
- dall'Aeroporto Marco Polo di Venezia è possibile raggiungere il centro storico di Venezia tramite autobus (ACTV o ATVO Venezia Express) e vaporetto (Alilaguna). È possibile raggiungere Mestre in autobus (ACTV o ATVO Venezia Express).
- dall'Aeroporto Canova di Treviso è possibile raggiungere Venezia tramite autobus (ATVO Bus Express).
- da altri aeroporti o altre zone è possibile raggiungere Venezia in treno (stazioni ferroviarie di Venezia Santa Lucia e Venezia-Mestre).
Spostarsi a Venezia
La città storica di Venezia è collegata alla terraferma da linee di trasporto pubblico (autobus, tram e treni).
Il sistema di trasporto urbano veneziano è operato dalla società AVM/ACTV che gestisce autobus, tram, vaporetti e people-mover situati all'interno del comune e della città metropolitana di Venezia.
Per poter viaggiare sui mezzi pubblici, sia in laguna che sulla terraferma, si consiglia di acquistare la tessera Venezia Unica, un city-pass che permette di accedere ai trasporti pubblici e a tanti altri servizi utili nel comune di Venezia. Per maggiori informazioni sulle tipologie di biglietto e sui costi visita il sito dell'AVM.
La tessera Venezia Unica può essere richiesta presso i principali uffici AVM/ACTV, compreso l'ufficio di Piazzale Roma ed è valida 5 anni.
La tessera Venezia Unica può essere caricata con biglietti singoli, carnet da 10 biglietti o abbonamenti mensili online, presso gli uffici AVM/ACTV, le rivendite autorizzate (tabacchi o edicole abilitati alla vendita) o attraverso l’app ufficiale AVM.
All'attivazione dei servizi di navigazione, il biglietto singolo o mensile è valido anche in caso di cambio mezzo di viaggio (es. da bus/tram a vaporetto o viceversa). Il biglietto o abbonamento deve essere convalidato in ogni caso e ad ogni cambio di mezzo di viaggio.
I biglietti e gli abbonamenti Venezia Unica non comprendono le tratte al di fuori del comune di Venezia (che prevede tariffe aggiuntive), il servizio ferroviario tra Venezia, Marghera e Mestre (che è gestito dalle compagnie Trenitalia e Italo), né il servizio di trasporto acqueo da e per l’Aeroporto Marco Polo di Venezia (gestito da Alilaguna) e il servizio Aerobus (ACTV Aerobus).
Last update: 22/10/2024